Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

Stato
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Infine, una curiosità: la tab. D (pag.18) indica delle limitazioni per alcuni diritti d'uso su alcune frequenze tra quelle utilizzabili; per la Puglia vi è una unica prescrizione per il ch.35 dove si dice: "Esclusa l’area di servizio dell’impianto della CentroEuropa7 ubicato in Monte Caccia in provincia di Bari": in pratica, per quasi tutta la provincia di Bari, il ch.35 sarebbe utilizzabile da Europa7 quale frequenza integrativa della sua rete sul VHF E8 e questo, in teoria, renderebbe questa frequenza poco pregiata per chi la dovesse avere in assegnazione perché praticamente in provincia di Bari non potrebbe essere utilizzata per mux regionali da postazioni come Cassano/Corato/Modugno (ma penso che da Monopoli sarebbe invece utilizzabile).
In teoria ma in pratica? non ho capito bene...non vorrei che ora neanche il ch35 possa essere utilizzato!

Tra l'altro gradirei che il Ministero faccia in modo che vengano utilizzate tutte le risorse disponibili in UHF quindi oltre alle frequenze già note non interferite anche i ch24 e 54 (e magari anche il ch60 per qualche anno) risolvendo dove ci sono i conflitti con la RAI per il ch24 e il ch29 per Molise e Basilicata...
 
In teoria ma in pratica? non ho capito bene...non vorrei che ora neanche il ch35 possa essere utilizzato!

Tra l'altro gradirei che il Ministero faccia in modo che vengano utilizzate tutte le risorse disponibili in UHF quindi oltre alle frequenze già note non interferite anche i ch24 e 54 (e magari anche il ch60 per qualche anno) risolvendo dove ci sono i conflitti con la RAI per il ch24 e il ch29 per Molise e Basilicata...

La questione del 35 non riguarda solo la Puglia ma l ho vista anche in Sicilia, sono i vecchi cerotti ex 69 ...
Cè da capire meglio però cosa succede ad esempio Telesveva e co sarebbero fuori graduatoria (vecchia) a meno che non facciano una nuova graduatoria e non vogliano rottamare vengono chiusi ?
 
La questione del 35 non riguarda solo la Puglia ma l ho vista anche in Sicilia, sono i vecchi cerotti ex 69 ...
Cè da capire meglio però cosa succede ad esempio Telesveva e co sarebbero fuori graduatoria (vecchia) a meno che non facciano una nuova graduatoria e non vogliano rottamare vengono chiusi ?
Può essere che rottamano il 39 e si aggregano a qualche altro mux
 
In teoria ma in pratica? non ho capito bene...non vorrei che ora neanche il ch35 possa essere utilizzato!
La questione del 35 non riguarda solo la Puglia ma l ho vista anche in Sicilia, sono i vecchi cerotti ex 69 ...

Sì, in effetti, la questione del ch.35 non è nuova ed è solo una curiosità che ho voluto evidenziare. Sicuramente per EUROPA7, il ch.35 da M.te Caccia è una delle "frequenze-cerotto" che avrebbe potuto già essere utilizzata da tempo; ma, come spesso è accaduto, Europa7 ha preferito non attivarla; ma se l'avesse voluto, avrebbe potuto farlo e in teoria, in futuro, la potrebbe reclamare: in questo caso, dalle postazioni incompatibili (vedi: Cassano, Corato, Modugno e altre in prov. di Bari e nella BAT) non potrebbe essere utilizzata da operatori di rete regionale, ma nel foggiano, nel Salento potrebbe essere impiegata da operatori di rete locale.


Tra l'altro gradirei che il Ministero faccia in modo che vengano utilizzate tutte le risorse disponibili in UHF quindi oltre alle frequenze già note non interferite anche i ch24 e 54 (e magari anche il ch60 per qualche anno) risolvendo dove ci sono i conflitti con la RAI per il ch24 e il ch29 per Molise e Basilicata...
Allora, il ch.60 è previsto; il ch.54 non è previsto, ma avrebbero dovuto includerlo: in teoria, dovrebbe essere una frequenza a disposizione di ReteCapri per ricanalizzare la sua emissione spostandola dall'attuale ch.57. Il ch.24 non verrà assegnato perché entro un paio di anni, questa frequenza sarà utilizzata dalla RAI per il mux 1 sia in Basilicata (al posto dell'attuale ch.29) sia in Molise (al posto del corrente ch.39) e quindi sarebbe una frequenza molto limitata nell'uso: con queste 2 ricanalizzazioni, i ch.29 e 39 diverranno canali senza limitazioni in Puglia (mentre adesso il ch.39 è limitato nel foggiano e il ch.29 non può sforare verso la Basilicata)

:hello:
 
Cè da capire meglio però cosa succede ad esempio Telesveva e co sarebbero fuori graduatoria (vecchia) a meno che non facciano una nuova graduatoria e non vogliano rottamare vengono chiusi ?

