Qualcosa non torna...

sì... ma se la discussione finisce nell'ambito storico-cultural-sociale...

tra un po' il thread ce lo spostano in discussioni generiche varie non sat... :badgrin: :badgrin: :badgrin:
 
EteriX ha scritto:
non è una mia invenzione: è un dato storico..

Ti sei fermato a quello che ti raccontavano in terza media o alle superiori( dove tutto ruotava intorno all' Italia o al massimo all' Europa), perchè non si può generalizzare, cosi facilmente, 2000 e passa anni di storia, dove ci sono vari aspetti da analizzare e varie età storiche che dal punto di vista culturale e artistico non sono state sempre a favore dell' "Italia" e delle altre civiltà latine.

Quindi più che un dato storico, è una tua idea ;)

Poi se vogliamo dire che l'Italia nella sua sfortuna, di essere stato un paese sempre diviso e invaso da altre popolazioni,e quindi influensato da svariate culture, ora si ritrova un patrimonio artistico e culturale immenso questo è un altro discorso, ma c'entra molto poco con la tua idea che le civiltà latine sono più colte di quelle arabe, cinesi, germaniche, ecc.

Detto questo chiudo qui, fine Ot :)
 
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Credo che il 3d vada spostato nella sezione Cinema e tv , quì è fuori posto .... :eusa_naughty: ;)
 
Fermo restando che, a mio avviso, è piuttosto inutile (e francamente anche un po' troppo comodo) mettere sul medesimo piano della resposnsabilità del crollo morale di una società, una delle tante televisioni ed altre cause di proporzioni ben più ciclopiche (sarebbe un po' come dire "guarda, ti sta andando a fuoco la casa, vai a chiudere il gas!"), credo che l'argomento sia in via d'esaurimento.
...Senza contare lo sconfinamento (peraltro non gradito dal regolamento) in ambiti socio- e soprattutto - politici, per quanto poco evitabili nel nostro Paese quando si affronta l'argomento TV...
Io credo che la discussione non sia tanto da spostare, quanto da interrompere proprio... :icon_rolleyes:
 
EteriX ha scritto:
Si infatti FOSSILIZZAZZIONE...
Predica sterile e facile.
Sono le tv inglesi ed americane
ad essere fossilizzate sulla loro cultura anglofana
che fin dallo sbarco in Sicilia hanno IMPOSTO a tutta l' Europa
o meglio a tutto il mondo...................
Dimostrami le tv del resto del mondo
che cosa mettono in palinsesto di Italiano?
Il tuo discorso varrebbe se anche quelle tv
avessero famigliarità con la nostra produzione
che a quanto pare è scarsa, poco rilevante o poco caratterizzata...
Responsabilità della tv italiana, sia chiaro.
Dovreste ammettere che dal dopoguerra culturalmente l' ITALIA è una colonia.
I linguaggi italiani sono un ibrido fra una complesso culturale
di dipendenza yankee mischiato al peggio della tradizione popolare locale,
questa è l'Italia di oggi..allo sbando, senza identità, senza autorevolezza, senza unitarietà....
che mi tocca leggere nel 2011.... :icon_rolleyes: :eusa_wall:
che te frega a te se a molti piace vedere programmi americani e/o inglesi? a te non piacciono, guardati tutte quelle produzioni che fa la rai sulla cultura italiana, ma non imporre agli altri i tuoi gusti. che poi a dirla tutti gli americani sanno fare tv molto meglio di noi, soprattutto le serie tv, il cui confronto con le nostre fiction è impietoso (è un mio parere) ;)

detto ciò.... siamo andati fuori dal seminato :D

tornando su questo 10%, lo trovo totalmente sbagliato, poichè va nella direzione opposta allo sviluppo che sta avendo la tv. mentre nascono sempre più canali tematici e studiati per un preciso target, questo obbligo del 10% tende a considerarli tutti dei canali generalisti che devono per forza di cose includere nel loro target anche i bambini, anche in tematiche non non centrano nulla.
 
