Volevo fare una precisazione riguardo la radio, la cui situazione è differente.
In italia lo standard adottato per la digitalizzazione delle emissioni radiofoniche (e quindi non radiotelevisive) è il DAB (con variante DAB+, che altro non è che un upgrade del codec audio usato, da mpeg layer2 ad aac) che usa frequenze VHF in banda III (si, la stessa della tv, ma con canalizzazione differente) e UHF in banda L (oltre gli 1,4 ghz se non mi sbaglio).
Per cui a differenza della tv digitale in standard DVB-T (ed eventuali evoluzioni dell'efficienza di modulazione ovvero DVB-T2) che prevede l'utilizzo delle stesse frequenze e canalizzazioni del vecchio sistema analogico (in standard europei), non ci sarà necessità di switch-off della banda cosiddetta "FM" (ovvero 87-108 MHz, almeno in italia), per parecchio tempo.
Parlando di radio digitale, la "digitalizzazione" dell'"FM" potrà eventualmente avvenire con lo standard DRM+, estensione alle frequenze VHF, fino ai 174 MHz se non erro, del DRM (che sta per Digital Radio Mondiale, non per Digital Rights Management), sistema nato per digitalizzare le OL, OM e OC. Tale sistema permette persino la modulazione ibrida (IBOC, In Band On Channel), proprio come i sistemi americani HD-Radio (che non sta per High Definition, ma per Hybrid Digital) e FMXtra, che attualmente usano per trasmettere in digitale sulla loro banda "FM", in contemporanea all'analogico, usando, ogni emittente, il proprio canale. Non senza qualche problema di interferenze su canali adiacenti però...