A occhio, trattasi di Progetto Socrate, cioè di Telecom. Si trattava di un progetto all'avanguardia in Europa che prevedeva, con grandissima lungimiranza, di portare la fibra ottica per telecomunicazioni fino alla presa. Questo avrebbe consentito l'erogazione di servizi internet simmetrici ad altissima velocità in un'epoca nella quale molti viaggiavano ancora a meno di 56k.
Il progetto, in fase realizzativa avanzata nelle grandi città, fu abbandonato per un "golpe" alla testa di Telecom, e su pressione di alcuni padrinati politico-affaristici.
La maggior parte della fibra già stesa fu venduta per due lire a eBiscom, ed è di fatto il 90% della rete in fibra di Fastweb.
E' l'esempio di ciò che dicevo sopra: in Italia, si vende tutto, soprattutto il futuro del paese, in nome di un concetto di economia e guadagno marcio fino al midollo. Ricordo BUFFONI (scusate, ma ci vuole) pontificare sul fatto che era una scelta errata, che internet era "un fenomeno di nicchia", che il futuro della trasmissione dati era il satellite (senza canale di ritorno???), e altre amenità. Questi BUFFONI a tutt'oggi godono fama di "esperto", e si sentono dire: l'avevo detto io dieci anni fa che bisognava investire sulla fibra! E fischiettano, coi portafogli gonfi.
Il paradosso è che ora Telecom, col progetto VDSL2, con quasi due lustri di ritardo dovrà rifare praticamente da zero quello che aveva già fatto, e avrebbe portato l'Italia all'eccellenza in Europa. E noi, paghiamo.