Venendo al campo invece, pronostici e personali aspettative sulle 20 protagoniste della Rugby World Cup 2023
Gruppo A
- Francia: Sono i favoriti, giocano in casa e hanno il miglior giocatore del mondo ( che risponde al nome di Antoine Dupont, spettacolare mediano di mischia dello Stade Toulousain ). Come se non bastasse, aggiungono altri carichi da 90 come Penaud, Jaminet, Ollivon , Danty e solo un infortunio ha tolto di mezzo l'altro fenomenale mediano d'apertura Ntamack. Rosa profonda in ogni ruolo, hanno macinato ogni avversario in questi anni e dominano anche a livello giovanile. La pressione mediatica ed il sorteggio, non proprio casalingo, che mette gli ostacoli peggiori all'inizio del percorso, possono impedire il primo alloro mondiale per i blues
- Nuova Zelanda: Non sono i favoriti, e questo potrebbe anche giocare a loro favore, ma non sono certi degli underdog. Hanno perso come non mai in queste stagione, frutto anche di una generazione con qualche fenomeno in meno, e forse vittime dello spostamento del gioco verso l'emisfero nord, causa anche pandemia che ha accelerato il processo. Sono stati aggrediti e demoliti fisicamente sai sudafricani a Twickenham, ma un mese prima contro gli stessi Springboks, hanno giocato la miglior ora di gioco degli ultimi 4 anni, facendo tremare nuovamente il mondo. Devono stare attenti alla disciplina, come visto venerdì scorso e non solo, ed avere la capacità di uccidere le partite quando occorre. Il solito Will Jordan e la speranza di avere il McKenzie formato Super Rugby aiuterebbe...anche Savea potrebbe e dovrebbe essere meglio di quello visto ultimamente
- Italia: obbiettivo 2 vittorie contro le nazionali alla nostra portata, e non sfigurare contro Francia e All Blacks. Il solito copione, vero, però finalmente sotto Crowley abbiamo un gioco d'attacco, molto spettacolare, rispettato e temuto anche dalle grandi nazionali. Soliti problemi in touche, rosa ancora non profondissima, giocatori di cui non possiamo assolutamente fare a meno come Capuozzo e Ioane, visto che purtroppo Menoncello lo abbiamo già perso. Da valutare l'impatto dei nuovi italiani quali Page-Relo, Odogwu e Lamb, oltre alla possibilità di spostare capitan Lamaro a numero 8 con Zuliani da numero 7 , unico grande cacciatore di palloni che abbiamo, il quale dovrebbe essere assolutamente in campo visto che il punto d'incontro rimane un tallone d'achille dei nostri. Vincere bene con la Namibia e stare molto attenti con l'Uruguay, squadra in crescita che già ha fatto soffrire i nostri l'anno scorso. Contro Francia e All Blacks bisogna sperare in una brutta giornata loro e noi dobbiamo essere perfetti. Abbiamo maggiori possibilità di fare male rispetto a 2-3 anni fa ma il divario è ancora grande
- Uruguay: Come detto i "Los Teros" non sono più una sorpresa ma una solida realtà del mondo ovale. 4 anni fa si sono presi lo scalpo delle Fiji, l'anno scorso come detto, hanno sfiorato il colpaccio contro di noi. Sono temibili in mischia chiusa e hanno un buon gioco anche tra i trequarti. Nel corso della stagione sono riusciti a battere anche l'Argentina A, seconda formazione dei pumas, cosa impensabile solo pochi mesi fa. Meritano un grande torneo internazionale a cui partecipare, cosa cui la Rugby League World Cup dovrebbe parzialmente rimediare
- Namibia: Poco o nulla si sa dei namibiani se non quello visto ai recenti mondiali. Qualche equiparato sudafricano dovrebbe/ potrebbe alzare il livello, ma visti i risultati dei TM probabilmente si tratta della squadra più scarsa del torneo
Gruppo B
- Sud Africa: Campioni del mondo in carica e solo questo dovrebbe bastare. Non hanno il rispetto dovuto o gli onori concessi agli All Blacks, nonostante gli stessi titoli, vuoi perchè meno glamour vuoi perchè a loro importa poco

. Solita squadra di giganti, fisicamente non sono secondi a nessuno. Da capitan Kolisi al cattivissimo Etzebeth per non parlare del miglior tallonatore al mondo, ovvero Malcom Marx, e continuando con Wiese, De Klerk, De Allende...rosa profonda in ogni ruolo.
La continuità non è il loro forte, ed il calendario, come per le altre favorite di questo mondiale, impone di partire subito forte. Devono capire come fermare la macchina da guerra irlandese, apparentemente perfetta, per evitare la Francia ai quarti, anche se l'alternativa All Blacks è comunque sempre temibile. Favoriti numero 2 dopo i Francesi per me
- Irlanda: Come detto...macchina perfetta...non capisci finchè non gli guardi giocare...non sono i più veloci, i più fisici o più talentuosi rispetto alle altre corazzate, ma il loro gioco è consolidato ed ogni componente sa effettivamente cosa fare. Sono stati bravissimi a riciclare ed equiparare gli scarti neozelandesi ed australiani quali Mack Hansen, Bundee Aki, Gibson Park e James Lowe, integrandogli in un sistema perfetto tra nazionali e province URC. Hanno preservato Sexton, sul quale dovrebbero girare le fortune del trifoglio, e devono combattere contro la cabala, ovvero sempre pessimi risultati al mondiale. E sarebbe anche ora di concretizzare le tante settimane in cima al ranking mondiale...
Scozia: Anche loro stanno attraversando forse il miglior momento da quando la palla ovale è diventata sport professionistico. Sono stati bravi ad equiparare come gli amici Irlandesi come Schoeman e van der Merwe, ma dalla loro hanno anche uno dei migliori numeri 10 al mondo, ovvero Finn Russell. Purtroppo sul più bello si è ritirata la leggenda Stuart Hogg, poco prima del mondiale, e il girone risulta proibitivo alla migliore nazionale scozzese dell'ultimo decennio. Tempi tristi potrebbero arrivare, con la nazionale under 20 ripetutamente battuta da tutti ( surclassata dai nostri nelle ultime 4/5 stagione ) e addirittura relegata alla seconda divisione mondiale giovanile. Sarà fondamentale per il futuro continuare ad equiparare bene, in attesa di una nuova generazione di fenomeni
Tonga: Si tratta della squadra del pacifico più debole sulla carta...nonostante ciò sempre da temere e da rispettare. Disciplina sempre punto debole oltre al fatto che come tutte le squadre del pacifico sono imprevedibili. Capaci anche di battere la Francia, possono letteralmente perdere con chiunque.
Romania: Il grande rugby, o quantomeno quello buono, non abita più a Bucarest e dintorni. Nazionale in crisi nera, con cinquantelli presi non solo da nazioni Tier 1, ma anche dalla Georgia, formazione con cui si giocavano il Rugby Europe Championship fino a qualche stagione fa. Non si sono inoltre qualificati sul campo, ma hanno approfittato del pasticcio della federazione spagnola, rea di aver inserito in campo un giocatore equiparato non in regola con i giorni di residenza nel nuovo paese ( sì, chi non è avvezzo con il meccanismo degli equiparati sembra una roba fuori dal mondo ma così ormai è ). Potrebbe essere l'ultima recita ad un certo livello per questa nazionale per molti anni