Cè da capire meglio però cosa succede ad esempio Telesveva e co sarebbero fuori graduatoria (vecchia) a meno che non facciano una nuova graduatoria e non vogliano rottamare vengono chiusi ?
Può essere che rottamano il 39 e si aggregano a qualche altro mux
Comunque, ho scritto cosa succede: anzitutto, tutti i soggetti che si trovano dalla 9^-10^ posizione in poi, se non rottamano, perdono la frequenza e avranno d'imperio un indennizzo (tra l'altro, da quel che sembra, ridotto al 70% di quello altrimenti previsto se si procede al volontario rilascio); sono obbligati a disattivare gli impianti entro i 90 gg. dalla pubblicazione sul sito della graduatoria (ed è sempre previsto l'intervento forzoso della polizia postale e delle telecomunicazioni per chi non ottempera).
Per quanto concerne coloro che vogliono continuare ad essere editori di canali tv (ovvero, come si dice, fornitori di contenuti), non essendo più operatori di rete (cioè non gestendo più un mux/frequenza) è previsto un altro procedimento, che ora è in corso, per la
formazione di graduatorie regionali dei fornitori di servizi media audiovisivi.
Cercando un po' di capire
(in relazione a quanto previsto al comma 147 dell’art. 1 della legge 190/14, che ha modificato l’articolo 6 del decreto legge 145/13, inserendo, tra gli altri, il comma 9-quinquies), è previsto, tradotto dal burocratese, quanto segue:
Gli operatori di rete che hanno ottenuto una frequenza devono mettere a disposizione la relativa capacità trasmissiva ai fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che risultano, secondo l'ordine, in una graduatoria che verrà predisposta dal Ministero dello sviluppo economico.
E' in corso il procedimento per definire, per ciascuna regione, una graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati quali fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che ne facciano richiesta, applicando, per ciascun marchio oggetto di autorizzazione, i seguenti criteri:
- media annua dell'ascolto medio del giorno medio mensile rilevati dalla societa' Auditel nella singola regione / provincia autonoma;
- numero dei dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
- costi per i giornalisti professionisti iscritti all'albo professionale, per i giornalisti pubblicisti iscritti all'albo professionale e per i praticanti giornalisti professionisti iscritti nel relativo registro.
Detto questo, l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni dispone le condizioni economiche (le tariffe di affitto) secondo cui i soggetti regionali assegnatari di frequenza concedono la relativa capacita' trasmissiva ai soggetti utilmente collocati in queste graduatorie.
E' previsto che i fornitori di servizi di media audiovisivi che utilizzano la capacita' trasmissiva per un determinato marchio non possono trasmettere nel medesimo bacino lo stesso marchio utilizzando altre frequenze (cioè, in futuro, non sarà più possibile che uno stesso canale sia compresente su più frequenze). Ed è anche stabilito che queste graduatorie siano sottoposte a periodici aggiornamenti.
Infine, ma non meno importante, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell'adottare il piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre (cioè nel ridefinire le posizioni LCN assegnate ai marchi regionali/locali), stabilisce, con specifico ulteriore regolamento, le modalità di attribuzione dei numeri LCN sempre sulla base delle posizioni nelle suddette graduatorie definite su base regionale.
Così, ora, abbiamo ulteriori informazioni utili per capire che cosa andrà ad accadere da qui ai prossimi 3-4 mesi.