Può essere che rottamano il 39 e si aggregano a qualche altro mux

Comunque, ho scritto cosa succede: anzitutto, tutti i soggetti che si trovano dalla 9^-10^ posizione in poi, se non rottamano, perdono la frequenza e avranno d'imperio un indennizzo (tra l'altro, da quel che sembra, ridotto al 70% di quello altrimenti previsto se si procede al volontario rilascio); sono obbligati a disattivare gli impianti entro i 90 gg. dalla pubblicazione sul sito della graduatoria (ed è sempre previsto l'intervento forzoso della polizia postale e delle telecomunicazioni per chi non ottempera).
Per quanto concerne coloro che vogliono continuare ad essere editori di canali tv (ovvero, come si dice, fornitori di contenuti), non essendo più operatori di rete (cioè non gestendo più un mux/frequenza) è previsto un altro procedimento, che ora è in corso, per la formazione di graduatorie regionali dei fornitori di servizi media audiovisivi.

Cercando un po' di capire (in relazione a quanto previsto al comma 147 dell’art. 1 della legge 190/14, che ha modificato l’articolo 6 del decreto legge 145/13, inserendo, tra gli altri, il comma 9-quinquies), è previsto, tradotto dal burocratese, quanto segue:

Gli operatori di rete che hanno ottenuto una frequenza devono mettere a disposizione la relativa capacità trasmissiva ai fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che risultano, secondo l'ordine, in una graduatoria che verrà predisposta dal Ministero dello sviluppo economico.
E' in corso il procedimento per definire, per ciascuna regione, una graduatoria dei soggetti legittimamente abilitati quali fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale che ne facciano richiesta, applicando, per ciascun marchio oggetto di autorizzazione, i seguenti criteri:

  1. media annua dell'ascolto medio del giorno medio mensile rilevati dalla societa' Auditel nella singola regione / provincia autonoma;
  2. numero dei dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;
  3. costi per i giornalisti professionisti iscritti all'albo professionale, per i giornalisti pubblicisti iscritti all'albo professionale e per i praticanti giornalisti professionisti iscritti nel relativo registro.
Detto questo, l'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni dispone le condizioni economiche (le tariffe di affitto) secondo cui i soggetti regionali assegnatari di frequenza concedono la relativa capacita' trasmissiva ai soggetti utilmente collocati in queste graduatorie.
E' previsto che i fornitori di servizi di media audiovisivi che utilizzano la capacita' trasmissiva per un determinato marchio non possono trasmettere nel medesimo bacino lo stesso marchio utilizzando altre frequenze (cioè, in futuro, non sarà più possibile che uno stesso canale sia compresente su più frequenze). Ed è anche stabilito che queste graduatorie siano sottoposte a periodici aggiornamenti.

Infine, ma non meno importante, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nell'adottare il piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre (cioè nel ridefinire le posizioni LCN assegnate ai marchi regionali/locali), stabilisce, con specifico ulteriore regolamento, le modalità di attribuzione dei numeri LCN sempre sulla base delle posizioni nelle suddette graduatorie definite su base regionale.

Così, ora, abbiamo ulteriori informazioni utili per capire che cosa andrà ad accadere da qui ai prossimi 3-4 mesi.

:hello:
 
Anche oltre fine settembre si sanno forse le cose dato che le tv che rottameranno dovranno disattivare gli impianti (per poter ricevere le misure compensative)entro 90 giorni dalla pubblicazione sul sito del Mise della ammissione alla graduatoria .
Pertanto in attesa che si faccia il Regolamento per il bando dovranno poi trascorrere almeno 30 giorni per la presentazione delle domande e 10 per le decisioni e cosi si arriva a fine luglio
Da fine luglio poi ci saranno i 90 giorni di tempo per disattivare e ricevere il denaro e permettere alle tv rimanenti (che non rottamano) il passaggio sulle frequenze rimaste utilizzabili ,cioe' la bellezza di fine ottobre praticamente un anno dopo l'inizio delle proteste

Grande Italia riesce a spostare di un anno un problema pe il quale eravamo ai limiti

Riguardo al procedimento, che ora è in corso, per la formazione di graduatorie regionali dei fornitori di servizi media audiovisivi(che riguarda tutte le regioni anche quelle non coinvolte dalle interferenze)non vedo come possa inserirsi in Puglia dato che sulle poche frequenze residue dovranno essere trasmesse obbligatoriamente le tv che non rottameranno o che perderanno i diritti d'uso e questo suppongo non tenendo conto dei criteri del futuro procedimento .

