Tutta l'offerta RAI anche da Valcava?

L_Rogue

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Brianza e "pure" Monza
L_Rogue ha scritto:
Da più fonti:

http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=2072938&postcount=21648

http://www.digital-forum.it/showpost.php?p=2073396&postcount=332

comincia a circolare la voce di un ulteriore importante assestamento dell'offerta RAI per l'Area Tecnica 3, con l'aggiunta della postazione di Valcava, già addirittura prevista per il 26/11 nel master plan ministeriale.

C'è qualcuno che ha altre informazioni oltre a queste voci di corridoio?
Non credo sia possibile mettere in sfn Penice e Valcava (ed infatti non lo ha fatto nemmeno Mediaset). E che venga scritto nel master plan del Ministero non vuol dire nulla, non c'è un obbligo all'accensione, ma solo allo spegnimento delle frequenze precedentemente accese
 
airsilvo ha scritto:
Oggi ho parlato con il dipendente di Raiway (chiamiamolo così...) .
Mi ha confermato la volontà della Rai di disimpegnarsi dal Penice, cosa che sta avvenendo da qualche tempo. I problemi vengono dal prendere spazi nuovi in Valcava .L'ARPA , Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ha posto dei limiti d'ìnquinamento elettromagnetico che in Valcava sono a livelli pazzeschi (vi invito a recarvi in loco per avere l'idea del sovraffollamento
di antenne Radio e TV che sparano kw infiniti nell'etere...).Questi limiti fanno si che per ogni nuovo kw di una nuova emissione se ne debba attenuare o spegnere un'alta.In poche parole la Rai deve comprare da altri non le frequenze ma una certa quantità di potenza per poter attivare gli impianti, mercato che ha raggunto costi impensabili e che porta ad estenuanti trattative che rendono i tempi molto incerti. Quindi nemmeno loro sono sicuri di quello che potra' succedere. Caro Rouge ,questa sarebbe un'informazione sicura ma come vedi ...non c'è niente di sicuro!;)
Ottima iniziativa L.Rouge,
fra l'altro questa persona lavora direttamente sul "campo" ,non vorrei creargli dei problemi entrando troppo nei particolari...
Per finire ,un'ultima precisazione : quì non si tratta di far valere le proprie idee e convinzioni magari per convenienza personale (di ricezione intendo) ma di intuire tramite notizie e fatti reali cosa succederà prossimamente.
 
Potrebbe essere strana una totale disattivazione del Penice da parte della RAI...
Ma scusate come fanno le postazioni come Monte Cavo, Monte Faito, ecc che hanno Rai, Mediaset, Telecom e gran parte delle locali in unica postazione?

A questo punto se la RAI non può a Valcava, non potrebbe mettersi su Roncola? è li vicino.
 
Cristian1989 ha scritto:
Potrebbe essere strana una totale disattivazione del Penice da parte della RAI...
Ma scusate come fanno le postazioni come Monte Cavo, Monte Faito, ecc che hanno Rai, Mediaset, Telecom e gran parte delle locali in unica postazione?

A questo punto se la RAI non può a Valcava, non potrebbe mettersi su Roncola? è li vicino.
Da Valcava, parlando solo di Radio private (postazione privilegiata dalla quasi totalità delle emittenti per coprire mezzo nord Italia) sparano centinaia di Kw: una guerra a colpi di kw iniziata negli anni 70 che ha portato alla quasi saturazione dei limiti imposti per l'inquinamento elettromagnetico, il resto lo fanno le TV .Di Roncola non saprei, penso che sia una posizione più adatta a coprire Bergamo e Brescia.
 
Al di là delle opinioni personali e delle singole convenienze, credo sarebbe bene stilare una lista di quelli che sono i pro ed i contro di questa possibile attivazione. Ho cercato di riassumerli in maniera obiettiva: attendo commenti ed integrazioni, terrò man mano aggiornata la lista :evil5:
"Valcava boys" e "Conservatori dell'etere" scatenatevi pure! :D

PRO:
- Con un'unica antenna UHF puntata su Valcava si potrebbe prendere pressoché la totalità dell'offerta televisiva;
- Valcava ha un bacino d'utenza molto vasto.

