Roma, il rebus delle frequenze pesa sul percorso verso il digitale terrestre

Gi attori in gioco sono tanti, anzi tantissimi e metterli d'accordo tutti, pure in breve tempo ... mah!

Hai in mente qualcuno in particolare ? ;)
 
Io penso che in tutta questa faccenda c'è semplicemente un grave "peccato originale" commesso in barba ad ogni principio di equità, correttezza e pluralismo. E cioè le reti nazionali, pubbliche e private, dovevano avere semplicemente un numero di licenze per trasmettere mux DTT pari al numero di licenze già in possesso per i canali analogici. Per cui sarebbe stato equo dare 3 licenze alla RAI, 3 a Mediaset e così via. I soggetti locali così avrebbero avuto più spazio e avrebbero risentito meno della forza (sempre più crescente in questa maniera) dei soggetti nazionali. Questo si sarebbe dovuto fare se si teneva davvero al PLURALISMO. Tutte le altre argomentazioni sono fumo negli occhi per non dire a cosa davvero si mira con il passaggio al DTT (che comunque ritengo un bene in assoluto, ma non attuato con queste modalità fondamentalmente inique!) :5eek:
 
EliseO ha scritto:
Io penso che in tutta questa faccenda c'è semplicemente un grave "peccato originale" commesso in barba ad ogni principio di equità, correttezza e pluralismo. E cioè le reti nazionali, pubbliche e private, dovevano avere semplicemente un numero di licenze per trasmettere mux DTT pari al numero di licenze già in possesso per i canali analogici. Per cui sarebbe stato equo dare 3 licenze alla RAI, 3 a Mediaset e così via. I soggetti locali così avrebbero avuto più spazio e avrebbero risentito meno della forza (sempre più crescente in questa maniera) dei soggetti nazionali. Questo si sarebbe dovuto fare se si teneva davvero al PLURALISMO. Tutte le altre argomentazioni sono fumo negli occhi per non dire a cosa davvero si mira con il passaggio al DTT (che comunque ritengo un bene in assoluto, ma non attuato con queste modalità fondamentalmente inique!) :5eek:

Sottoscrivo in tutto e per tutto.
 
@EliseO
Se è per quello i Mux per RAI e Mediaset dovevano essere due soli: Rai3 diventava solo regionale (o solo servizio pubblico) e Rete4 andava sul sat; coi due mux rimanenti RAI e Mediaset avrebbero potuto trasmettere almeno dieci canali a testa cioè ben più dei tre attuali.
Così era previsto all'inizio ... sembra passato un secolo ...
 
alexzoppi ha scritto:
Se è per quello i Mux per RAI e Mediaset dovevano essere due soli: Rai3 diventava solo regionale (o solo servizio pubblico) e Rete4 andava sul sat; coi due mux rimanenti RAI e Mediaset avrebbero potuto trasmettere almeno dieci canali a testa cioè ben più dei tre attuali.

Sì ok!, ma superato questo, 3 a testa poteva andare bene; 6 è un eccesso non giustificabile da nessun punto di vista, comunque si vogliano mettere le cose!
 
dovete ricordare che in sardegna si è cercato il consenso di tutti per un semplice motivo...se si procedeva diversamente chi lamenta ingiustizie e visto che ad es su roma le frequenze sono sempre soldi si apre la via giudiziaria :D e poi le cose prendono tempi MOLTO lunghe

Cioè per intenderci ricorrono al TAR e la sospensiva è quasi matematica

Anche io ritengo che la misura equa era che RAI e Mediaset si tenevano 3 Mux come 3 erano le reti storiche

Adesso anche le reti locali e regionali hanno nei fatti sdoppiato le loro reti per cui da una tv locale analogica molte ora hanno la rete analogica e il mux digitale

Per cui se le nazionali nei fatti raddoppiano è ovvio che anche le locali vogliono raddoppiare anche eprchè come detto molte lo hanno già fatto
 
Qui state dimenticando un altro peccato originale: perché in alcune regioni sono arrivati a dare concessioni fino a quasi 100 reti locali?
E' abbastanza anomalo e dovrebbe esistere tecnicamente un limite.
Inoltre se è vero che da un lato ogni emittente vorrebbe una frequenza (alle nazionali è accaduto così), qualcuno vorrebbe mettere 5 canali in 1 mux per risolvere il problema, mentre invece ci sono tv come super3 che a roma hanno addirittura aperto nuovi canali!
Il problema c'è, ma è pur vero che essendoci la SFN e il multiplexing le cose dovrebbero teoricamente migliorare. Poi se nasceranno nuovi canali locali sarà veramente il caos.
 
Speriamo che le difficoltà per Roma e per il Lazio vengano risolte nel miglior modo possibile e che non ci siano ostacoli; altrimenti la vedo dura per lo Switch - Off di Novembre; l'unico modo per superarle è che il Ministero assegni le Frequenze dei Mux in modo ragionato e coordinato dove ogni Emittente Locale o Regionale dovrà per obbligo unirsi con altre all'interno di un Mux.

