Ti ringrazio per l'apprezzamento, ma su questo forum sono parecchie le persone competenti.
Cercherò di essere semplice, per cui semplificherò un po' troppo per chi ama la precisione, ma lo faccio a vantaggio della comprensione generale (almeno spero).
Innanzitutto, i segnali a radio frequenza modulati in digitale, seguono tutte le leggi della fisica che valevano per quelli analogici, anche perchè in banda, le emissioni sono tutt'ora analogiche. I segnali DTT sono infatti segnali a radio frequenza analogici, benchè modulati con tecnica digitale.
Ogni segnale arriva all'antenna con un'ampiezza ed una fase, pertanto, la combinazione di due (o più) segnali sul dato canale da una risultante che corrisponde alla loro somma algebrica.
Mixare i segnali che provengono da due antenne distinte equivale a fare questa somma, perchè ogmi antenna va vista come una sorgente (generatore).
Se le antenne sono uguali, alla stessa identica distanza dall'emittente e le linee di tramissione sono di identica lunghezza, all'uscita dell'accoppiatore avrò un segnale di intensità doppia. Se le fasi sono opposte, o perchè le antenne non sono alla stessa distanza dall'emittente o perchè i cavi differiscono di mezza lunghezza d'onda (e multipli dispari), avrò cancellato il segnale.
Questi sono i due casi limite, con un'infiinito numero di possibilità intermedie.
La stessa cosa può succedere quando, invece di due antenne, esistono due (o più) segnali sullo stesso canale, con una risultante che è un segnale composto/distorto, appunto equivalente alla somma algebrica (vettoriale) fra i due. Il vantaggio della modulazione digitale e dell'SFN è che il segnale resta indistorto e decodificabile, purchè non ci si trovi in condizioni di ampiezze e fasi troppo critiche, ovvero che i segnali, per fasi quasi perfettamente opposte ed ampiezze molto simili, non si eliminino a vicenda. In altre parole, i segnali devono avere ampiezze un po' diverse, perchè se sono quasi identici (entro 3dB) e le fasi sono opposte, anche l'SFN non risolve il problema.
Ora...
Se uso 2 antenne uguali e le accoppio, cioè le oriento nella stessa direzione ed utilizzo le linee di accoppiamento identiche, tutto funziona come spiegato appena sopra, anche relativamente all'SFN.
Se invece di una cambio l'orientamento o la polarizzazione (o tutte e due le cose), il primo risultato (negativo) che ottengo è lo stesso che avrei se le emittenti non fossero sincronizzate per l'SFN.
A questo punto, l'accrocco può funzionare, ma solo se la differenza di segnale fra ciò che le due antenne ricevono è molto elevato, perchè il segnale di livello inferiore diventa a tutti gli effetti un'interferenza.
Di conseguenza, orientare due antenne in direzioni differenti senza filtrare come si è sempre fatto, elimina la "costruttività" delle eventuali interferenze (addio all'SFN), situazione (l'interferenza) che può tranquillamente sopravvenire qualora venga a modificarsi qualcosa nella ricezione, o temporaneamente (propagazione estiva, ad es.) o definitivamente (accensione di nuovi impianti, modifica potenze od orientamento antenne trasmittenti). Siccome in tutta una banda è molto improbabile che non si verifichino problemi almeno su qualche canale, mixare due antenne orientate in direzioni differenti non è una prassi corretta e può non bastare affatto il disaccoppiamento dovuto al cambio di polarizzazione.
Pertanto, qui (intendo nell'area tecnica di questo forum) non si può scrivere che sia giusto fare quello che hai fatto tu, non perchè non possa funzionare nel caso specifico, ma perchè in generale non è una prassi da adottare per tutte le problematiche che possono derivarne.
CRONOSKY ha scritto:
Mi rivolgo solo a Tuner che è un competente, altri che si accendono come fiammiferi meglio di no ! :
In questi paraggi ci si trova sempre di fronte a centralini con due antenne UHF. Per il semplice motivo che la V° banda prima dello S.O. era servita esclusivamente dal M.te Ascensione. In questo caso specifico ci sono due Blu420 una in verticale diretta sul colle San Marco (Ascoli) e l’altra orizzontale sull’Ascensione. I due ripetitori si trovano a non più di 13 Km l’uno dall’altro.
Le antenne riceventi sovrapposte, formano un angolo di 80° l’una dall’altra ed entrano separatamente su un amplificatore 4 ingressi di cui due a larga banda UHF-1 e UHF-2.
Fornisco le misurazioni relative al CH 30 RAI MUX 2 (preso come riferimento)
San Marco 72,6 dbµV – Verticale (dati RAI parlano di polarizzazione mista)
San Marco 66,3 dbµV – Orizzontale
Ascensione 52,4 dbµV – Verticale (dati parlano di polarizzazione Oriz.)
Ascensione 71,9 dbµV – Orizzontale
Provare per credere, risultati impeccabili anche su Timb e MDS. Perplessità sulle misure assolutamente no ! ed aggiungo come hanno fatto a far convivere queste due realtà così dirimpettaie. Per me non è un caso fortuito visto e considerato che quasi tutti sulla vallata adottano questa disposizione da anni. Non è forse perchè trasmettendo in V/O con una certa prevalenza in V e dall’altra in pura Orizzontale oltre a non verificarsi distruzione o decadimenti i segnali digitali sul decoder tendono a sommarsi in fase ?. Altri motivi ci sarebbero ?. Il MER misurato è ottimo è sui 30 dB.
A te la parola !!.