CONTRO:
- Impossibilità di realizzare un SFN stabile col Penice a causa dell'elevata distanza tra i due;
- Sconvolgimento dell'attuale configurazione di bacino (IV Penice, V Valcava) il che costringerebbe a rivedere totalmente la gran parte degli impianti esistenti;
- Elevato inquinamento elettromagnetico in Valcava che pone vincoli di natura ambientale;
- Elevato costo degli impianti in Valcava il che pone vincoli di natura economica.
 
Cristian1989 ha scritto:
Potrebbe essere strana una totale disattivazione del Penice da parte della RAI...
Infatti non ci sarà disattivazione dal Penice della Rai, ma addirittura prossimamente verrà acceso anche il Mux 4. ;)
 
hosso ha scritto:
Al di là delle opinioni personali e delle singole convenienze, credo sarebbe bene stilare una lista di quelli che sono i pro ed i contro di questa possibile attivazione. Ho cercato di riassumerli in maniera obiettiva: attendo commenti ed integrazioni, terrò man mano aggiornata la lista :evil5:
"Valcava boys" e "Conservatori dell'etere" scatenatevi pure! :D

PRO:
- Con un'unica antenna UHF puntata su Valcava si potrebbe prendere pressoché la totalità dell'offerta televisiva;
- Valcava ha un bacino d'utenza molto vasto.

CONTRO:
- Impossibilità di realizzare un SFN stabile col Penice a causa dell'elevata distanza tra i due;
- Sconvolgimento dell'attuale configurazione di bacino (IV Penice, V Valcava) il che costringerebbe a rivedere totalmente la gran parte degli impianti esistenti;
- Elevato inquinamento elettromagnetico in Valcava che pone vincoli di natura ambientale;
- Elevato costo degli impianti in Valcava il che pone vincoli di natura economica.


Già ma l'sfn come lo fanno con valcava e penice...a meno di dvb-t2...E mo ci fanno rispostare le antenne.Quindi facciamo una ipotesi assurda un 55 con il mux 1?
 
Sul documento Rai che circolava si parla di 23 da Valcava, ma non si capisce come visto che l'SFN non si può fare e quindi rimangono forti perplessità sull'assennatezza di questo scenario.
Per il DVB-T2, è vero, sulla carta si potrebbe fare, ma non mi pare percorribile trasmettere il mux1 con questa tecnologia!
A quel punto invece di usare il DVB-T che è già superato,
spesa per spesa, potevano mettere sul mercato e farci acquistare subito dei decoder DVB-T2, invece di farci cambiare apparecchio ogni 2 anni..
ma vabbè, qua si va un po' fuori dal seminato...
 
L' area tecnica 3 copre anche Riva Di Solto?? (Lago d' iseo, provincia BG)
 
Ultima modifica:
kazuyamishima ha scritto:
Già ma l'sfn come lo fanno con valcava e penice...a meno di dvb-t2...E mo ci fanno rispostare le antenne.Quindi facciamo una ipotesi assurda un 55 con il mux 1?

Non fai nessun coordinamento con Penice, ma diminuisci la potenza del penice per ridurrne la portata.

In pratica: coordinamento tra Milano e Penice per servire il sud di Milano, mentre il coordinamento tra Valcava e Milano servirebbe per l'area a nord della città.

pazzomania ha scritto:
L' area tecnica 3 copre anche Riva Di Solto?? (Lago d' iseo, provincia BG)

L'area tecnica 3 è molto vasta e Penice e Valcava sono postazioni fondamentali non solo per chi le usano direttamente, ma anche per gli sforamenti dei segnali per propagazione e per il feed dei segnali nelle postazioni minori non coperte da ponti satellitari.

Come è stato costruito l'attuale network e come venga alimentato con precisione non è stato ben spiegato o almeno io non ho visto documentazione precisa su cosa è collegato effettivamente a cosa e in che modo.
 