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Nessuno tocchi Rai4, l'unico canale degno del digitale terrestre. La tv non deve essere educativa per principio perché io se avessi un figlio lo metterei persino davanti alla lavatrice ma mai davanti alla tv per ore ed ore. Io quelli del Moige li scuoierei vivi uno ad uno per le cavolate che dicono e per l'altissimo impegno che mettono per far restare la tv italiana 50 anni indietro.
 
Sì, ma diamoci una calmata.
EteriX ha espresso una opinione, anche se non condivisa, ma non mi pare sia risultato offensivo nei confronti dei partecipanti, pertanto sarebbe appena il caso di mantenere un'atteggiamento più tranquillo e non aggressivo! :evil5:
Anche perché pure l'aggressività e la violenza sono bandite, come il buonsenso dovrebbe suggerire, al di là delle regole...
Siete nuovamente avvisati... Sennò alla prossima tantovale chiudere. :icon_rolleyes:
 
EteriX ha scritto:
Deve valere per tutti i canali-Rai.
Rai4 è molto violenta, se n' è sempre fregata di tutelare i minori
o di dedicargli particolare spazio..
E' la tv degli adolescenti affascinati dall' azione, dalla violenza, dalle trame oscure alla X Files,
dei giovani adulti, dei grandi che non vogliono crescere...
Trovo sia una tv altamente diseducativa...

RaiMovie non ha mai messo film o cortometraggi per ragazzi forse è la volta buona..
RaiStoria potrebbe inserire documentari che trattino la condizione infantile
degli ultimi 60 anni, in Italia....
RaiSport potrebbe dedicare una qualche attenzione allo sport minorile...

leggendo quello che ho evudenziato mi viene da fare grandissime risate, anche se non mi meraviglio, sapendo il fatto che non ti piace proprio questo canale come hai ribadito tante volte!
 
Adesso passero io per il bacchettone, ma siccome tengo particolarmente a questo tipo di discussioni, dove opinioni diametricalmente opposte s'incontrano e scontrano, trovo poco utile incentrare l'intero messaggio sulla derisione o lo sdegno dell'interlocutore. Non serve a niente, e non aggiunge molto.

Sono le tv inglesi ed americane
ad essere fossilizzate sulla loro cultura anglofana
che fin dallo sbarco in Sicilia hanno IMPOSTO a tutta l' Europa
o meglio a tutto il mondo...................

Ci sono molti paesi che non sarebbero proprio d'accordo con te :p
Comunque le TV inglesi ed americane e' gia un grave errore accomunarle: sono infatti diversissme fra loro (seppur con qualche sovrapposizione).

Sono, inoltre, televisioni con produzioni estremamente varigate che producono diversi tipi di intrattenimento e contenuti. Risulta quindi quantomeno poco sensato additarle come sterili. Certamente una grande, anzi grandissima, parte della loro produzione e' altamente ripetitiva, volgare, controproducente ed addirittura orribile, ma questo e' naturale... quando si cerca il massimo della diffusione si deve scendere a compromessi. Il grande potere che pero hanno nazioni comi gli states sono i grandi numeri: l'enormita' della loro popolazione (e quindi del loro potenziale mercato televisvo) permette anche l'esistenza di prodotti, seppur piu rari, estremamente validi e meiritevoli.

Se ci spostiamo in inghilterra, poi, molte loro produzioni sono decisamente valide anche dal punto di vista culturale. Non saranno tragedie greche, ma alcuni spettacoli di stand-up comedy britannica sono validissimi esempi di come la cultura non sia solo formalita' e toghe.


Dimostrami le tv del resto del mondo
che cosa mettono in palinsesto di Italiano?

