The Darwin Awards

andag

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Commedia che parte con una certa originalità (un ex poliziotto profiler nonchè aspirante agente assicurativo è talmente ossessionato dai Darwin Awards [gente che rende un favore all'umanità suicidandosi involontariamente nei modi più assurdi] da diventarne uno), discreto umorismo e buon passo; che si presenta sulle prime battute come intrigantemente intricata, ma che presto diventa ripetitiva e mostra la corda sulla distanza.
Bello, sempre bello rivedere Winona Ryder.

La componente del cameramen-tesista onnipresente, che filma tutto per motivi di studio, anche se strappa due risate, è pretestuosa e per niente integrata, c'entra davvero poco.
Checchè ne dicano il Canova o altri suoi pari.
E' curioso vedere come per certi critici sia sufficiente mettere una telecamera all'interno di un film, perchè vadano via di testa e si mettano a parlare di "cinema che riflette su se stesso", e vai col tango. E' un aspetto che andrebbe indagato sociologicamente, una specie di salivazione da riflesso pavloviano...

Su Sky Cinema.

** per la Ryder
 
Carino, divertente, e soprattutto ironico anche in quella trovata dello studente di cinema. La Ryder, come ben dici, è un fiore di ragazza, e ci manca.
 
non dirmi... anche tu come il Canova?... eddai, il cameraman non c'entra assolutamente nulla... icon_wink
 
Ma, sai, non c'entra se non vuoi farcelo entrare-- Lungi dall'essere una cosa geniale, ma come dicevo è un elemento ironico ulteriore in un film divertente.
 
se vuoi farlo passare come elemento ironico (ma il divertimento inizia a calare quando si capisce dove andrà a parare il film; e l'omaggio finale alla beat generation -grandissimi, Ferlinghetti era il mio mito quando avevo vent'anni- è anche questo abbastanza appiccicato con lo sputo), facciamolo passare ben volentieri; trovo soltanto ridicolo che si vada in sollucchero o in punta come un cane da caccia, per il puro fatto che in un film ci sia un tizio con la telecamera, e che per questo si parli di "riflessione sul cinema" :D... 'a Canova, the joke is on you.... icon_wink
 
Beh, a volte in effetti con queste riflessioni metatestuali ci si fa le pippe mentali, è vero. Però è anche vero che quella cinepresa lì c'è, è un elemento del testo e va quindi considerato. Per come la vedo io, non è neanche un elemento peregrino, per quanto non sia nulla di "sconvolgente" (non so cos'abbia detto Canova, e non può interessarmi molto). Come dicevo, è un elemento ironico sulla messa in scena stessa di questo film, sul quale non mi va neanche di indagare più di tanto.
 
infatti. A me, di indagare, non sarebbe nemmeno venuto in mente.
Canova ha detto appunto una cosa tipo "cinema che riflette su se stesso" - una cosa così-- non ricordo l'esatta citazione testuale, ma mi ricordo che era un'affermazione assolutamente gratuita.
 
Dai, non ci scandalizziamo, povero Gianni--
 
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