Quando la finzione supera la realtà. La tragedia di Garlasco diventa fiction

Anakin83

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Si dice sempre che il confine tra la realtà e la fantasia sia molto sottile. E sicuramente la notizia delle riprese di una nuova fiction, ispirata a un noto fatto di cronaca recente, ne è la netta dimostrazione. Il giovane Patrizio De Bustis, accanto al volto più conosciuto di Giulia Michelini, sarà difatti protagonista di una nuova serie televisiva, ben diversa dai vari generi che siamo abituati a vedere in tv, che sta già riscuotendo, ancor prima delle riprese, notevoli dissensi.

L’impegno non è dei più facili: interpretare Alberto Stasi in una serie tv dedicata al delitto di Garlasco destinata a Canale 5. Non mancano già le prime polemiche: la famiglia della giovane Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto del 2007, si dice contraria ad ogni ipotesi di messa in onda.

“Non è giusto che venga fatto un film su una tragedia del genere, io non lo guarderei” afferma il padre di Chiara. Inoltre aggiunge di aver saputo la novità dai vari mezzi di comunicazione e di non aver avuto nessuna informazione diretta in merito.

Non sarebbe la prima volta che un caso di cronaca diventa fiction. L’ultimo esempio, se la memoria non ci inganna, si è avuto nel corso di una puntata di Matrix (gestione Enrico Mentana), nell’estate 2007 con una docu-fiction sulla strage di Erba. In quel caso però l’esperimento consisteva nel ricostruire, attraverso una narrazione a metà tra il reportage giornalistico e il racconto giallo, un avvenimento di cronaca molto discusso mettendo anche in luce i lati più oscuri e irrisolti. In quel caso il riscontro del pubblico non fu dei più esaltanti, forse anche in considerazione del tipo di confezionamento del prodotto: appena il 17,65% di share (3 milioni 448 mila spettatori) che salì vertiginosamente di ben 10 punti percentuali solo nel momento dell’approfondimento in studio, andato in onda a conclusione della fiction, che realizzò il 27,87%.

La fiction in casa Mediaset, visti i risultati deludenti delle ultime stagioni, ha bisono di un forte rilancio. Ma è giusto che un caso così recente debba diventare fiction nell’immediato oppure, come sostengono anche i familiari della vittima, è necessario un periodo di silenzio affinchè possa essere metabolizzato il lutto e la giustizia vera faccia il suo corso?

Le riprese intanto inizierebbero già dalla fine agosto.


Io sono senza parole... (ndr)
 
ma hanno degli sceneggiatori in casa mediaset oppure le inventa Confalonieri certe produzioni?:eusa_wall:
 
:mad: abito quasi davanti al tribunale dove la mamma e la famiglia di Chiara sono passati piu volte in quella via crucis che non ha portato a nessun esito di giustizia, ora su questa tragedia privata qualcuno ha avuto l'ideona di farci crescere i propri ascolti, semplicemente stomachevoli...
 
E' troppo presto per farci una fiction c'è sempre un processo in atto e tutto può cambiare...:evil5:
 
c'è chi racconta il mostro di firenze...e chi il delitto avvenuto l'altro ieri...canale5 che tatto
 
Ma quando si fanno queste "belle serie" sbaglio ma ci vogliono i consensi dei diretti interessati nella vicenda... o sbaglio?
 
Fiction sul delitto di Garlasco, Mediaset smentisce: "Non ci sono set". Pietro Valsecchi (Taodue): "Nessun film su un caso ancora aperto"

Mentre quotidiani e siti internet continuano a riportare con molta enfasi la notizia della fiction sul delitto di Garlasco il Corriere della Sera sembra chiudere definitivamente la vicenda su cui (inevitabilmente e comprensibilmente) non erano mancati mugugni da parte dei diretti interessati (i genitori della ragazza uccisa, Chiara Poggi, e l'avvocato di Alberto Stasi, assolto in primo grado e tutt'ora in attesa del processo di appello).
A Canale 5 giurano di non saperne nulla. "Mai sentito - assicurano dalla Direzione Fiction di Mediaset - Non ci sono set (dalle indiscrezioni riportate su internet da un magazine di spettacolo si parlava di riprese al via a fine agosto in Piemonte, ndB) e di Garlasco non abbiamo mai sentito parlare".
"Non siamo interessati a girare film su un caso ancora aperto", aggiunge il fondatore della Taodue, Pietro Valsecchi. Ci penseranno i talk show e i contenitori pomeridiani ad occuparsene alla prima "occasione utile".

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come al solito...tanto rumore(e qualche intervento al solito un po' ipocrita)per nulla....
 
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