Se può essere utile alla discussione!
RAIWAY Rete Terrestre
Il processo di razionalizzazione delle attività di controllo e telecomando delle reti di Rai Way, iniziato nel 2002, ha comportato la costituzione di due centri di controllo distinti:

Roma - Centro Nazionale di Controllo della Rete di Trasmissione

Milano - Centro Nazionale di Controllo della Rete di Diffusione

Questa separazione ha consentito una migliore utilizzazione delle competenze, delle specializzazioni e degli strumenti di supporto.

Centro Nazionale di Controllo della Rete di Trasmissione

Un ruolo fondamentale è ricoperto dal Centro Nazionale di Controllo di Waynet situato a Roma che svolge una funzione principale nella configurazione, gestione e monitoraggio dei circuiti di trasmissione:

1. configurazione delle reti di diffusione e trasmissione e dei servizi

2. gestione dell’allarmistica degli impianti telesorvegliati di Rai Way

3. gestione degli interventi di ripristino della rete a fronte di un allarme

4. monitoraggio qualità dei servizi

5. telesorveglianza degli impianti

6. help desk

Il controllo centrale di Roma gestisce tutti i segnali che sono previsti per la messa in onda dei programmi

Centro Nazionale di Controllo della Rete di Diffusione

Situato a Milano svolge una funzione principale di controllo e monitoraggio provvedendo a garantire il buon funzionamento degli impianti di diffusione presenti sul territorio. Opera attualmente 24 ore al giorno tutti i giorni della settimana e costituisce un riferimento nazionale per qualsiasi eventuale criticità operativa. Le reti di diffusione di Rai Way, terrestri, sono articolate su 2.314 stazioni, alimentate dai Ponti Fissi, che coprono il territorio Italiano, ognuna delle quali alloggia diversi impianti radioelettrici, in alcuni casi anche di trasmissione, oltre ad un insieme di infrastrutture di supporto agli impianti stessi. Tali stazioni possono essere classificate sulla base degli impianti e servizi presenti e la relativa tipologia delle infrastrutture di supporto.

Centro di diffusione e trasmissione principale

Ospita impianti di diffusione e trasmissione relativi a una pluralità di servizi. Dal punto di vista infrastrutturale, tale centro è costituito da un terreno al cui interno sono situati strutture edili ed uno o più tralicci metallici di grandi dimensioni. All’ interno dell’ edificio si trovano:

1. gli apparati per la diffusione dei servizi
2. gli apparati di trasmissione
3. il sistema di alimentazione elettrica con i relativi gruppi elettrogeni

I tralicci metallici sono utilizzati per la collocazione delle antenne per i servizi di diffusione e trasmissione.

Centro di trasmissione

Un centro di trasmissione è costituito da sito dove sono situati un edificio in muratura e un unico traliccio metallico di media dimensione. All’ interno dell’edificio si trovano:

1. gli apparati di trasmissione
2. il sistema di alimentazione elettrica con i relativi gruppi elettrogeni

Il traliccio viene utilizzato per la collocazione delle antenne di collegamento.

Gli edifici delle stazioni trasmittenti sono sempre realizzati in modo tradizionale, con un volume costruito complessivo pari a circa 600.000 mc.

Stazione ripetitrice

Una stazione ripetitrice che ospita un impianto ripetitore di media/ piccola potenza è costituita da un edificio in muratura o un container e un traliccio metallico o un palo di media/piccola dimensione. All’ interno dell’edificio si trovano:

1. gli apparati necessari per i servizi di diffusione
2. il sistema di alimentazione elettrica

Il traliccio/palo è utilizzato per la collocazione delle antenne di ricezione e di diffusione. Gli edifici, nei ripetitori la tipologia più ricorrente è quella del box prefabbricato; prevalentemente standardizzati in maniera modulare che consente la possibilità di ampliamenti futuri nel caso sorga la necessità di disporre di ulteriori spazi per l’ alloggiamento di nuovi apparati.

