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sospetto melanoma

Grazie Alert! Cmq devo confidare sull'attenzione di chi mi vuole bene visto che i nei sono quasi tutti sulla schiena e ho da solo ho difficolta anche a vederli.
 
Scusate se mi intrometto, ma lavoro in un istituto dermopatico (non sono un medico) e ste cose le vedo tutti i giorni.
Regola numero 1: NON sottovalutare i nei sospetti (mi sembra che sta cosa sia gia' chiara).
Non abbiate paura di farvi togliere eventuali nei sospetti: non si tratta di un'operazione, ma di un intervento ambulatoriale e si torna a casa sulle proprie gambe. Qualora l'esame istologico desse un esito negativo la cosa finisce la', altrimenti verrete richiamati per una "pulizia" piu' profonda. Ma anche in questo caso non bisogna drammatizzare: si tratta sempre di un intervento ambulatoriale.
Se avete la schiena (o un altra zona) piena di nei fate un esame che si chiama epiluminescenza, che non e' altro che un'immagine digitalizzata della vostra schiena che servira' per un confronto computerizzato su eventuali variazioni nel corso del tempo.
 
Regola numero uno:
sebbene internet sia un bello strumento, al pari dei libri di medicina o dei testi divulgativi (es. le vecchie selezione dal readers'digest), ritengo un errore, e quindi sconsigliabile, che una persona senza background e studi specifici, legga di medicina, e venga fatta sentire in grado di effettuare una qualunque diagnosi.
Ciò può portare ad inutili allarmismi (fino a somatizzare sintomatologie per patologie inesistenti), quanto a sottovalutare problemi invece potenzialmente serissimi che, se affrontati tardivamente, portano anche a conseguenze letali.
Quanto sopra non vale soltanto per problemi medici di carattere dermatologico ma più in generale.
Meglio quindi chiedere supporto al medico di base, anche se questo, poveretto, è ormai diventato (non per colpa sua) uno scribacchino, ed è alla mercè dei soliti noti, che, non pagando nulla e non avendo nulla da fare, si ritrova perennemente in studio.

Regola numero due:
Attenzione alle strutture, cioè da chi e come si viene visitati.
In Italia, per esempio, la specializzazione in dermatologia e venereologia dura 4 anni, peccato però che gli specializzandi, cioè gli studenti, vengano utilizzati come manovalanza a basso costo per le strutture pubbliche, laddove c'è anche un'università. Agli specializzandi, che possono essere prossimi alla specializzazione quanto agli inizi, capita di effettuare visite specialistiche in assenza di un medico specializzato, o almeno di colleghi più esperti. Normalmente, uno specializzando, che è comunque un medico, se ha dubbi, prima di pronunciarsi chiede il conforto al docente (quello che in genere, per vederlo, devi prenotare la visita a pagamento, intra od extra moenia...) oppure ai colleghi più esperti.
 
tuner ha scritto:
Regola numero due:
Attenzione alle strutture, cioè da chi e come si viene visitati.
In Italia, per esempio, la specializzazione in dermatologia e venereologia dura 4 anni, peccato però che gli specializzandi, cioè gli studenti, vengano utilizzati come manovalanza a basso costo per le strutture pubbliche, laddove c'è anche un'università. Agli specializzandi, che possono essere prossimi alla specializzazione quanto agli inizi, capita di effettuare visite specialistiche in assenza di un medico specializzato, o almeno di colleghi più esperti. Normalmente, uno specializzando, che è comunque un medico, se ha dubbi, prima di pronunciarsi chiede il conforto al docente (quello che in genere, per vederlo, devi prenotare la visita a pagamento, intra od extra moenia...) oppure ai colleghi più esperti.
Non mettiamo, però, in cattiva luce i giovani specializzandi... :icon_rolleyes:
Magari potranno essere più allarmisti ( o più scrupolosi?... :icon_wink: ) di un medico navigato, ma è difficile, al contrario, che siano superficiali e non indaghino a fondo un qualcosa di sospetto...
 
Vorrei avere le tue certezze, ma se faccio riferimento all'ambiente che ho frequentato, direi che la scrupolosità (vera) dipendeva in larga misura dal singolo individuo, dalla sua reale competenza e, soprattutto, dalla coscienza individuale.
Non confondiamo la scrupolosità con il timore di sbagliare e quindi con la necessità di un conforto da parte di altri, che scrupolosi potrebbero non essere affatto.
Nulla contro gli specializzandi, quindi, che spesso sono più scrupolosi del medico che dovrebbero affiancare e da cui dovrebbero imparare, ma che invece latita, ovvero non c'è.
In generale, quindi non è un riferimento agli specializzandi, ho visto troppe diagnosi ritardate e troppo tempo perso, pazienti "difficili" spesso scaricati, o tolti di torno, o trasformati in casi clinici (con poco rispetto della persona), avviati ad iter di perenni ricerche di laboratorio, più utili accademicamente, o per studi da portare a congressi, che per curare con tempismo la patologia.
Gli strumenti a disposizione della medicina diventano ogni giorno incomparabilmente più efficaci rispetto al passato, ma personalmente continuo a ritenere fondamentale il cosiddetto "occhio clinico", che si conquista sul campo, e col tempo, svolgendo la professione, e non riempiendo montagne di cartaccia.
 
