MdK2007 ha scritto:
Ti ringrazio SNAC, ma non dice dove è allocato, cioè che cos'è in parole povere, a che livello viene inserito e dove agisce.
Me lo sai spiegare tu ?
@Mdk2007
Sappi che non è facile spiegarti in due parole l'intervallo di guardia.
Per la sua allocazione, invece è abbastanza semplice: l'intervallo di guardia è un pezzettino di flusso che viene inserito in trasmissione nell'encoder e poi viene tolto nel flusso in ricezione nel decoder.
E' chiaro che i due processi
devono essere strettamente sincroni altrimenti cade tutto il castello del sistema COFDM (Coded Orthogonal Frequency Division Multiplex ).
Quindi rispondo prima all'allocazione dell'intervallo di guardia: l'intervallo di guardia è un tempo (1/32, 1/16, 1/8, 1/4) però se lo vedi da un'altro punto di vista è un pezzettino di flusso video che viene aggiunto nell'encoder come una ridondanza.
Questo servirà in ricezione per diminuire l'ISI (interferenza intersimbolica) dovuta agli echi che si creano in ricezione.
In ricezione non abbiamo una sorgente sola senza ostacoli, ma abbiamo colline, palazzi, ostacoli, attenuazioni di tratta, fading selettivo, fenomeni di propagazione anomala che nelle trasmissioni digitali generano Interferenza intersimbolica e intrasimbolica.
Il metodo che è stato usato per eliminare con un certo successo questa ISI è quello dell'intervallo di guardia.
Ora veniamo al tentativo di spiegazione dell'intervallo di guardia.
Pensa ad un segnale sinusoidale (la sottoportante del COFDM) con fase "zero" e lo stesso con fase "uno": è troppo difficile? Mi darai la risposta dopo.
Cioè io sto trasmettendo un "uno" e uno "zero" con un segnale sinusoidale di fase 0 se trasmetto "zero" e fase 180 se trasmetto "uno". Ci sei?
Ammettiamo di prendere un pezzettino di forma d'onda verso la fine del periodo della sinusoide e lo andiamo a sommare "prima" dell'inizio della prossima sinusoide.
E lo so che non è facile, ma quello che si fa è proprio staccare un pezzettino della sinusoide di durata 1/Tg e inserirlo prima dell'inizio del prossimo flusso.
In ricezione la parte di flusso che arriva prima è proprio quella aggiunta durante la fase di codifica in trasmissione ed è proprio quella, guarda il caso!!!, soggetta al deterioramento dovuto all'ISI!!
Allora in ricezione non si fa altro che togliere quella parte "copiata" e aggiunta all'inizio del flusso nella fase di trasmissione. Ma a noi non ce ne fraga niente: l'originale è passato integro e senza ISI.
Mi sono fatto capire?
Ciao