Waynet Waynet, ultimata nel 2003 con la realizzazione, anche nell’ area Nord, di una rete terrestre di trasmissione digitale SDH in banda 4GHz, alimenta la rete di diffusione dei segnali radiotelevisivi e consente la raccolta e il trasporto dei contributi necessari alle attività di produzione. Integra, inoltre, in un’ unica struttura di rete collegamenti in ponte radio digitali in tecnologia SDH, link satellitari e in fibra ottica.

Oltre alle connessioni principali con le sedi di produzione RAI, la rete di accesso si compone di:

1. collegamenti in ponti radio mobili, di volta in volta installati per collegare occasionalmente i luoghi di ripresa esterna alla rete fissa (circa 80 punti di accesso)
2. collegamenti via satellite come supporto alle riprese esterne con mezzi mobili via satellite
3. collegamenti urbani, in cavi coassiali e/o fibre ottiche, presenti essenzialmente nelle città di Roma, Milano e Torino, utilizzati per collegare importanti luoghi di manifestazioni culturali e sportive e alcune sedi istituzionali e politiche

Attraverso Waynet si svolgono contemporaneamente le funzioni di:

1. contribuzione, ovvero lo scambio di programmi tra le sedi territoriali (per il cliente RAI i capoluoghi di Regione) e i Centri di Produzione (per il cliente RAI: Roma, Milano, Torino e Napoli) come importante supporto all’attività editoriale delle reti televisive e delle testate giornalistiche dei broadcaster italiani e stranieri
2. distribuzione, ovvero il trasporto dei programmi radiofonici e televisivi, nazionali e regionali, a tutti i centri trasmittenti (centri primari di diffusione, dai quali si dipana la rete di diffusione)
3. trasporto di fonia e dati sia correlati ai programmi del cliente Rai e sia per servizi interni aziendali

Waynet risponde pienamente, in termini di qualità e disponibilità, alle normative internazionali che regolamentano le prestazioni dei collegamenti in ponte radio.

Waynet: funzionalità Way net ha tutti i modi di funzionare necessarie per rispondere alle specifiche esigenze della produzione radiotelevisiva: riconfigurazione dinamica dei circuiti, che la rende flessibile ed adattabile alle più diverse esigenze operative; possibilità di effettuare inserimenti, in tutti i nodi della rete stessa, di segnali radiotelevisivi trasferiti dai luoghi di ripresa esterna con l’ausilio di ponti radio mobili.

Waynet: livelli di qualità La rete Way net risponde, in termini di qualità e disponibilità dei collegamenti stessi, alle relative normative internazionali. In particolare i livelli di qualità e disponibilità della rete sono esattamente quelli previsti dalle norme ITU (International Telecommunication Union), ed in particolare la disponibilità del più lungo collegamento individuabile sulla rete non è inferiore al 99,9% dell’ anno.
RAIWAY Rete Satellitare
Rai Way dispone, oltre alla rete di distribuzione e diffusione terrestre, di una rete satellitare che svolge i compiti di diffusione diretta nazionale ed internazionale, di contribuzione TV per le riprese esterne e di riserva della rete terrestre.

In dettaglio la rete satellitare di Rai Way ha più finalità:

* per La RAI aumentare la sicurezza dei collegamenti che alimentano i trasmettitori di terra
* diffondere direttamente in Europa, Nord Africa e nell’ area del Medio Oriente i programmi della RAI. In questo caso con le stesse risorse satellitari la ricezione in chiaro è possibile anche sul territorio italiano
* diffondere i programmi di Rai International nel resto del mondo attraverso una complessa rete satellitare che si avvale di più operatori terzi

In Europa e nel bacino del mediterraneo i programmi televisivi e radiofonici della RAI sono trasmessi in digitale dal satellite Eutelsat Hot Bird 8 (posizione 13° Est). Le trasmissioni avvengono in chiaro, tranne per alcuni programmi, per i quali la RAI ha i diritti solo per l’Italia, che vengono criptati. I canali tematici che la RAI produce vengono invece inseriti nei Bouquet di SKY Italia.

