L’esercito israeliano irrompe all’improvviso nella casa dove vive una famiglia palestinese agiata e colta. Per ragioni di sicurezza viene richiesto l ’abbandono dell'edificio. La famiglia si rifiuta perché la casa rappresenta la propria vita e la propria dignità. I soldati occupano il secondo piano della casa e ogni giorno i "nuovi vicini" sono costretti ad un continuo contatto. Cosa fare allora per non aggredirsi e per non odiarsi? In un continuo alternarsi di situazioni di altissima tensione, la famiglia palestinese e i soldati israeliani dovranno avere il coraggio di incontrare, anche solo per un attimo, "lo sguardo dell'altro" per rispecchiarsi nella sua umanità. (Fonte FilmUp)
Interessante opera prima di Saverio Costanzo, figlio del noto presentatore televisivo. Il tema, non v'è che dire, oltre ad essere molto interessante è anche molto complesso.
Telecamera in spalla per tutto il tempo (Costanzo si vede che viene dalla televisione), taglio tipicamente documentaristico, budget ai minimi termini (il film è stato girato sulle aspre montagne della Calabria); visione in notturna. Questi gli ingredienti principali per rappresentare con occhi differenti, il dramma dell'eterno conflitto tra israeliani e palestinesi.
Vincitore di svariati premi in giro per il mondo, non dovete assolutamente perderlo.
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