Tali criteri (ascolto ,contratti dipendenti costi giornalisti )si applicheranno nel futuro ma non penso nel caso specifico per le tv con interferenze con i paesi dell'est che non saranno più operatori di rete le quali gia riempiranno i mux esistenti lasciando pochi spazi.

.
Dove sono quindi le frequenze recuperabili considerando che max qualche anno anche la banda 700-800 mhz dovra essere smatellata per cederla alle LTE.

Non si rischia di creare un nuovo boomerang assegnando alle locali i ch 58 e 60 che non hanno futuro ?e quali vhf potrebbero essere utilizzate in puglia considerando che nel nord barese e bat (vasto territorio popoloso) tale banda e' inesistente
 
Anche oltre fine settembre si sanno forse le cose dato che le tv che rottameranno dovranno disattivare gli impianti (per poter ricevere le misure compensative)entro 90 giorni dalla pubblicazione sul sito del Mise della ammissione alla graduatoria .
Pertanto in attesa che si faccia il Regolamento per il bando dovranno poi trascorrere almeno 30 giorni per la presentazione delle domande e 10 per le decisioni e cosi si arriva a fine luglio
Da fine luglio poi ci saranno i 90 giorni di tempo per disattivare e ricevere il denaro e permettere alle tv rimanenti (che non rottamano) il passaggio sulle frequenze rimaste utilizzabili ,cioe' la bellezza di fine ottobre praticamente un anno dopo l'inizio delle proteste

Grande Italia riesce a spostare di un anno un problema pe il quale eravamo ai limiti

Riguardo al procedimento, che ora è in corso, per la formazione di graduatorie regionali dei fornitori di servizi media audiovisivi(che riguarda tutte le regioni anche quelle non coinvolte dalle interferenze)non vedo come possa inserirsi in Puglia dato che sulle poche frequenze residue dovranno essere trasmesse obbligatoriamente le tv che non rottameranno o che perderanno i diritti d'uso e questo suppongo non tenendo conto dei criteri del futuro procedimento .

Tali criteri (ascolto ,contratti dipendenti costi giornalisti )si applicheranno nel futuro ma non penso nel caso specifico per le tv con interferenze con i paesi dell'est che non saranno più operatori di rete le quali gia riempiranno i mux esistenti lasciando pochi spazi.

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Dove sono quindi le frequenze recuperabili considerando che max qualche anno anche la banda 700-800 mhz dovra essere smatellata per cederla alle LTE.

Non si rischia di creare un nuovo boomerang assegnando alle locali i ch 58 e 60 che non hanno futuro ?e quali vhf potrebbero essere utilizzate in puglia considerando che nel nord barese e bat (vasto territorio popoloso) tale banda e' inesistente
 
e quali vhf potrebbero essere utilizzate in puglia considerando che nel nord barese e bat (vasto territorio popoloso) tale banda e' inesistente
E' la stessa domanda che mi faccio io...qui nessuno ha più la VHF...ma anche a Bari oramai da decenni buona parte l'ha tolta con l'accensione del ch54 di Rai1 in analogico decenni fa...
 
Anche oltre fine settembre si sanno forse le cose dato che le tv che rottameranno dovranno disattivare gli impianti (per poter ricevere le misure compensative)entro 90 giorni dalla pubblicazione sul sito del Mise della ammissione alla graduatoria .
Pertanto in attesa che si faccia il Regolamento per il bando dovranno poi trascorrere almeno 30 giorni per la presentazione delle domande e 10 per le decisioni e cosi si arriva a fine luglio
Da fine luglio poi ci saranno i 90 giorni di tempo per disattivare e ricevere il denaro e permettere alle tv rimanenti (che non rottamano) il passaggio sulle frequenze rimaste utilizzabili ,cioe' la bellezza di fine ottobre praticamente un anno dopo l'inizio delle proteste
Sì, grosso modo: avevo calcolato fino ad un 4 mesi a partire da Luglio.

Riguardo al procedimento, che ora è in corso, per la formazione di graduatorie regionali dei fornitori di servizi media audiovisivi(che riguarda tutte le regioni anche quelle non coinvolte dalle interferenze)non vedo come possa inserirsi in Puglia dato che sulle poche frequenze residue dovranno essere trasmesse obbligatoriamente le tv che non rottameranno o che perderanno i diritti d'uso e questo suppongo non tenendo conto dei criteri del futuro procedimento .

