
Commedia che parte con una certa originalità (un ex poliziotto profiler nonchè aspirante agente assicurativo è talmente ossessionato dai Darwin Awards [gente che rende un favore all'umanità suicidandosi involontariamente nei modi più assurdi] da diventarne uno), discreto umorismo e buon passo; che si presenta sulle prime battute come intrigantemente intricata, ma che presto diventa ripetitiva e mostra la corda sulla distanza.
Bello, sempre bello rivedere Winona Ryder.
La componente del cameramen-tesista onnipresente, che filma tutto per motivi di studio, anche se strappa due risate, è pretestuosa e per niente integrata, c'entra davvero poco.
Checchè ne dicano il Canova o altri suoi pari.
E' curioso vedere come per certi critici sia sufficiente mettere una telecamera all'interno di un film, perchè vadano via di testa e si mettano a parlare di "cinema che riflette su se stesso", e vai col tango. E' un aspetto che andrebbe indagato sociologicamente, una specie di salivazione da riflesso pavloviano...
Su Sky Cinema.
** per la Ryder