Centri di Controllo Qualità

Rai Way, in precedenza Divisione Tecnica di RAI, da sempre ripone grande attenzione al controllo della qualità dei segnali trasmessi. Il primo centro di Controllo iniziava la sua attività il 2 settembre 1929 a Sesto Calende. L’attività del Centro consisteva allora nel controllo quotidiano dell’occupazione dello spettro, attività che, a quei tempi, era sicuramente più facile per via della minore occupazione delle gamme di frequenza (gamme dell’Onda Media e dell’Onda Corta) ma sicuramente molto necessaria a causa della minor stabilità di frequenza delle portanti e della minore affidabilità degli impianti trasmittenti.
Successivamente, nei primi anni ‘50, con l’installazione dei trasmettitori della rete radiofonica a modulazione di frequenza e della rete televisiva, per il Centro di Controllo nacquero nuove esigenze, prima fra tutti quella di estendere le misure di campo elettromagnetico e le tecniche dei controlli alle frequenze dei nuovi trasmettitori MF e TV.

Il Centro di Controllo di Monza

Si stabilì, allora, di costruire una nuova sede e nel 1953 iniziarono i lavori per un nuovo Centro che si scelse di realizzare all’interno del Parco di Monza, su un terreno pianeggiante, lontano da edifici e ottimale per la ricezione in quanto non disturbato da linee elettriche ad alta tensione e sufficientemente distante dalle montagne. Il Centro di Controllo di Monza, inaugurato nel maggio 1954, è stato costruito su progetto dell’architetto Giò Ponti partendo da uno studio di massima della RAI, che in base all’esperienza passata, stabiliva il numero, la disposizione e la dimensione dei locali nei quali avrebbero trovato sistemazione gli uffici, le apparecchiature di misura e i vari servizi.

Attorno al fabbricato del Centro, lontano da ostacoli e da zone con alberi ad alto fusto, sono installate:

* le antenne rombiche per la ricezione in Onda Corta
* antenne VHF e UHF, per ogni banda di radiodiffusione e per ogni polarizzazione, montate su un traliccio rotante posto alla sommità di una torre alta 55 metri.

Nel campo delle onde lunghe e medie sono possibili controlli sui trasmettitori di tutta Europa, del Nord Africa e di parte della Russia e con alcune limitazioni si ricevono anche quelli del Medio Oriente, dell’ Africa Settentrionale e Centrale e dell’Asia Minore.
Per le onde corte sono controllabili tutte le stazioni del mondo.

Il Centro di Controllo di Sorrento

Il Centro di Sorrento, attivo sin dal 1967, sorge a 500 metri sul livello del mare, in posizione dominante i golfi di Napoli e di Salerno.
Costruito su disegno dell’architetto De Martino di Napoli, a causa dell’ orografia del terreno in cui si trova, si sviluppa prevalentemente in verticale, il Centro di Controllo di Sorrento, agli effetti delle attività, è perfettamente complementare a quello di Monza.

