Ma niente, immagina di essere in una start-up ICT che produce servizi per qualche decina di milioni di utenti; a un certo punto, un bel giorno di primavera, sorgono alcune "necessità": ridurre del 25% la capacità di storage dei tuoi server; inserire una ventina di copie ridondanti di un sottoservizio in run per 23 ore al giorno; cambiare 2 delle 3 apparecchiature che ti smistano il traffico di rete, comprimono e ottimizzano i flussi con algoritmi predittivi (potresti, perché no, cambiare con le macchine anche gli algoritmi oppure tentare proditoriamente di usare i vecchi settings sulle nuove macchine).
Immagina che il team di management non parli col team di sviluppo e che questo non parli col team di implementazione hardware, che magari cura gli acquisti; inoltre il team di management ha respirato aria insalubre e decide di mettere in pratica tutte queste "necessità" più o meno contemporaneamente, con le grida di qualche isolato pensatore mistico che è abituato a compiere modifiche portanti cum juicio, pena l'imprevedibilità dei risultati. Ma questo è solo uno scenario ottimistico, in cui non ci sono ferie di mezzo, perché quella start up produce servizi, appunto, per qualche decina di milioni di utenti, e mediamente li rispetta. Si chiama failure by design.