Tali criteri (ascolto ,contratti dipendenti costi giornalisti )si applicheranno nel futuro ma non penso nel caso specifico per le tv con interferenze con i paesi dell'est che non saranno più operatori di rete le quali gia riempiranno i mux esistenti lasciando pochi spazi.
Il procedimento è generalizzato, anche per la questione delle posizioni LCN, ma è stato previsto proprio per stabilire una graduatoria per quelle Regioni (come la nostra) dove la capacità trasmissiva incomincerà a scarseggiare e così in base alle graduatorie, si stabilirà chi ha priorità ad accedere alla capacità disponibile: ovviamente, alle prime posizioni si piazzeranno tutti i canali storici analogici, seguiti da quelli nativi digitali un po' più significativi, mentre molti canali tematici (peraltro malfatti con programmazioni antiquate e ripetitive) avranno punteggi praticamente nulli e resteranno a fondo classifica e dovrebbero scomparire quasi tutti (ma alla fin fine non è tutta questa gran perdita!)

Dove sono quindi le frequenze recuperabili considerando che max qualche anno anche la banda 700-800 mhz dovra essere smatellata per cederla alle LTE.
Non si rischia di creare un nuovo boomerang assegnando alle locali i ch 58 e 60 che non hanno futuro?
e quali vhf potrebbero essere utilizzate in puglia considerando che nel nord barese e bat (vasto territorio popoloso) tale banda e' inesistente
Quando ci sarà la cessione agli operatori telefonici delle frequenze a 700 Mhz, ci sarà anche un nuovo switchoff per il passaggio al DVB-T2 (dovrebbe essere tra 2021 e 2022), con riduzione delle frequenze sia per operatori nazionali che regionali (ma col DVB-T2 c'è una capacità trasmissiva maggiore per mux pari ad un 50% ulteriore rispetto ad un attuale mux in DVB-T).
Per le frequenze in VHF, concordo circa la problematicità per implementare una rete SFN (ma è possibile) e il fatto che in alcune zone, il parco-antenne in VHF è scarso, soprattutto nel nord-barese e nel sud-Salento (ma a Bari città, da quel che mi sembra, la stragrande maggioranza degli impianti, comunque, ce l'hanno). Comunque, questi aspetti sono completamente ignorati dagli organi competenti: chi vuole ricevere i mux mancanti dovrà farsi adeguare l'impianto a proprie spese.

:hello:
 
Ultima modifica:
Secondo me chi va in vhf chiude in breve tempo ...

Non credo, perchè una SFN in VHF è possibile alla grande, in più nell'impianto di ricezione basta aggiungere solo l'antenna, senza problematiche di filtri e quant'altro, in più distante dall'LTE.
Quando ci hanno provato, è naturale che funzionava male, utilizzavano antenne di trasmissione mastodontiche già esistenti con irradiazione quasi pressoché circolari, pestandosi i piedi da sola in tutti i bacini d'utenza. La maggior parte dei punti di emissione erano fatti per servizio di oltre 100 Km.
 
la banda terza vhf sara l'ultima sponda del terrestre quando avranno ceduto ulteriore banda uhf alla rete internet; infatti in molti stati la vhf l'hanno tutt'altro che abandonata, e specialmente in mfn funziona piu che bene.
 
la banda terza vhf sara l'ultima sponda del terrestre quando avranno ceduto ulteriore banda uhf alla rete internet; infatti in molti stati la vhf l'hanno tutt'altro che abandonata, e specialmente in mfn funziona piu che bene.

Purtroppo sono fissati che per irradiare il VHF occorre utilizzare pannelli per quella banda, con lobi larghissimi.
Si sono dimenticati che, fortunatamente per la VHF, esistono le direttive, con cui si possono disegnare diagrammi d'irradiazione perfettamente compatibili per l'SFN. :laughing7:
Ma è troppo complesso per loro, quindi dichiariamo che è impossibile. :D
 
Oggettivamente, laddove la terza banda non ha continuato a veicolare contenuti "rilevanti" dopo lo switch-off (leggasi Mux 1 Rai), in occasione del rifacimento degli impianti in molte occasioni (perlomeno per quello che ho visto dalle mie parti) si é tralasciata l'installazione della relativa antenna..

E dubito che l'utente medio corra a farsi installare una nuova antenna per recuperare i "contenuti" delle locali..

Da questo punto di vista non dissento molto dal parere di giuseppejdm..

Diciamo che se una locale dovesse vedersi assegnato un canale in terza banda su un territorio dove non insistono emissioni Rai in quella banda, non so quante speranze avrebbe di continuare ad essere sintonizzata..
 
