Protezione contro fulmini.....

Collegare il palo d'antenna ad un'efficiente messa a terra, e predisporre una barretta di massa equipotenziale all'ingresso dei cavi connessa con lo stesso punto di massa. Successivamente connettere la calza dei cavi coassiali alla barra equipotenziale (tramite spellamento guaina cavo e cordino di messa a terra) prima dell'ingresso nel muro. :D
 
Ma la messa a terra dell' impianto d'antenna non deve essere separata da quella dell'impianto elettrico ?
Inoltre da quello che sò deve essere calcolata.
Per esempio la messa a terra di un impianto elettrico in ambito civile, deve avere un valore massimo di 1666 ohm con differenziale da 0,030 mA.
Adesso mi chiedo quale sia il valore in ohm da rispettare per la terra di un impianto d'antenna ?
 
ic910 ha scritto:
Ma la messa a terra dell' impianto d'antenna non deve essere separata da quella dell'impianto elettrico ?
Inoltre da quello che sò deve essere calcolata.
Per esempio la messa a terra di un impianto elettrico in ambito civile, deve avere un valore massimo di 1666 ohm con differenziale da 0,030 mA.
Adesso mi chiedo quale sia il valore in ohm da rispettare per la terra di un impianto d'antenna ?

La messa a terra è unica e sola, sennò in caso di fulmine, tra due messe a terra differenti si creerebbe una differenza di potenziale enorme che porterebbe alla fusione di cavi e/o conduttori. In quel caso è meglio non averla. :D
 
Da discussioni presenti anche in questo forum si consigliava una messa a terra separata calcolata con tanto di progetto.
 
ic910 ha scritto:
Da discussioni presenti anche in questo forum si consigliava una messa a terra separata calcolata con tanto di progetto.

Per me è sbagliata.
La messa a terra è un trattato molto delicato (premio Andrew ricevuto e successiva modifica capitolati da parte della stessa), ed il nodo deve essere unico.
Tra due masse separate e connesse tra loro, in caso di scarica atmosferica, ci sarà sempre una differenza di potenziale tra le due, essendo mai perfettamente identiche. Essendo migliaia di Volt (per non dire milioni) all'atto della scarica, anche una minima differenza hommica, provoca una differenza di tensione notevole tra le due messe a terra provocando la fusione dei collegamenti.
Il valore della messa a terra hommica di uno stabile, è differente se si tratta di un'abitazione con 3 KW di contatore, oppure di una palazzina con 10 contatori da 3 kW. Il valore corretto è sempre da rapportare con l'impiego totale di energia elettrica.
Normalmente deve partire dalla base della palazzina con quantità di dispersori adeguati per il valore hommico del totale delle fornitura presenti, proseguire nella montante al fianco degli altri cavi, fino a giungere alla sommità, ossia al terrazzo. Lì andrà collegato il palo dell'antenna e tutto l'impianto TV ossia centralini etc.
Se in zone pericolose da fulmini, occorrerà posizionare barra equipotenziale di massa esterna, dove andranno collegate tutte le masse dei cavi prima di entrare nello stabile.
In caso di fulmine accidentale sull'antenna, gli stessi cavi si apriranno come un fiore, proteggendo tutto il resto a valle. :D
 
Innanzitutto si dice ohmico, ohmica e via dicendo.
E poi non è vero che si dimensiona l'impanto di messa a terra in relazione ai kW installati.
Il dimensionamento va fatto per un corretto cordinamento tra il valore della resistenza di terra e la corrente differenziale permette di proteggere dai contatti indiretti.
Generalmente più è bassa la resistenza di terra e meglio è. Il valore di 1667 Ohm si riferisce ad un differenziale di 30mA.
Questa messa a terra però non garantisce nessuna protezione contro le fulminazioni dirette ed indirette. Vanno previsti appositi scaricatori.
Le masse estranee (tubi, ringhiere) vanno obbligatoriamente connesse al conduttore di protezione quando hanno resistenza verso terra inferiore ai 1000Ohm.
 