Controllo qualità sul territorio

Rai Way dispone inoltre di una rete di controllo capillare in grado di fornire informazioni dettagliate sulle condizioni di ricezione dei segnali radiotelevisivi presenti nell’etere. La rete è strutturata in modo gerarchico e consente di rilevare eventi (in modo continuo, a campione, ad intervalli di tempo prefissati, condizionati, ecc.) o situazioni che dipendono sia dal sistema in uso (parametri caratteristici) sia dalle condizioni al contorno. La capacità della rete di controllo è tale da consentirne l’uso sia per scopi interni che di metterne a disposizione parte per le esigenze dei Clienti. Rai Way offre un servizio “chiavi in mano” di controllo con segnalazione in real-time di eventi rilevanti e Reportistica di periodo sui principali parametri sotto osservazione.
MEDIASET Rete Terrestre
La rete di trasporto e diffusione del segnale del Gruppo Mediaset è di proprietà della controllata Elettronica Industriale, che copre con 1.700 torri tecnologiche il 99% della popolazione nazionale. La società ha ottenuto dalle competenti autorità anche la licenza di operatore di rete per i multiplex digitali su frequenze terrestri e ha raggiunto accordi relativi all’offerta di capacità trasmissiva in tecnologia DVB-H. Una offerta che ha di fatto aperto il mercato anche agli operatori telefonici.
La rete del Gruppo Mediaset è un’infrastruttura utilizzata non solo per trasportare il segnale dei programmi televisivi emessi, ma anche per trasferire segnali di “semilavorati” da un qualsiasi nodo della rete ai centri di produzione televisiva dove è realizzato il programma (sistema di contribuzione).
Il 2005 è stato caratterizzato, dopo le fasi di sperimentazione del biennio 2003-2004, dalla definitiva messa in esercizio della tecnica digitale con la partenza della programmazione Mediaset Premium.
Rti ha proseguito l’attività di acquisizione di impianti televisivi da operatori locali portando, attraverso la digitalizzazione effettuata da Elettronica Industriale, la copertura della popolazione del primo Multiplex Mediaset all’80% (65% nel 2004).
Nel secondo semestre dell’anno Rti ha acquisito le frequenze di Home Shopping Europe Broadcasting, utilizzate da Elettronica Industriale per costruire il secondo multiplex Mediaset con una copertura della popolazione pari al 68%.
A fine 2005 Rti ha sottoscritto accordi per il lancio della mobile tv in tecnica DVB-H. In questa prospettiva Elettronica Industriale si sta preparando a digitalizzare una nuova rete per il trasporto del segnale digitale in mobilità che avrà il suo lancio nel corso del 2006.
Per far fronte all’accelerazione dello sviluppo digitale, Elettronica Industriale si sta preparando ad assumere per il 2006 la piena titolarità di operatore di rete, disponendo di tutte le risorse (terreni, locali tecnici, tralicci) per garantire la fornitura e l’esercizio di reti di comunicazione elettronica su frequenze terrestri in tecnica digitale. Elettronica Industriale può così porsi sul mercato italiano come il maggior operatore di rete nazionale.
MEDIASET Rete IP
MDS è la prima emittente televisiva nazionale in Europa ad aver una rete Ip unica per la produzione e la distribuzione dei video. Un progetto durato due anni, che Mediaset ha realizzato in collaborazione con Cisco . Obiettivo? Modernizzare i sistemi di trasmissione esistenti, ottimizzare la distribuzione dei contenuti e avere la larghezza di banda necessaria per erogare filmati in alta definizione. Infatti, le normali reti a ponti radio Sdh (Synchronous digital heirarchy) delle emittenti televisive hanno limiti tecnologici di velocità e di flessibilità. Così, sulla dorsale in fibra ottica, battezzata M-Tube, sono stati installati i router Cisco 7600 con connessioni 10-Gigabit Ethernet per collegare i 17 siti regionali ai centri di produzione basati a Roma e Milano, con la possibilità di fornire una capacità di 64 volte superiore a quella attuale. «Nei ponti radio il circuito di trasmissione avviene su un sistema punto a punto da predefinire, mentre su una rete Ip i video sono inviati a indirizzi digitali per cui non è necessario costruire un percorso», spiega Emilio Radius, sales manager divisione clienti digital media Cisco Italia. Grazie al nuovo modello il contenuto non deve essere più spinto da una sede o da un centro di produzione alla torre di trasmissione, ma viene direttamente prelevato da chi manda in onda il segnale o deve lavorare in postproduzione. Un passaggio che in futuro potrebbe consentire nuove modalità di fruizione per gli utenti. Certo, quando si tratta di una rete così vasta e di trasmettere dei video la garanzia di continuità di servizio è fondamentale: «Per testare la validità del progetto abbiamo ricreato in laboratorio, in scala uno a tre, la rete nazionale dell' emittente per scegliere un hardware giusto che garantisca la riconversione in meno di 50 millesimi di secondo nel caso di interruzione del segnale», aggiunge Radius. Inoltre, con questa dorsale Mediaset ha potuto ampliare il numero di postazioni collegate in fibra ottica con i sistemi di editing con cui i giornalisti possono acquisire e costruire i servizi direttamente sui loro pc. «Grazie al nuovo processo di workflow digitale possiamo produrre cento notizie al giorno con un incremento della produttività pari al 400%. In questo modo, possiamo utilizzare il tempo risparmiato per produrre contenuti per internet, dispositivi mobili e per altre reti televisive», conclude Marco Pellegrinato, vicedirettore Ricerca e progettazione tecnica di Mediaset.
Paolo
 
