Segnali TV in Puglia, esclusa la prov. di Foggia [Switch off concluso il 25/05/12]

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Non sarei sicuro delle frequenze dal 50 al 60. Perchè se ora dopo qualche anno le frequenze interferenti devono spegnere, (ma la concessione dei canali alle private era di 20 anni?) quando bisognerà liberare quelle destinate alla telefonia le locali che finiscono dal 50 al 60 cosa faranno? Ci vorranno anni, ma se ora dopo 2 devono spegnere chi si fida più di occupare frequenze che saranno date altrove (e si sa già da ora che non saranno a lungo termine)?
 

Dal 2020? Pertanto l'uso dei canali dal 50 al 60 dura solo 5 anni (partendo dal 2015) e se fossi una Tv locale, dopo la fregatura attuale mi guarderei bene dall'occupare frequenze che devo cedere. Pertanto opterei per una riassegnazione delle frequenze libere cercando (e sperando) di finire sotto la soglia critica. Ma le libere sono poche e successivamente saranno quasi nulle. ;)
 
Dal 2020? Pertanto l'uso dei canali dal 50 al 60 dura solo 5 anni (partendo dal 2015) e se fossi una Tv locale, dopo la fregatura attuale mi guarderei bene dall'occupare frequenze che devo cedere. Pertanto opterei per una riassegnazione delle frequenze libere cercando (e sperando) di finire sotto la soglia critica. Ma le libere sono poche e successivamente saranno quasi nulle. ;)
Sì, ma c'è una cosa da tener presente: la liberazione delle frequenze sui 700 Mhz si realizzerà contestualmente allo switch-off al DVB-T2, modalità che permette a parità di qualità visiva di un canale, di metterci in un mux anche una ventina di canali e più, quando oggi in maniera decente e con parametri spinti (modulazione=64QAM, FEC=5/6 o 7/8) ce ne vanno una dozzina circa: quindi, ci saranno meno frequenze (anche il numero di mux nazionali si ridurrà), ma la capacità trasmissiva sarà complessivamente accresciuta rispetto a quella attuale (poi, bisogna vedere come sarà ripartita fra mux nazionali e mux regionali, ma comunque ce ne sarà di più du capacità trasmissiva, nonostante la perdita di una decina di frequenze!).

La strada è quella di consorziarsi a livello di operatori di rete, mettendo in comune i mezzi, i tralicci, le apparecchiature e il personale tecnico e offrire spazio trasmissivo per i fornitori di contenuti, sia quelli storici che quelli nativi digitali.

:hello:
 
Sì, ma c'è una cosa da tener presente: la liberazione delle frequenze sui 700 Mhz si realizzerà contestualmente allo switch-off al DVB-T2, modalità che permette a parità di qualità visiva di un canale, di metterci in un mux anche una ventina di canali e più, quando oggi in maniera decente e con parametri spinti (modulazione=64QAM, FEC=5/6 o 7/8) ce ne vanno una dozzina circa: quindi, ci saranno meno frequenze (anche il numero di mux nazionali si ridurrà), ma la capacità trasmissiva sarà complessivamente accresciuta rispetto a quella attuale (poi, bisogna vedere come sarà ripartita fra mux nazionali e mux regionali, ma comunque ce ne sarà di più du capacità trasmissiva, nonostante la perdita di una decina di frequenze!).
:hello:

Questo è vero, ma quante emittenti locali saranno pronte al T2? Ancora ora come hai scritto usano standard diversi dal 64QAM, FEC=5/6 o 7/8 e figuriamoci in seguito. Il T2 permette se non erro da distanza notevole una copertura maggiore oltre ad un numero maggiore di emittenti, ma molte locali a Bari (per esempio) mantengono i TX dell'analogico (Modugno, Corato, Cassano) quando basta una sola postazione o al massimo 2 per coprire il capoluogo. ;)
 
