liebherr ha scritto:
ma scusa una cosa se uno stesso gruppo ad es ha due reti regionali è ovvio che voglia convertirle in altrettanti mux e non vedo perhè non dovrebbero volerlo visto che anhe rai e mediaset praticamente si tengono tutto quello che hanno ora
Bel modo di ragionare....e poi è una questione di soldi
Certo, liebherr, non è un bel modo di ragionare.
Se la situazione del DTT che si presenterà, fra poco, fosse pari pari a quella della mia Isola, dove si sono potute occupare tutte le frequenze, anzi ci sono state diverse ridondanze, allora è vero, uno stesso gruppo deve poter convertire le proprie frequenze in altrettanti mux. Che sia la Rai, Mediaset o quant'altro.
Questo, ripeto, a mio modo di vedere, è stato fattibile data l'abbondanza di frequenze che si sono liberate facendo lo switch-off. Addirittura ci sono stati gruppi che in analogico manco conoscevamo (Repubblica TV, per dirne una).
Nel caso del Lazio, come abbiamo letto, la situazione è piuttosto ingarbugliata: oltre alla quantità di tv locali (71 segnali diversi come dice Marco Mele) ci sono canali che interferiranno con la Corsica e quindi non usabili. C'è il Vaticano. Ci sono i canali che arrivano da altre regione che se non compatibilizzate creeranno problemi.
Per inciso i buchi di frequenze (le frequenze non usabili) nello spettro elettromagnetico della Sardegna sono proprio quelle che coinvolgono la Corsica (Siamo ad un tiro di schioppo).
Allora, in conclusione, la situazione del Lazio è ben diversa da quella della Sardegna, ergo se vogliono risolvere (entrarci tutti) debbono per forza trovare un accordo che scontenterà, ci giurerei, la maggior parte dei contendenti in gioco.
Ubi maior, minor cessat. Purtroppo. E' la famosa Ragion di Stato, che, contaci, sarà usata.
