La storia del giovane Johnny Cash e del suo turbolento rapporto d’amore con June Carter Cash. La storia ha inizio in Arkansas durante l’epoca della Depressione e mostra le origini del suono di Cash, quando era ancora semplicemente il figlio di un mezzadro, passando poi attraverso i suoi tour scatenati con pionieri del rock and roll come Elvis Presley, Carl Perkins, Roy Orbison, Jerry Lee Lewis e Waylon Jennings, e terminando la sua corsa con l’indimenticabile concerto del 1968 alla prigione di Folsom.
Ancora un film su una star del mondo della musica, dal background molto umile e che, attraverso insuccessi, alcool, droga e arresti, arriva ad imporsi al grande pubblico e a coronare il suo sogno d'amore con colei che per tantissimi anni gli starà a fianco: June Carter.
Parliamo ovviamente dell'arcigno e monolitico Johnny Cash, qui affrescato negli anni della sua formazione caratteriale, quando da bambino dovrà affrontare la morte prematura del fratello. Un evento questo che influirà per tutta la vita su di lui, ma soprattutto sul suo rapporto con il padre che lo riterrà responsabile di uqei drammatici eventi.
Ma, sia pure con alti e bassi tipici dei personaggi, combattendo anche contro il conformismo puritano e bigotto della società americana degli anni '50 e '60, Cash saprà identificare il suo "io" e rendersi riconoscibile alle masse, coronando alfine il suo sogno di realizzazione e di riscatto.
Una straordinaria colonna sonora accompagna il duo Phoenix-Witherspoon, in una dettagliata ricostruzione d'epoca e con buona dovizia di particolari. Forse l'unico neo è che tutto ruota attorno alla storia d'amore tra i due, e agli abusi alcolici e di stupefacenti di Cash, piuttosto che su ciò che egli e la sua musica hanno rappresentato per la società d'allora.
Curiosità: nel corso della prima parte della sua carriera, Cah incontra nei tours personaggi del calibro di Elvis Presley e Jerry Lee Lewis, con i quali avrà modo di instaurare una amicizia che, purtroppo, nel film non traspare assolutamente perdendosi, anzi, quasi subito.
Resta comunque l'impegno che hanno messo i due protagonisti nella recitazione e questo basta a rendere onore all'opera nel suo complesso.
**