
Dopo Valentin (ritroviamo Julieta Cardinali e Rodrigo Noya), Alejandro Agresti si trova già ad un preoccupante vicolo cieco. Personaggi persi da ritrovare nella grande Patagonia - la stessa di Un cinema alla fine del mondo - a Sud di Buenos Aires, capitale dei desaperecidos; formalistica ma anche male architettata, vuota dilaniazione melodrammatica, infarcita di temi intrecciati, adagiata su stancanti note fino al naufragio finale sul volto di Monica Galan.
Voto: *