Se vi fosse data l’opportunità, andreste via dall’Italia?

relop.ing

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Se vi fosse data l’opportunità, andreste via dall’Italia?
In quale città del mondo vorreste vivere? Per sempre o per ritornare?

Quali opportunità altrove? Lavoro autonomo o dipendente?
Lavorereste per un Ente sovranazionale, per una ONG, per l'ONU, per la FAO, per la Cooperazione Internazionale?

Vediamo cosa desiderano i nostri giovani e meno giovani.

;)
 
dalla mia centralita' tra piu' giovane e meno giovane, ed essendo affascinato dalla zona in cui vivo..
un bel lugano in svizzera ci starebbe bene: a due passi da dove vivo e le cose funzionano un "filino" meglio, un mare di gnocc:D , posto pieno di gente ma tranquillissimo, una marea di iniziative, etcetcetc
da firma

troppo bella la zona per rinunciarci per molto tempo (non ho visto tutto, ma un bel po di posti per lavoro mi e' capitato di vederli nel corso degli anni)

a vent'anni avrei apprezzato un cambiamento radicale per esperienza, ma di certo poi sarei tornato qua :)
 
Vada per Lugano. Condivido.
La belle ........ esistono dovunque. Tante.

Comunque resteresti vicino casa! ;)
 
ahemm sono stato frainteso intendevo non prof .. :)
 
Brasile stato Santa Catarina 20 minuti dalla prima spiaggia.........dove presto incomincerò a costruire qualcosa per avere un lucro.............per vivere

ma di certo non è ancora il momento di abbandonare al 100% la patria

se adesso è 5 mesi la e 7 qua presto daranno 10 la e 2 qua o 9 la o 3 qua.... dipende.....

ma che la voglia di trasferirmi è tanta e lo sento..........:D

P.S. di bellezze europee ce ne tanta.....dato che gli immigrati sono tedeschi italiani ukraini russi polacchi pochi francesi e spagnoli......:badgrin:


:eusa_shifty: ma posso solo guardare ....o la Rose(nome moglie)....... mi punge a sangue...:doubt:
 
beh no , io l'Italia non la lascerei mai e non l'avrei abbandonata nemmeno a vent'anni , certo avendo famiglia e delle responsabilità se ne fossi costretto lo farei , ma sicuramente con le lacrime al cuore :crybaby2:

è vero qui da noi c'è qualche problemino ma non è che all'estero sia tutto rose e fiori :eusa_whistle:
 
relop.ing ha scritto:
Se vi fosse data l’opportunità, andreste via dall’Italia?
In quale città del mondo vorreste vivere? Per sempre o per ritornare?

Quali opportunità altrove? Lavoro autonomo o dipendente?
Lavorereste per un Ente sovranazionale, per una ONG, per l'ONU, per la FAO, per la Cooperazione Internazionale?

Vediamo cosa desiderano i nostri giovani e meno giovani.

;)
potendo farlo, sì, me ne andrei a Montreal in Canada; non perché l'Italia faccia schifo, ma perché a 35 anni sento il bisogno di "sistemarmi" anche sentimentalmente oltreché lavorativamente, e questo in Italia purtroppo non è possibile (anzi...) visto che al massimo potrei andare a convivere, una sorta di perenne precariato che onestamente come prospettiva non mi attira per nulla :sad:
sul ritornare o meno, dipende anche da quali rapporti si stabilirebbero lassù e dai cambiamenti che avverrebbero qua; come lavoro non avrei preferenze, in fondo parlo entrambe le lingue del Canada, ho lavorato in pizzeria e in banca oltreché nel commercio con l'estero quindi potrei anche adattarmi ;)

Ah, prevengo l'obiezione: lo so che anche in Spagna e nel nord Europa potrei sposarmi, ma nel primo caso c'è troppo caldo e nel secondo non conosco la lingua :p
 
Io se avessi vent'anni ma con la testa che ho adesso me ne andrei eccome.Qui non c'è futuro per i giovani attualmente.A venti anni non ci pensavo per niente,ma adesso che ho famiglia ed un figlio e vedo come vanno le cose la questione cambia.Purtroppo però ho i genitori anziani ed inoltre ho il timore di creare delle difficoltà a mio figlio,ha già 6 anni.
Detto questo andrei volentieri in un paese hispanico,meglio se con sole,spiagge e mare.....Come lavoro non importa,quello che viene viene.
 
Difficile ch'io vada via, tra l'altro all'estero non ci sono neanche mai stato.
Il problema è che da noi il lavoro è molto precario, e quindi a volte vi è la tentazione ad andarsene.
 
