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Non solo Grande Fratello e varietà. L’informazione televisiva tiene duro, vive e lotta insieme a noi. Per sapere cosa accade nel Paese gli italiani preferiscono ancora il piccolo schermo, seguono soprattutto il Tg5 e il Tg3 ed hanno un’attrazione fatale per le ’smitragliate’ serali di Enrico Mentana. E’ quanto emerge da un sondaggio diffuso ieri dall’Osservatorio sull’Informazione di Full Research che ha effettuato un’analisi su mille persone provenienti da varie zone d’Italia. Spulciando tra i dati si apprende che l’informazione dei tg soddisfa il 51,6 % del campione, un dato in controtendenza rispetto ad alcune voci che ultimamente spacciano la credibilità dei notiziari tv come in caduta libera. E pure tra i giudizi negativi (41,3%), quelli fortemente critici rappresentano solo il 10,7%.
Quali sono i telegiornali preferiti dal pubblico? Secondo Full Reserach al primo posto ci sarebbe il Tg5 di Clemente Mimun (30,8%), seguito dal Tg3 e dal Tg La7 (rispettivamente 17,5% e 13,8%). Da segnalare, però, che la distanza tra il notiziario della terza rete Rai e quello diretto da Mentana si starebbe ‘pericolosamente’ accorciando. Non a caso Bianca Berlinguer ha chiesto e ottenuto di tornare condurre il suo tg, forse nel tentativo di allungare il passo sull’incremento di ascolti registrato da La7. Così da ieri sera la zarina della (ex) Telekabul è in video come anchorman nell’edizione delle 19. Il Tg1 si posiziona al quarto posto (12,7%), medagli di cartone prima di Tg2, Studio Aperto e Tg4.
Che oggi il successo di un telegiornale sia in parte influenzato dall’appeal del conduttore lo confermano gli stessi dati di Full Research. Alla richiesta di indicare il proprio anchorman preferito, la maggiornaza ha fatto il nome di Enrico Mentana. Il suo stile, che fonde informazione e commenti col giusto equilibrio, ha ricevuto il 27,8% delle preferenze. Il dato è compatibile con quello, già analizzato, di gradimento della testata giornalistica, visto che a Mitraglietta seguono due volti femminili del Tg5 (Cristina Parodi con il 16,7% e Cesara Bonamici, 13,2%). Bianca Berlinguer sta all’ultimo posto (4,3%) ma ovviamente i dati non registrano quale effetto ha avuto il suo ritorno in conduzione.
Nei giorni scorsi anche l’Osservatorio Demos Coop aveva diffuso dei dati, ripresi dal quotidiano La Repubblica forse per la connotazione politica che gli si poteva facilmente attribuire. Stando a quella ricerca, infatti, il Tg di Minzolini e quello di Canale5 perdono credibilità tra il pubblico, mentre cresce notevolmente la fiducia nei confronti del Tg3 (63%). Cifre significative, che però (come anche per il sondaggio di Full Reserach) andrebbero rapportate con quelle dei reali dati d’ascolto. Non è finita, secondo Repubblica il 55% degli Italiani pensa che la posizione dominante di Berlusconi sui media influenzi la libertà di informazione. L’Italia s’è desta, accidenti che colpo per Silviuccio nostro.
Poi però lo stesso sondaggio conferma, indirettamente, che la quasi totalità dei programmi di dibattito e approfondimento non sembra così favorevole al Cavaliere. Infatti si citano Ballarò, Annozero, Report (elogiati dall’analisi) ma anche Otto e mezzo, L’Infedele, Che tempo che fa… Una serie di appuntamenti senza dubbio di qualità e molto seguiti dal pubblico, ma che non costituiscono di certo un baluardo della propaganda berlusconiana. Qualcosa non torna, soprattutto nel confronto con le cifre di Full Research, meno catastrofistiche sulla fiducia che gli italiani hanno nei confronti dell’informazione televisiva. La contraddizione lascia spiazzati, ma in fondo è comprensibile: non sempre sondaggi e ideologia vanno d’accordo. Anche in tv.
DM
Quali sono i telegiornali preferiti dal pubblico? Secondo Full Reserach al primo posto ci sarebbe il Tg5 di Clemente Mimun (30,8%), seguito dal Tg3 e dal Tg La7 (rispettivamente 17,5% e 13,8%). Da segnalare, però, che la distanza tra il notiziario della terza rete Rai e quello diretto da Mentana si starebbe ‘pericolosamente’ accorciando. Non a caso Bianca Berlinguer ha chiesto e ottenuto di tornare condurre il suo tg, forse nel tentativo di allungare il passo sull’incremento di ascolti registrato da La7. Così da ieri sera la zarina della (ex) Telekabul è in video come anchorman nell’edizione delle 19. Il Tg1 si posiziona al quarto posto (12,7%), medagli di cartone prima di Tg2, Studio Aperto e Tg4.
Che oggi il successo di un telegiornale sia in parte influenzato dall’appeal del conduttore lo confermano gli stessi dati di Full Research. Alla richiesta di indicare il proprio anchorman preferito, la maggiornaza ha fatto il nome di Enrico Mentana. Il suo stile, che fonde informazione e commenti col giusto equilibrio, ha ricevuto il 27,8% delle preferenze. Il dato è compatibile con quello, già analizzato, di gradimento della testata giornalistica, visto che a Mitraglietta seguono due volti femminili del Tg5 (Cristina Parodi con il 16,7% e Cesara Bonamici, 13,2%). Bianca Berlinguer sta all’ultimo posto (4,3%) ma ovviamente i dati non registrano quale effetto ha avuto il suo ritorno in conduzione.
Nei giorni scorsi anche l’Osservatorio Demos Coop aveva diffuso dei dati, ripresi dal quotidiano La Repubblica forse per la connotazione politica che gli si poteva facilmente attribuire. Stando a quella ricerca, infatti, il Tg di Minzolini e quello di Canale5 perdono credibilità tra il pubblico, mentre cresce notevolmente la fiducia nei confronti del Tg3 (63%). Cifre significative, che però (come anche per il sondaggio di Full Reserach) andrebbero rapportate con quelle dei reali dati d’ascolto. Non è finita, secondo Repubblica il 55% degli Italiani pensa che la posizione dominante di Berlusconi sui media influenzi la libertà di informazione. L’Italia s’è desta, accidenti che colpo per Silviuccio nostro.
Poi però lo stesso sondaggio conferma, indirettamente, che la quasi totalità dei programmi di dibattito e approfondimento non sembra così favorevole al Cavaliere. Infatti si citano Ballarò, Annozero, Report (elogiati dall’analisi) ma anche Otto e mezzo, L’Infedele, Che tempo che fa… Una serie di appuntamenti senza dubbio di qualità e molto seguiti dal pubblico, ma che non costituiscono di certo un baluardo della propaganda berlusconiana. Qualcosa non torna, soprattutto nel confronto con le cifre di Full Research, meno catastrofistiche sulla fiducia che gli italiani hanno nei confronti dell’informazione televisiva. La contraddizione lascia spiazzati, ma in fondo è comprensibile: non sempre sondaggi e ideologia vanno d’accordo. Anche in tv.
DM