Questo è vero, ma quante emittenti locali saranno pronte al T2? Ancora ora come hai scritto usano standard diversi dal 64QAM, FEC=5/6 o 7/8 e figuriamoci in seguito. Il T2 permette se non erro da distanza notevole una copertura maggiore oltre ad un numero maggiore di emittenti, ma molte locali a Bari (per esempio) mantengono i TX dell'analogico (Modugno, Corato, Cassano) quando basta una sola postazione o al massimo 2 per coprire il capoluogo. ;)
Va beh .......... ci si dovrà organizzare meglio di come è stato fatto col passaggio al DVB-T1, perché la strada che si dovrà fare sarà analoga, ma questa volta hanno già una certa esperienza col DVB-T1 e se pianificheranno perbene le cose, andrà tutto meglio. Ma già adesso, con questa situazione, si può incominciare a razionalizzare emissioni e composizioni dei mux, potendo addirittura migliorare il servizio e talune coperture per taluni canali; oramai non ha più senso, su tutti i fronti, l'impostazione analogica per cui ogni emittente provvedeva autonomamente alla propria rete di copertura, cercando di accappararsi frequenze dal maggior numero possibile di postazioni di interesse. Ora, la strada è consorziarsi mettendo in comune tralicci, trasmettitori, ponti-radio e pèersonale tecnico competente e gestire in comune il lato tecnico ripartendosi i costi e fornendo spazio trasmissivo per i contenuti ai soggetti del consorzio e a fornitori di contenuti nativi digitali: è la strada già intrapresa col passaggio al DVB-T1, soltanto che il tutto si può gestire meglio in modo più efficiente e razionale. Ciao ;)
 
Ultima modifica:
Nel frattempo molte Tv ne parlano. Domani mattina a TeleBari alla trasmissione B & The Gang:

"Domani B & The Gang parliamo di emittenti locali a rischio chiusura. Entro dicembre potrebbero essere spenti in Puglia 12 canali su 18. In studio il Sen. Lello Ciampolillo del M5S e in coll. tel. Felice Blasi Presidente CORECOM puglia"

Fonte:
https://www.facebook.com/telebari?hc_location=timeline
 
Sì ma qui il discorso è sempre il solito. Mamma Rai in un futuro passaggio al T2 rivedrà l'intera rete ? Ho qualche dubbio, quindi le varie problematiche rimarranno invariate.
 
Sì ma qui il discorso è sempre il solito. Mamma Rai in un futuro passaggio al T2 rivedrà l'intera rete ? Ho qualche dubbio, quindi le varie problematiche rimarranno invariate.
Mah ....... la tecnologia DVB-T2 è, come dire, più performante ed è più facile far coesistere le varie emissioni, usando parametri decenti. Di certo, è piuttosto improbabile che la RAI cambi l'assetto della sua rete, ma col DVB-T2, la compatibilizzazione dei siti, se ben fatta, può dare risultati migliori e le disfunzioni risulterebbero ridotte rispetto all'attuale situazione del DVB-T1. Ciao :happy3:
 
Se ne parlano come ne ha parlato il giornalista di TeleOnda stamattina è meglio che non ne parlano, la Puglia provoca interferenze a Francia e Svizzera. :eek:


Inviato dal mio GT-P3110 con Tapatalk 2

Non ci posso credere :laughing7: (forse, qualche emittente può essere davvero di troppo :5eek:)
 
Se ne parlano come ne ha parlato il giornalista di TeleOnda stamattina è meglio che non ne parlano, la Puglia provoca interferenze a Francia e Svizzera. :eek:


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:D Sto ancora ridendo!!!

Non vedo TeleBari, ma sarei curioso di sapere cosa diranno e spero non ...qualcosa di simile...!!! :D
 
Al Mise che la gente non ha le antenne frega zero... non ve ne siete mai accorti?

Io mi riferivo al punto di vista delle emittenti, infatti ho detto non sono soddisfacenti che poi al ministero dicono che con queste 2 facciamo 10 e siamo nei limiti di 1/3 è un altro discorso.
Da queste parti già dopo lo SO del 2012 ci fu l episodio LA tv a cui assegnarono il ch 6 vhf per Lecce e provincia e dopo 2 mesi ha chiuso, dato che in provincia di Lecce su 700.000 abitanti non ci sono antenne vhf se non qualche migliaio nei vecchi impianti vicino Specchia (da cui comunque è attiva la Rai) in quanto dalla postazione di Parabita nessuna ha mai trasmesso in Vhf già con l analogico Rai 1 era sul 39.
Secondo me sfruttando il passaggio al digitale avrebbero dovuto mettere il mux Rai 1 in tutta Italia in vhf su 3 frequenze MFn, così facendo avrebbero valorizzato quella banda sia per le locali che per sperimentazioni in t2 , soprattutto in previsione delle scarse frequenze disponibili
 