@ElectroHD

Ciao, ognuno la pensa come vuole, comunque il discorso dei contatti diretti ed indiretti non centra niente con la protezione da fulmini.
Il valore di terra indicato per il relativo magnetotermico, è per una fornitura, ma se tutti e 10 i contatori dovessero scaricare verso terra, quel valore di resistenza non và più bene, quindi è in relazione alla quantità di energia installata.
Gli scaricatori invece servono solo a proteggere la linea elettrica da sbalzi eccessivi, e in caso di adozione, la classica messa a terra non basta più.
 
mosquito ha scritto:
Ciao, ognuno la pensa come vuole, comunque il discorso dei contatti diretti ed indiretti non centra niente con la protezione da fulmini.
Il valore di terra indicato per il relativo magnetotermico, è per una fornitura, ma se tutti e 10 i contatori dovessero scaricare verso terra, quel valore di resistenza non và più bene, quindi è in relazione alla quantità di energia installata.
Gli scaricatori invece servono solo a proteggere la linea elettrica da sbalzi eccessivi, e in caso di adozione, la classica messa a terra non basta più.
esatto, non confondiamo i contatti accidentali dell'impianto elettrico, dove il differenziale oggi giorno la fa da padrone, con i fulmini in antenna dove in questo caso ci vuole una terra vera. tipo cordina di adeguato spessore collegata dalla palina e dispersa verso terra col minor valore ohmico possibile. qui si adoperano dei nastri di rame o zincato seppelliti intorno alle fondamenta per 20 metri di lunghezza. ps: un tempo si dovevano usare i tubi dell'acqua potabile ma da quando non sono piu di ferro non é piu permesso.
 
Ultima modifica:
Da quello che ne so non è possibile usare i tubi dell'acqua come dispersore e non dovrebbe essere stato possibile.
Non so se avete sentito mai parlare di correnti galvaniche e corrosione dei tubi e giù di lì. E' un problema anche per le tubazioni che corrono parallele alle linee MT, AT.
Magari la dimensione del conduttore di protezione può essere legata alla corrente di guasto, ma il valore della resistenza di terra non mi pare abbia legami con la potenza intallata. Puoi darmi dei riferimenti normativi? Sul lato MT di trasformatori si fa qualcosa del genere per abbassare tensioni di passo e contatto.
Energia installata non esiste, esiste la potenza installata ad essere precisi.
 
Vabbè, come al solito, il TD sulla protezione contro i fulmini diventa una discussione fuorviante, perchè alla fine si finisce per parlare di normative sulla messa a terra per abitazioni civili, che in realtà, è un argomento solo marginalmente attinente alla problematica fulmini/antenne/protezione-dispositivi.
:icon_rolleyes:
 
Tuner ha scritto:
Vabbè, come al solito, il TD sulla protezione contro i fulmini diventa una discussione fuorviante, perchè alla fine si finisce per parlare di normative sulla messa a terra per abitazioni civili, che in realtà, è un argomento solo marginalmente attinente alla problematica fulmini/antenne/protezione-dispositivi.
:icon_rolleyes:
non é fuorviante inquanto la terra fatta con il nastro metallico di 20 metri sepolto per l'impianto elettrico domestico, si presta benissimo anche per collegarvi la discesa di terra delle antenne.
 
Non tanto fuorviante in quante le normative danno indicazioni sulle strutture da proteggere e sul modo in cui farlo.
 
Vedo che si continua a non capire che il TD parla di protezione di apparecchi ed impianti contro i fulmini, dove le caratteristiche della "terra" sono solo un parametro che, fra l'altro, servirà a ben poco, qualora i punti di collegamento ed i percorsi non siano quelli giusti e quando non sono stati adottati gli accorgimenti necessari. :evil5:
 
shark87 chiedeva ( su un forum di ANTENNE ) come ci si protegge dai fulmini; se conosci un modo piu sicuro e logico rispetto alla messa a terra convenzionale costituito da cordina di opportuna sezione che collega la palina e le discese ad un dispersore a terra allora illuminaci!
 