Io ho avuto la possibilità e la volontà di provarci.........
Rimango dell'idea che sia un esperienza che rechi grandi vantaggi...

1) Esperienza formativa a prescindere
2) Apertura mentale
3) Quando si prova che il giardino del vicino è tutt'altro che più verde......e se lo è...è artificiale............................

Se avete la possibilità fatela.......oltretutto nulla è per sempre........
Le modalità, le mansioni....son personali......oguno valuti le proprie in base alle personali preferenze.
 
ho avuto più volte la tentazione di andar via dall'italia, precisamente negli usa, tant'è che spesso mi faccio le vacanze là :D .
ma sono troppo innamorato dell'italia, della cucina italiana e della mentalità italiana per andarmene via del tutto.
 
sono un tipo...come dire...stanziale...non me ne andrei mai dall'italia..ma considerate che ormai sono oltre i 50 abbondanti...quindi non ho prospettive lavorative, anzi aspetto il 2016 data (al momento) del pensionamento....che spero non provochi sconquassi...pare un paradosso dopo 40 anni di lavoro....
 
Non me ne andrei per trovare lavoro, ma vorrei vivere a Barcelona, è il mio posto ideale, sul mare, gente ospitale, città non troppo grande,clima perfetto, ci si può muovere senza macchina; già ci passo diverse settimane durante l' anno, ma rimanerci in pianta stabile non sarebbe male ;)
 
massera ha scritto:
Difficile ch'io vada via, tra l'altro all'estero non ci sono neanche mai stato.
Il problema è che da noi il lavoro è molto precario, e quindi a volte vi è la tentazione ad andarsene.


Sta proprio li il problema.
Per allontanarsi dal "mangiare" italiano, dalla lingua (non viane parlata che da noi), dagli usi, dalla famiglia di origine, la motivazione principale è proprio quella. Per un buon numero di giovani l'avvenire è precario.
Chi è disposto a sobbarcarsi un futuro incerto a vita?
 
Pochi mesi fa ho avuto una proposta per lo stesso lavoro che svolgo attualmente da Zurigo, ma non ho accettato. Sono rimasto a lavorare nella cara vecchia Torino, a 40km da casa.. per gli affetti per la famiglia per la mia terra, per tutto quello che mi lega. Ho preferito la strada del cuore più che quella della ragione (sono un ingegnere atipico! :D).
A 28 anni cominci a sentire qualche piccolo peso e responsabilità. Forse 5-6 anni fa l'avrei fatto e forse lo farò tra 15 anni. Però non posso rispondere a questa domanda, non so che testa avrò tra 15 anni.
Ora va bene così
 
@Anakin83

Caro giovane Collega,
è normale che chi è appagato dal proprio lavoro, per di più vicino casa propria, non desideri allontanarsi.
E poi......chi l'ha detto che gli ingegneri non si facciano prendere dal cuore?
Le domande del primo post sono rivolte soprattutto a chi non è appagato del proprio lavoro o non ce l'ha affatto un lavoro stabile.
Lo spunto per aprire il 3ad m'è venuto dopo aver constatato che la presenza dei nostri giovani nelle istituzioni internazionali è largamente minoritaria, tenuto conto che siamo una nazione di oltre 60 milioni di abitanti.

Di tanto in tanto, ritorno nella mia bella Sicilia. Tocco con mano il malessere di giovani laureati e diplomati magari con ottimi voti (non i giovani replicanti, quelli fatti con lo stampino, birretta, localino e via) che si dibattono alla ricerca di un'occupazione stabile che la Sicilia non puo' dare, degli stessi che usano internet e che quindi hanno l'accesso a tutte le novità che il mondo propone. Di questi giovani mi colpisce la mancanza di intraprendenza e, tutto sommato, di coraggio. Il coraggio di mettersi in gioco. Il coraggio di scommettere su se' stessi più che sugli "appoggi" veri o presunti.
Ciao ;)
 
Bluelake ha scritto:
Ah, prevengo l'obiezione: lo so che anche in Spagna e nel nord Europa potrei sposarmi, ma nel primo caso c'è troppo caldo e nel secondo non conosco la lingua :p

Chi ti ha detto che in Spagna c'è molto caldo?
Secondo me dovresti approfondire. ;)
Nel nord Europa tutti parlano anche in inglese.

Una osservazione riguardo la tua firma, che mi ha aiutato a capire meglio il tuo post.
Tu, giustamente, da una parte rivendichi parità di trattamento per tutti. (Chissà quando, in Italia, ci allineeremo col mondo civile).
Ma dall'altra pretendi un aggravio di pena per chi "massacra" a seconda di chi sia il massacrato.
Non ti sembra un controsenso?
;)
 
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