Speriamo bene la vedo dura.:doubt:
 
Bisogna anche vedere quante delle emittenti esistenti ora hanno avuto la Concessione, Autorizzazione , quante ne hanno avuta una regionale quante provinciale e quant'altre locali ... non dimenticatelo questo è importante , molto importante !!! :D :D :D

Un esempio di quello che potrebbe succedere ? In una Regione si danno le concessioni prima alle tv Regionali a cui vengono date frequenze in sfn che possono coprire l'intero territorio regionale ,(dopo aver date le frequenze alle Nazionali naturalmente :D ), dopo ciò le frequenze che restano vengono assegnate in ambito provinciale e locale . Quindi al termine si avrà che sulla frequenza 21 in una provincia ci sara la tv A in un'altra la B , in un altra ancora la C, ecc ecc. .

Credo che facciano così !!!

Un'altra cosa ci sono molte tv religiose potrebbero essere trasmesse tutte su una stessa frequenza in sfn in ambito regionale ;) anche se molte di queste hanno spesso una immagine fissa :sad: , come ad esempio TeleRadio Padre Pio.
 
Corry744 ha scritto:
... l'unico modo per superarle è che il Ministero assegni le Frequenze dei Mux in modo ragionato e coordinato ...
Ma se da trent'anni ognuno fa a modo suo mi spieghi come si fa in modo ragionato e coordinato? :lol:
 
Si è così stefio ha ragione questo è l'unico modo per scongiurare gravi problemi per Roma e per il Lazio.

Quoto in pieno stefio.
 
alexzoppi ha scritto:
Da quello di RAI e Mediaset sì ...

Direi giustificabile e vantaggioso soltanto dal punto di vista di Mediaset, perché alla Rai è stato imposto, per decisione politica, di avere tutti questi mux, ma sarebbe stato meglio, da un punto di vista tecnico ed economico, avere soltanto 3 mux.

aristocle ha scritto:
Qui state dimenticando un altro peccato originale: perché in alcune regioni sono arrivati a dare concessioni fino a quasi 100 reti locali?
E' abbastanza anomalo e dovrebbe esistere tecnicamente un limite.


Sì, ma non 100 reti locali, tutte in una stessa zona perché dato che ci sono in tutto 56 frequenze, questo significerebbe che in ogni zona ci sono 2 concessioni per ogni frequenza.
Comunque, anche nel caso di Roma, in fondo i soggetti locali che pretendono una frequenza sono 26 (secondo l’articolo), per cui, anche partendo da 47 frequenze disponibili, ci sarebbe stato spazio per tutti, se non si fosse scialacquato con il numero di mux concesso a Rai/Mediaset .

Corry744 ha scritto:
Speriamo bene la vedo dura

Mi sembri comunque troppo ansioso e pessimista su questa faccenda dello switch-over / switch-off!
 
EliseO ha scritto:
Sì, ma non 100 reti locali, tutte in una stessa zona perché dato che ci sono in tutto 56 frequenze, questo significerebbe che in ogni zona ci sono 2 concessioni per ogni frequenza.
In Sicilia e in Campania ci sono circa 100 tv private.
Ovvio che non sono tutte in una stessa zona, ma sono presenti sul territorio regionale.
Secondo me l'unico modo per venirne fuori è di fare una graduatoria: se qualcuno resterà fuori si inventerà qualcosa (ingresso come ospite, fusione con altri operatori,etc).
Non dimenticate inoltre che decine di tv locali in Italia hanno 1 unico impianto e che potranno essere recuperate con tranquillità.
 
In Sicilia buona parte di queste emittenti non trasmette praticamente nulla, forse l' idea di una fusione tra più emittenti non sarebbe così strana, specie se fosse utile per migliorarne la programmazione.
 
Ultima modifica:
@stefio e Corry744
Vedo che non avete colto l'ironia della risposta ...
Di modi per fare le cose ne esistono tanti, alcuni danno anche buoni risultati (;)), ma l'esperienza ci insegna (almeno questo me lo concederete) che finora di tutto abbiamo visto tranne che semplicità, linearità, buon senso, ecc.
Perchè mai adesso tutto dovrebbe filare liscio? Oltrettutto le persone in azione son sempre quelle ...
 
Per alexzoppi......................................... ...............

Si certo capisco la tua ironia della risposta speriamo che comunque almeno stavolta il Ministero e tutti i Broadcaster Nazionali (e tutti quelli Regionali e Locali coinvolti nel Lazio) adoperino la razionalità e logica nell'accorparsi in Mux Digitali, e tutto quindi si risolva con il semplificare le difficoltà che attualmente Roma ed il Lazio sembrano incontrare.

Ciao amico.
 
Gpp ha scritto:
In Sicilia buona parte di queste emittenti non trasmette praticamente nulla, forse l' idea di una fusione tra più emittenti non sarebbe così strana, specie se fosse utile per migliorarne la programmazione.

E' la più ragionevole, ma la realtà dimostra spesso che l'interesse non è fornire una programmazione decente all'utente finale, bensì fare profitto, anche a costo di trasmettere 24h al giorno di cartomanti e chat line.
Questa è a mio avviso una conseguenza dell'inutile ed eccessiva polverizzazione delle reti locali.
Le fusioni se non ci sono state così frequentemente credo che sia dovuto ad una diminuzione di profitto per i singoli proprietari.
 
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