sopron ha scritto:
il robotino non va (al di là delle dichiarazioni ovvie) alla ricerca di elementi che faranno progredire la scienza ma è una dimostrazione dell'abilità tecnica-costruttiva già raggiunta.
Mi farebbe piacere sentire come la pensi

grazie.
Mi fa piacere il tuo interesse per la missione del rover,che personalmente mi sta affascinando molto,anche perchè il web ci dà la possibilità di seguirla da vicino, nei dettagli, come mai accaduto prima d'ora.
Innanzitutto,se rileggi i post precedenti, trovi alcuni link che ti fanno capire quali sono gli scopi della missione, e la sua utilità per il progresso della conoscenza dell'uomo sulla storia del pianeta rosso,che ci aiuterà a capire anche quella del sistema solare e la nostra.
Altre informazioni sull'esplorazione di Marte e sulle future missioni le trovi
QUA.
In particolare, bisogna considerare che la NASA finora ha inviato con successo sei robot sul pianeta, ma mai facendoli atterrare in un sito come il cratere Gale, che sembra particolarmente promettente per questo tipo di ricerca.
Gli studiosi sanno infatti che il cratere molto tempo fa era coperto d'
acqua, che sono presenti minerali che possono essersi formati solo nell'acqua, e che lì si trovano inoltre delle argille potenzialmente abitabili. Inoltre, c'è grande attesa per le informazioni sulla conformazione geologica di Marte contenute nei fianchi esposti del rilievo alto circa 5.000 metri che sorge al centro del cratere, il Monte Sharp.
La missione Viking, l'ultima arrivata sul pianeta rosso con lo scopo di cercare vita risale al 1976, ma la NASA giunse alla conclusione che gli strumenti di cui erano provvisiti i robot gemelli non avevano trovato alcun segno di vita. Paradossalmente, l'effetto di quella missione fu quello di sospendere per decenni i programmi di ricerca degli astrobiologi su Marte.
Oggi però gli studiosi dispongono di un maggior numero di informazioni: sanno che il pianeta un tempo era molto più caldo e più umido, che il ghiaccio raccolto sotto la superficie avrebbe potuto anche sciogliersi nella stagione calda e scorrere in superficie, che sono presenti minerali che si formano solo in presenza d'acqua, e che il gas metano - che sulla terra si forma prevalentemente grazie a elementi biologici - erutta periodicamente in alcune zone di Marte.
La possibilità di trovare tracce di forme primitive di vita microbica del passato o del presente appare adesso molto più concreta, e la capacità degli strumenti della NASA di rilevarle è cresciuta enormemente dall'epoca di Viking.
Gli Stati Uniti hanno speso circa 2,5 miliardi di dollari per la missione Curiosity, per i tre laboratori chimici portatili, le sue super-tecnologiche telecamere, il suo polverizzatore di rocce laser, la capacità di spostarsi e perfino arrampicarsi sul Monte Sharp.
Se la missione avrà pieno successo, riuscendo a trovare su Marte i mattoni della vita o altre tracce di antica vita extraterrestre, Curiosity potrebbe rappresentare uno delle tappe miliari dell'esplorazione spaziale.
Si stanno creando i presupposti per future missioni umane, per svolgere attività che non si possono certo fare a tavolino o con robot telecomandati,sia pure molto sofisticati.
O come dice @MarsCuriosity su Twitter, "Quel che un tempo era un piccolo passo... oggi sono sei grandi ruote".
Un'ultima considerazione: in un futuro , speriamo, remoto, Marte potrebbe rappresentare la salvezza per la razza umana, e scusa se è poco.
Perchè se il nostro pianeta verrà distrutto o comunque reso inabitabile (dall'uomo stesso o da altri eventi catastrofici), quello che ora sembra assurdo, cioè una graduale colonizzazione del pianeta rosso a seguito di un ipotetico "terraforming", potrebbe succedere davvero, soprattutto se verranno scoperti mezzi di trasporto adeguati e sistemi di propulsione avanzati.
E' vero, siamo al confine con la fantascienza, ma spesso quest'ultima ha anticipato la realtà...
L'uomo è così,d'altra parte...la sua sete di conoscenza, la sua "curiosità" non si fermerà mai.
