Telecom presenta ricorso x mancata assegnazione di 4 mux, chiede 250 mln €

mostricino ha scritto:
Sto seguendo il vostro discorso...
Domanda: che cosa poteva c'entrare il numero di mux già attivi
alla data di stesura della Gasparri?
Il calcolo doveva partire dal numero di canali analogici
da convertire in dtt: i mux già attivi non dovevano essere conteggiati in più..
intendo dire: in sede di programmazione di un piano di assegnazione perchè tenere conto dell' esistente non essendo mai stato autorizzato?
si poteva tranquillamente rimettere tutto in discussione, riconteggiando secondo un criterio totalmente nuovo, non di parte...
o no?
Spero dopo lo switch-over (del 2012) si assista a forti contestazioni che portino a mettere a ulteriore asta alcuni dei mux assegnati
ai principali operatori..
La legge 112 del 2004 (Legge Gasparri), all’art.23 dice: [http://www.parlamento.it/leggi/04112l.htm]

"1. Fino all’attuazione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze televisive in tecnica digitale, i soggetti esercenti a qualunque titolo attività di radiodiffusione televisiva in ambito nazionale e locale in possesso dei requisiti previsti per ottenere l’autorizzazione per la sperimentazione delle trasmissioni in tecnica digitale terrestre, (…) possono effettuare, anche attraverso la ripetizione simultanea dei programmi già diffusi in tecnica analogica, le predette sperimentazioni fino alla completa conversione delle reti, nonché richiedere, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge e nei limiti e nei termini previsti dal regolamento relativo alla radiodiffusione terrestre in tecnica digitale, (…) le licenze e le autorizzazioni per avviare le trasmissioni in tecnica digitale terrestre
5. A decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge, la licenza di operatore di rete televisiva è rilasciata, su domanda, ai soggetti che esercitano legittimamente l’attività di diffusione televisiva, in virtù di titolo concessorio ovvero per il generale assentimento di cui al comma 1, qualora dimostrino di avere raggiunto una copertura non inferiore al 50 per cento della popolazione o del bacino locale"

In sostanza, per ogni licenza de facto già esistente in termini di operatore nazionale di rete televisiva (le licenze analogiche) e per ogni situazione che viene a configurarsi tale in virtù del comma 7 art. 23 di cui sopra, è riconosciuta la titolarità quale “operatore di rete televisiva in ambito nazionale”.
In sostanza, inizialmente (vedi caso Sardegna) sono state legittimate tutte le situazioni pre-esistenti e in più tutte le situazioni concretamente poste in essere sul mercato, a prescindere da ogni criterio normativo razionale ed equilibrato (in sostanza chi aveva continua ad avere quello che aveva, ed in più se hai la forza economico/finanziaria di crearti nuove reti che raggiungono almeno il 50% della popolazione, hai altre licenze nazionali – che significa, come accade con lo switch-off, avere diritto ad una frequenza unica su cui trasmettere per ogni macro-area per ciascuna licenza nazionale, e questo su tutto il territorio nazionale).
E così che, ad es., Mediaset si sarebbe ritrovata con 6 licenze nazionali, perché gli erano riconosciute le 3 reti nazionali analogiche + la rete di Mediaset1 (che ha messo in piedi acquisendo frequenze e licenze di televisioni prima locali) + la rete di Mediaset2 (derivante dall’ex ReteMia/CanaleD) + la rete DVB-H (ex TelePiù/SportItalia). E TIMB 4: 2 per le reti analogiche + la rete di MBONE (derivante da frequenze e licenze di reti locali) + la rete di TIMB1 (ex TeleMarket). E per ReteA, 2 licenze: quella della rete analogica + quella creata con l’acquisto di frequenze e licenze di soggetti locali.
Discorso simile per la RAI. Poi, c’è D-Free con una sola licenza per la sua rete nazionale (che nella sostanza pure questa è in mano a Mediaset).


Poi, però si sono resi conto che si era esagerato ed è anche intervenuta l'AGCom che ha fissato un limite di 5 concessioni come numero massimo per soggetto (compreso DVB-H). E si è proceduto a decurtare un mux per i primi 3 soggetti:RAI, MEDIASET & TIMB. E si è individuato un dividendo costituito da 5 frequenze nazionali, cioè 5 mux nazionali, da ripartire secondo certi criteri, che in parte comunque tendono a favorire i più forti.


 
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EliseO ha scritto:

Poi, però si sono resi conto che si era esagerato ed è anche intervenuta l'AGCom che ha fissato un limite di 5 concessioni come numero massimo per soggetto (compreso DVB-H). E si è proceduto a decurtare un mux per i primi 3 soggetti:RAI, MEDIASET & TIMB. E si è individuato un dividendo costituito da 5 frequenze nazionali, cioè 5 mux nazionali, da ripartire secondo certi criteri, che in parte comunque tendono a favorire i più forti.




+ che altro è stata la UE...se aspettavamo la nostra agcom....però giusto toglierle a RAI e Mediaset..non vedo che c'entra la piccola telecom

ecco si poteva togliere la rete a dfree..perchè in pratica è un prestanome...cosa analoga sarebbe bastonata da qualunque antitrust di paese serio

Poi sia per allmusic che retecapri...erano entrambi indietro come copertura..poi si retecapre fra le due è messa peggio
 
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no per le 3 libere è ragionevole che qualche nuovo soggetto (vero o travestito) salti fuori
 
liebherr ha scritto:
no per le 3 libere è ragionevole che qualche nuovo soggetto (vero o travestito) salti fuori

non hai capito la domanda: questa 5° frequenza del dividendo da dove è stata tirata fuori? Per cosa è impiegata in sardegna?
 
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