Beh, qui scendiamo in un argomeno difficile. non e' vero che la TV italiana non vede, anche se sicuramente siamo a dei livelli nettamente inferiori agli states ed alla stessa BBC. Questo pero non nasce solo da una questione culturale, ma piu che altro da un vero e proprio problema di marketing. Proprio perche la cultura italiana e' ancora diversa (e non poco) da quella statunitense o inglese fatichiamo a produrre serie o film ideali per quei mercati di massa. La lingua, poi, rimane una grandissima barriera, specialmente per le televisioni anglofone. Se c'e' _uno_ stereotipo che posso confermare al 100% su inglesi ed americani e' proprio la loro fortissima resistenza alle lingue straniere, specialmente se latine. Non gli vengono bene, e l'italiano geograficamente e ben lontano dai loro radar. In generale lo spettatore di lingua inglese non ama i doppiaggi ma non ama sforzarsi per vedere lo show in lingua straniera, quindi finisce con l'evitare completamente il prodotto.

Non e' assolutamente vero, pero, che la nostra TV ed il nostro cinema non esportano! Sono anzi sopratutto le produzioni di altissimo livello culturale ad uscire dai nostri confini. Capolavori come la vita e' bella o nuovo cinema paradiso vantano infatti molte edizioni straniere, anche negli states e nel regno unito.

Considerando la mole di produzioni statunitensi (ma anche in minor parte britanniche) dobbiamo renderci conto che ce ne arrivano un numero abbastanza limitato di quante ne esistono. Tenendo conto del fatto che per ovvi motivi, ma anche per qualche scelta, la nostra produzione rimane molto inferiore nella quantita' e' naturale che troviamo difficile esportarci.

Dovreste ammettere che dal dopoguerra culturalmente l' ITALIA è una colonia.

Si e no. L'italia sicuramente ha subito una fortissima incidenza di effetto-marshall, ma ad oggi si notano molte differenze fra la cultura americana e la nostra. Direi che abbiamo mantunto la nostra indipendenza culturale intatta, chiaramente evolvendoci e cambiando anche in base alla loro influenza. Ma da li a definirmi vittima di colonialismo, no... non credo di essere d'accordo.
Chiairo, diverse persone sono state influenzate in modo diverso.

I linguaggi italiani sono un ibrido fra una complesso culturale
di dipendenza yankee mischiato al peggio della tradizione popolare locale,
questa è l'Italia di oggi..allo sbando, senza identità, senza autorevolezza, senza unitarietà....

Questo forse in parte e' vero (anche se sono convinto che questo stia cambiando). Questo comunque non e' certo figlio de "I ragazzi della 3a C" o di "College", emblemi della TV che tu additi come colpevole e risultato di questa decadenza.

I problemi ci sono, cosi come e' normale che sia. Non penso che censura di alcun tipo, o moti ti forte moralismo, siano cose particolarmente utili.

Tieni conto che proprio gli statunitensi sono fra i piu "moralisti" di tutti i popoli.
 
pietro89 ha scritto:
che mi tocca leggere nel 2011.... :icon_rolleyes: :eusa_wall:
che te frega a te se a molti piace vedere programmi americani e/o inglesi? a te non piacciono, guardati tutte quelle produzioni che fa la rai sulla cultura italiana, ma non imporre agli altri i tuoi gusti. che poi a dirla tutti gli americani sanno fare tv molto meglio di noi, soprattutto le serie tv, il cui confronto con le nostre fiction è impietoso (è un mio parere) ;)