Non credo, perchè una SFN in VHF è possibile alla grande, in più nell'impianto di ricezione basta aggiungere solo l'antenna, senza problematiche di filtri e quant'altro, in più distante dall'LTE.
Quando ci hanno provato, è naturale che funzionava male, utilizzavano antenne di trasmissione mastodontiche già esistenti con irradiazione quasi pressoché circolari, pestandosi i piedi da sola in tutti i bacini d'utenza. La maggior parte dei punti di emissione erano fatti per servizio di oltre 100 Km.

Non mi riferivo al problema tecnico ma a quello "sociale", io continuo a pensare, come ho sempre detto dall' inizio del DTT, che il Mux Rai1 avrebbe dovuto essere solo in VHF magari con 2 frequenze in tutta italia in modo da dare valore a quelle frequenze (5-12) che appunto, come dice gherardo, costituiscono una banda "sicura" a lungo termine.
Ma oggi un mux regionale in VHF non può funzionare, ci sono i costi di realizzazione della rete e la mancanza di antenne riceventi in molte zone che non portano niente di buono, io preferirei avere 1,5 mbps su un qualsiasi mux rimanente che un intero mux in vhf (opinione personale ovviamente).
 
Non mi riferivo al problema tecnico ma a quello "sociale", io continuo a pensare, come ho sempre detto dall' inizio del DTT, che il Mux Rai1 avrebbe dovuto essere solo in VHF magari con 2 frequenze in tutta italia in modo da dare valore a quelle frequenze (5-12) che appunto, come dice gherardo, costituiscono una banda "sicura" a lungo termine.
Ma oggi un mux regionale in VHF non può funzionare, ci sono i costi di realizzazione della rete e la mancanza di antenne riceventi in molte zone che non portano niente di buono, io preferirei avere 1,5 mbps su un qualsiasi mux rimanente che un intero mux in vhf (opinione personale ovviamente).
quoto in pieno...
 
Non mi riferivo al problema tecnico ma a quello "sociale", io continuo a pensare, come ho sempre detto dall' inizio del DTT, che il Mux Rai1 avrebbe dovuto essere solo in VHF magari con 2 frequenze in tutta italia in modo da dare valore a quelle frequenze (5-12) che appunto, come dice gherardo, costituiscono una banda "sicura" a lungo termine.

Sì, ma 2 frequenze in banda III VHF per tutta l'Italia per il mux 1 RAI regionalizzato, sarebbe stato problematico; sarebbe stato necessario rivedere e modificare radicalmente tutti i sistemi radianti VHF dei tralicci RAI; in alcuni casi (come M.te Caccia sarebbe stato necessario implementare da 0 un sistema radiante per la banda VHF III). Forse, si poteva fare per coppie o meglio terne di frequenze per ogni Regione, dove queste coppie/terne di frequenze avrebbero dovuto essere adeguatamente differenziate e ben coordinate fra le varie aree Regionali per tener conto degli sconfinamenti e delle potenziali tipiche interferenze; però il coordinamento non sarebbe stato affatto facile e sempre interventi a livello di sistemi radianti da correggere o da mettere in piedi ex-novo sarebbero stati necessari; però, ci sarebbe stato anche il vantaggio di una frequenza UHF libera in più e coordinata internazionalmente per operatori regionali. :hello:
 
Ultima modifica:
Sì, ma 2 frequenze in banda III VHF per tutta l'Italia per il mux 1 RAI regionalizzato, sarebbe stato problematico; sarebbe stato necessario rivedere e modificare radicalmente tutti i sistemi radianti VHF dei tralicci RAI; in alcuni casi (come M.te Caccia sarebbe stato necessario implementare da 0 un sistema radiante per la banda VHF III). Forse, si poteva fare per coppie o meglio terne di frequenze per ogni Regione, dove queste coppie/terne di frequenze avrebbero dovuto essere adeguatamente differenziate e ben coordinate fra le varie aree Regionali per tener conto degli sconfinamenti e delle potenziali tipiche interferenze; però il coordinamento non sarebbe stato affatto facile e sempre interventi a livello di sistemi radianti da correggere o da mettere in piedi ex-novo sarebbero stati necessari; però, ci sarebbe stato anche il vantaggio di una frequenza UHF libera in più e coordinata internazionalmente per operatori regionali. :hello:

Personalmente trovo inutile lo spreco che deve sostenere la Rai per le 2 sessioni di Tg regionale, che personalmente non ho mai seguito, oltre alla questione dei mux che occupano una marea di frequenze c è il satellite di servizio con tutti i multistream regionali etc francamente se ne può fare a meno.
 
Stato
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