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@ mckernan

Ti ricordi per caso di una mappa relativa alle postazioni RAI in cui si potevano vedere i collegamenti tra le varie postazioni attraverso vettori di direzione e che era stata postata qualche tempo fa qui sul forum?

Oppure mi confondo con quella Mediaset? ;)

Servirebbe per identificare la "grandezza" delle singole postazioni in maniera grafica e collegarla alla descrizione che hai segnalato tu.
 
L_Rogue ha scritto:
@ mckernan

Ti ricordi per caso di una mappa relativa alle postazioni RAI in cui si potevano vedere i collegamenti tra le varie postazioni attraverso vettori di direzione e che era stata postata qualche tempo fa qui sul forum?

Oppure mi confondo con quella Mediaset? ;)

Servirebbe per identificare la "grandezza" delle singole postazioni in maniera grafica e collegarla alla descrizione che hai segnalato tu.

sicuramente c'era nel documento rai. In quello mds non ricordo
 
L_Rogue ha scritto:
@ mckernan

Ti ricordi per caso di una mappa relativa alle postazioni RAI in cui si potevano vedere i collegamenti tra le varie postazioni attraverso vettori di direzione e che era stata postata qualche tempo fa qui sul forum?

Oppure mi confondo con quella Mediaset? ;)

Servirebbe per identificare la "grandezza" delle singole postazioni in maniera grafica e collegarla alla descrizione che hai segnalato tu.
Intendi il Documento di RaiWay relativo alle Operazioni di Switch-Off con relative Mappe?

Non ho il Collegamento ma ho il Documento pdf se mi mandi in PM l'indirizzo di Posta ti invio il documento!

La Rete Rai ha come Centro Principale M.Penice, stategico fino ai tempi della Rete in Bassa Frequenza, Vedi questo Post.

Paolo

Edit
Il Documento Rai è Scaricabile al seguente Link
In questo Sito trovi inoltre alcuni Documenti con Mappe & Info relativi agli Impianti MDS coinvolti nello SwitchOff.
 
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Cristian1989 ha scritto:
Potrebbe essere strana una totale disattivazione del Penice da parte della RAI...
Ma scusate come fanno le postazioni come Monte Cavo, Monte Faito, ecc che hanno Rai, Mediaset, Telecom e gran parte delle locali in unica postazione?

Più che strana direi che è impossibile. E comunque personalmente ritengo che le 2 postazioni non siano intercambiabili, al di là di tutti i discorsi sulla configurazione d'antenna ecc. Entrambi hanno zone d'ombra che però hanno il vantaggio di non sovrapporsi, essendo le 2 postazioni ad una certa distanza e soprattutto l'uno sulle prime alture delle Alpi, l'altro sugli Appennini.
 
confermo come detto in altro thread che i mux rai sono presenti anche su valcava. Da un amico che è impossibile ricevere da PNC abbiamo puntato un antenna solo su valcava in ingresso uhf e tutta la rai si vede!
 
A Valcava (almeno per ora) è presente solo il Mux Rai 4.
Si sarà trattato di una coincidenza, a causa di qualche eco o riflessione favorevole del segnale del Penice (o di qualche altro sito ricevibile in zona che trasmette i primi tre Mux RAI).
Ma proprio in quanto segnale riflesso, captato fuori puntamento, non lo si può considerare affidabile nel tempo. :icon_rolleyes:
 
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