quoto, visto che fare SFN in tutta Italia per il mux1 è impossibile, ed è quasi impossibile farlo anche a livello regionale, sarebbe stato sicuramente più intelligente assegnare tutte le frequenze VHF alla Rai per il mux1, in modo da poterne disporre liberamente in base alle sue necessità in tutta l'Italia.
In questo modo, si sarebbero liberate anche un po' di frequenze in UHF (almeno 2 solo in Puglia) e avremmo avuto tutti meno problemi.

Tra l'altro, se riusciva a fare le cose per bene, riusciva anche ad accendere il mux HD in tutta Italia.
 
Io mi riferivo al punto di vista delle emittenti, infatti ho detto non sono soddisfacenti che poi al ministero dicono che con queste 2 facciamo 10 e siamo nei limiti di 1/3 è un altro discorso.
Da queste parti già dopo lo SO del 2012 ci fu l episodio LA tv a cui assegnarono il ch 6 vhf per Lecce e provincia e dopo 2 mesi ha chiuso, dato che in provincia di Lecce su 700.000 abitanti non ci sono antenne vhf se non qualche migliaio nei vecchi impianti vicino Specchia (da cui comunque è attiva la Rai) in quanto dalla postazione di Parabita nessuna ha mai trasmesso in Vhf già con l analogico Rai 1 era sul 39.
Secondo me sfruttando il passaggio al digitale avrebbero dovuto mettere il mux Rai 1 in tutta Italia in vhf su 3 frequenze MFn, così facendo avrebbero valorizzato quella banda sia per le locali che per sperimentazioni in t2 , soprattutto in previsione delle scarse frequenze disponibili

Il problema è che le frequenze quelle sono e con i canali VHF E6 e E10 e i canali UHF 27-29-35-39-43-46-54-58, siamo esattamente a 10 frequenze (pari a 1/3 del totale, cioè 10 su 30). Effettivamente le 2 frequenze in VHF sono più problematiche per la loro compatibilizzazione e perché in alcune zone, tradizionalmente, mancano antenne VHF (soprattutto sud-Salento e nord-barese dove RAIUNO analogico era in banda UHF), ma gli antennisti che sono intervenuti dopo lo switch-off e che hanno eliminato l'antenna VHF dove c'era, non hanno fatto un buon lavoro o hanno fatto i furbi (così magari, ora re-interverranno e si faranno pagare di nuovo). Obiettivamente, al Ministero non frega che l'utenza non abbia antenne in VHF, ma penso anche che a tanta utenza non gliene fregherà più di tanto di non ricevere qualche canale locale. Purtroppo, lo scenario è questo e io penso che non ci saranno significativi rinvii, né altra soluzione che non quella di assegnare le 10 frequenze suddette, in base ai consorzi e alle intese che verranno fatte, tenendo conto dei vecchi punteggi stabiliti in occasione dello switch-off del 2012.

Per il caso di L'A TV, era in intesa con EURONEWSPUGLIA, ma questa intesa non entrò in graduatoria, e comunque, riuscì ad ottenere l'assegnazione del VHF E6 in alcune zone. Però, era stata inserita anche nel mux TELEREGIONE e aveva la LCN 93, se non ricordo male: penso che abbia chiuso anche per altre ragioni, perché emittenti con copertura peggiore e LCN più alta, sono ancora oggi presenti.

:hello:
 
Se fate caso in sardegna si comincio così... mux1 in vhf...

E se non erro, proprio in Sardegna i canali assegnati alle locali erano (e sono) quelle non usate dalla Corsica. Hanno usato la Sardegna come cavia e tutto va bene con l'estero, ma hanno toppato per tutto il resto del territorio. Eppure in "alto" sapevano che determinate frequenze non dovevano assegnarle... Sempre che non ricordi male ;)
 
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