detto ciò.... siamo andati fuori dal seminato :D

tornando su questo 10%, lo trovo totalmente sbagliato, poichè va nella direzione opposta allo sviluppo che sta avendo la tv. mentre nascono sempre più canali tematici e studiati per un preciso target, questo obbligo del 10% tende a considerarli tutti dei canali generalisti che devono per forza di cose includere nel loro target anche i bambini, anche in tematiche non non centrano nulla.
Una serie magari soft di regolamenti di tutela del patrimonio culturale nazionale sono previsti in tutte le nazioni...
L'italianità si riconoscere dall' essere refrattari a ogni regolamento,
siamo fondamentalmente anarchici: gradiamo fare come ci pare,
in barba a tutto e a tutti...
Non trasferirti in Francia: ti troveresti male...tra le otto di mattina e le otto di sera, il 7O% della musica trasmessa dalla radio deve essere di compositori francesi... Fonte: http://notizieincredibili.scuolazoo.com/incredibile/leggi-stupide-che-esistono-nel-mondo
Notare che il blogger italiano a quel link come prevedibile le definisce "leggi stupide"...E' una delle tante leggine che vincolano l' emittenza in Francia come in altre nazioni europee e non. Solo qua ci lasciamo colonizzare, siamo orgogliosi di farci invadere culturalmente.
 
Sono anni che non accendo una radio quindi in Francia non avrei problemi :D
 
dado88 ha scritto:
Sono anni che non accendo una radio quindi in Francia non avrei problemi :D

sulla tv pubblica hanno quote obbligatorie anche per la cinematografia nazionale,
qui sarebbero viste come una limitazione di libertà
non come un dovere di rappresentanza della cultura nazionale.
 
non è detto che il modello francese sia il migliore e da prendere come esempio ;) poi comunque l'oggetto del thread non è questo. nel nostro caso non si tratta di una percentuale da dedicare alle produzioni rai, ma una percentuale da dedicare ai più piccoli in ogni singolo canale rai che, ripeto secondo me, in un'offerta sempre più tematicizzata e targettizzata è sbagliato ;)
se ci soffermiamo su rai4, gli è stato dato l'obiettivo di fare da alternativa ai 3 canali generalisti, con un taglio più giovane e produzioni estere, essendo tutte le produzioni rai concentrate nei primi 3. peraltro la rai non fa produzioni poi così giovanili, un don matteo su rai4 ci stonerebbe di brutto :D
 
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EteriX ha scritto:
sulla tv pubblica hanno quote obbligatorie anche per la cinematografia nazionale,
qui sarebbero viste come una limitazione di libertà
non come un dovere di rappresentanza della cultura nazionale.
Ma Rai e Mediaset non continuano a fare fiction italiane di continuo? Quindi cosa c'e' di strano? Solo che io ho la possibilità di guardare oppure no
 
leggendo certi messaggi... mi viene quasi da pensare ad uno stato di "masturbazione mentale", eterix mi sembra una sorta di neo savonarola! esiste il telecomando, rilassati ;-)
e sulla balla della tv come organo d'educazione non c'ho mai creduto, se tengo ai miei figli me li educo io, senza addossare colpe alla tv.. inoltre esiste il blocco dei canali per i "fissati"! non esistono solo i bambini, o lo scusa dei bambini... la tv viene vista da tutti ed a tutti, va data la possibilità di vedere ciò che ritiene opportuno!
 
Quando ho aperto il thread non pensavo di generare tutto questo:D
Tornando IN io penso che non sia giusto imporre la limitazione del 10% alle reti tematiche, anche perché non rispetterebbero il tema.
 
Verde Rosso ha scritto:
Quando ho aperto il thread non pensavo di generare tutto questo:D
Tornando IN io penso che non sia giusto imporre la limitazione del 10% alle reti tematiche, anche perché non rispetterebbero il tema.
quel precetto lo stanno rispettando? ...
no? (infatti!)
(la pensano come voi)...
sapendo che vivo in Italia non credo lo vedrò rispettato anche se è indicato.
allora la discussione non ha ragione di esistere...
quello che io ho cercato di dire è che le tv pubbliche essendo emittenti dello stato= di tutti non è pazzesco che possano essere soggette a vincoli di tutti i tipi, ad esempio questo del 10% di programmazione da riservare ai minori..e un domani tanti altri vincoli per equiparare le disposizioni europee (fasce protette, controllo severo dei contenuti, responsabilità dei direttori, ecc)...pensando a questo discorso mi meraviglia di più che ci sia un canale della tv pubblica (rai4) che passa da anni il tipo di programmi che vedo....
 
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