Era già stato detto ciò che valeva la pena di dire nella prima pagina di questo TD (10 post). Il senso del post n°30 era che c'erano molti altri interventi ridondanti o poco attinenti, se non fuorvianti.
Se riusciamo a rendere i TD più chiari, il che significa anche più "essenziali", ne beneficia non solo chi ha fatto la domanda (per avere una risposta attinente, chiara, semplice) ma il forum in generale.
:icon_rolleyes:
 
infatti nel secondo post gli ho risposto che la terra, come da norma, é da farsi; se poi il tread diventa una tesi universitaria di botta e risposta fra luminari, é normale che i profani possano confondersi...comunque benvengano anche le discussioni intricate, c'é sempre da imparare.
 
effettivamente mi ero perso un'attimo con qst discorsi scientifici :D cmq l'unica cosa che posso fare collegare il derivatore con la messa a terra dell'impianto elettrico e usare il buon senso di staccare l'antenna in caso di tuoni...e sperare che non colpisca mai un fulmine direttamente l'antenna...cmq in extremis ho l'assicurazione per la casa e copre anche il fenomeno elettrico...ma la prudenza non e mai poca...
 
Vai tranquillo, che se cade un fulmine spazza via tutte le 13 antenne, pali compresi. Ti ritrovi il terrazzo pulito in un attimo, l'unico inconveniente sarà la pavimentazione....metalizzata:D
 
per fortuna cadendo si diramano in tanti rami secondari, in questi casi non spazzano via niente; se si ha la sfortuna di beccarselo intero (fulmine a Y) oppure comunque il ceppo principale, é meglio non essere in casa e avere una buona assicurazione per danni naturali...la quale pero si rifiuta di rimborsare i danni se l'antenna non é a norma con la terra; é la prima cosa che i periti vanno a verificare in questi casi.
 
Tu non hai mai visto un fulmine colpire una casa, altrimenti non parleresti di diramazioni o di periti che vanno a vedere se c'era la terra (che in quel caso non serve a nulla). Non solo spazza via le antenne, buca pure i muri. Personalmente ne ho visto uno colpire un piccolo campanile di una chiesetta...l'hanno dovuto ricostruire, perchè mozzato a metà. Poi se becchi una scarica laterale, allora sei fortunato.
Per proteggersi dai fulmini serve un impianto di protezione, che non è la messa a terra del palo ma qualcosa di più complesso. Se cade un fulmine su un palo d'antenna messo a terra con il cordino solito, lo fonde e si scarica anche attraverso i muri verso tutto ciò che trova di conduttivo. Mi spiace di non avere fatto delle foto di un caso che mi capitò anni fa: un fulmine cadde sulla linea telefonica, polverizzandola. Attraverso la linea una parte (per fortuna) della scarica entrò in casa, uscendo dalla scatola di derivazione telefono, saltò un buon metro di muro e si infilò nell'impianto elettrico. Risultato, una settimana di lavoro per la telecom che dovette ripiantare pali e linea, lavoro per l'imbianchino per cancellare una lunga bruciatura di un metro sul muro tra le scatole, TUTTI gli apparati elettrici bruciati, compreso la pompa sommersa di un pozzo a più di 20 metri. In questo caso gli scaricatori avrebbero probabilmente bloccato gran parte del rientro, bloccando la scarica a livello linea telefonica. Ma nemmeno quelli fanno i miracoli, di solito intervengono per tensioni di 350-400 V e se hai una simile tensione sulla rete puoi salutare la maggior parte degli apparecchi.
Parecchi anni fa cadde un fulmine su una antenna in un noto quartiere Bolognese. L'antenna era dotata di messa a terra con cordino che scendeva direttamente sull'esterno dell'edificio, e per fortuna all'esterno! Antenna distrutta, il cordino sembrava esploso, "smurato" da sotto l'intonaco e poi fuso. Risultato, un bello scasso "metalizzato" dal terrazzo condominiale a terra, apparati elettrici fusi a macchia di leopardo per il fortissimo campo elettrico.

Quello che possiamo fare a livello di appartamento è la corretta messa a terra della calza dei cavi o dei derivatori, che oltre che dalle tensioni di contatto ci proteggerà anche da piccole scariche non dirette. Se cade direttamente..auguri!
 
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