The King

[Copperfield]

Un giovane ex marine dalla personalità ambigua decide di mettersi alla ricerca del padre che non ha mai conosciuto. Ma il padre, ora pastore di una chiesa battista, è deciso a difendere dalle ombre del passato il proprio status di irreprensibile uomo di fede agli occhi della comunità e della sua nuova famiglia. L'incontro tra il ragazzo e la ignota sorellastra sedicenne rappresenterà per lui la possibilità inattesa di invadere e sconvolgere ineluttabilmente il tranquillo quadretto familiare.

Un unico strappo e un'immensa valanga di noia e stupidaggine intorno.
Pietoso.

*

 

[gahan]

In vero non c'è neppure uno strappo: questo è il peggior film che vedo non so da quanto tempo. Il documentarista James Marsh vorrebbe, macchina in mano e montaggio amico, documantare cose di famiglia e religione. In realtà mette scenucole in fila: omicidi seriali, incesti in allegria, pause di riflessione che non riflettono su nulla. Eventi che per assenza totale di moralità diventano volgarità senza nessun messaggio, esibita con la faccia detestabile di Gael García Bernal in un ruolo che fa pendant col suo ugualmente amorale Padre Amaro. William Hurt è sempre lui, ma stavolta gli è andata male; Laura Harring è irriconoscibile come mamma di casa; Pell James è bellissima. Il film però è putridume immondo.

Voto: *