tuner ha scritto:
Vorrei avere le tue certezze, ma se faccio riferimento all'ambiente che ho frequentato, direi che la scrupolosità (vera) dipendeva in larga misura dal singolo individuo, dalla sua reale competenza e, soprattutto, dalla coscienza individuale.
Non confondiamo la scrupolosità con il timore di sbagliare e quindi con la necessità di un conforto da parte di altri, che scrupolosi potrebbero non essere affatto.
Nulla contro gli specializzandi, quindi, che spesso sono più scrupolosi del medico che dovrebbero affiancare e da cui dovrebbero imparare, ma che invece latita, ovvero non c'è.
In generale, quindi non è un riferimento agli specializzandi, ho visto troppe diagnosi ritardate e troppo tempo perso, pazienti "difficili" spesso scaricati, o tolti di torno, o trasformati in casi clinici (con poco rispetto della persona), avviati ad iter di perenni ricerche di laboratorio, più utili accademicamente, o per studi da portare a congressi, che per curare con tempismo la patologia.
Gli strumenti a disposizione della medicina diventano ogni giorno incomparabilmente più efficaci rispetto al passato, ma personalmente continuo a ritenere fondamentale il cosiddetto "occhio clinico", che si conquista sul campo, e col tempo, svolgendo la professione, e non riempiendo montagne di cartaccia.
Sono daccordo su tutto, ovviamente.. Volevo solo ribadire, come correttamente hai fatto anche tu, che tutto dipende dalla coscienza del singolo individuo e non dalla categoria cui appartiene ( anche i grandi medici sono stati degli specializzandi... :icon_wink: ).
Poi, magari, in altra sede ( qui siamo già O.T.... ) sarebbe bello fare una riflessione complessiva su cosa è diventata la medicina oggi, anche se sarebbe probabilmente un argomento che appassionerebbe soltanto noi due e pochissimi altri...:icon_wink:
 
Vorrei dire un paio di cose:

1) Internet non è assolutamente in grado di sostituire (non è per niente al pari riguardo ad utilità) libri di medicina, altrimenti non dovremo comprarci libri da 300euro o più ed avere abbonamenti a periodici di lingua inglese. (Quindi va bene l'autodiagnosi ma solo sino ad un certo punto, ogni persona in italia possiede un medico generico (di fiducia) che è pagato per prestare servizio ai propri pazienti.

2) Non facciamo terrorismo sugli specializzandi, che sono regolarmente laureati e diplomati per l'abilitazioni di medici....è vero che vengono sfruttati e non è neanche giusto che si parta con dei pregiudizi verso di loro, chi è specializzando si fa un CUXO dalla mattina alla sera.....molte volte tutti i giorni della settimana raggiungendo a volte le 80 ore settimanali per 900euro al mese. Ciò non toglie che siano molto preparati, anzi forse lo sono fin troppo visto che tante volte si trovano a fare più ore in ospedale che in casa.

Quindi all'autore di questo post posso dire solo una cosa:

Vai a controllarti da chi di lavoro svolge il mestiere di Medico generico, questo poi ti indirizzerà da uno specialista. Non stare a controllare e perdere tempo su internet, non ci sono neanche le cose più basilari della medicina.

Ciao
 
digitalSin ha scritto:
Non stare a controllare e perdere tempo su internet, non ci sono neanche le cose più basilari della medicina.

Ciao
Tutto giusto, tranne quest'ultima frase, che, credo, bisogna specificare meglio: naturalmente su Internet c'è un immenso archivio di materiale scientifico ( TUTTO quello che viene pubblicato sulle riviste specializzate, mediche o non, si trova anche, e prima, su Internet :icon_wink: ...), e oggi come oggi nessun medico che si rispetti può rinunciarvi per il suo aggiornamento ( non credo sia neanche più concepibile per un medico moderno non saper fare un Medline...:D ). La cosa importante da precisare è che, naturalmente, solo un medico può sfruttare queste immense possibilità, mentre un utente normale, non in grado di accedere alle VERE fonti informative scientifiche, può, AL CONTRARIO, essere pericolosamente fuorviato da informazioni non controllate e non controllabili.
Solo per amore di precisione... :icon_wink:
 
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