Tv Digitale, corsa contro il tempo

Pigmos ha scritto:
a) i broadcaster ormai trattano solo dati digitali e trasmettere in digitale ha un enorme valenza di riduzione dei costi;
Esclusa la Rai, che il digitale se lo sogna.

Ricordo che in una dichiarazione di non poco tempo fa è stato detto che "la sola digitalizzazione dei Tg costerebbe almeno 150 milioni in cinque anni".
C'è poi da considerare che anche se digitalizzano i TG, comunque ci sono poi altre conversioni da digitale ad analogico e viceversa prima di arrivare all'emissione vera e propria del canale.
Pigmos ha scritto:
Detto questo, ora ti espongo le mie posizioni:
1) Nel passaggio al DVB-T, almeno a casa mia, ho avuto modo di vedere la TV con una qualità nettamente migliore, almeno un paio di canali (RaiDue e Canale 5), e di ricevere canali che prima non vedevo (SportItalia e SitComUno, per esempio).
SportItalia è in chiaro anche su Hotbird, SitcomUno è FTA ma su un'altro satellite.
Canale5 e Rai2 si vedono bene anche sul satellite, anzi canale5 ha più qualità.
Pigmos ha scritto:
2) La pAyTV per me è stata un opportunità per vedere la mia squadar del cuore (la fiorentina, su La7 Cartapiù), senza dover per forza fare un abbonamento annuale dal costo sproporzionato per quelli che sono le mie (e sottolineo mie) abitudini televisive, ossia vedere poca televisione, spesso facendo zapping pazzo, vedendo 2-3 minuti per canale, giusto il tempo di "capire", e guardando molti film in DVD ad orari quanto mai sballati.
Facile vendere le partite a 3€ quando i diritti sportivi vengono venduti a Mediaset e La7 ad un prezzo 3/4 volte inferiore a quello praticato a Sky. Vedremo quando anche i diritti per il DTT lieviteranno, se si riuscirà a mantenere questa formula.
Pigmos ha scritto:
3) La neutralità tecnologica è una boiata immane, la televisione rimane, per la maggior parte quella distribuita via etere, il satellite potrebbe essere una alternativa, ma impiantare impianti di distribuzione sat nelle case, così come ora ci sono 3-4 tv per appartamento diventa improponibile, oltre ad aprire scenari problematici di gestione delle royalty risolvibili solo puntando un satellite centrato sull'Italia a bassa potenza, come hanno fatto Germania e Gran Bretagna, ma non penso che ci sia la possibilità tecnica (l'Italia è lunga a differenza delle altre due che sono una abbsatzna "rotonda" e l'altra di dimensioni ridotte).
"Obbligare" tutti ad avere l'impianto satellitare è ovvio che non avrebbe senso, ma perchè non si da la possibilità di scegliere al telespettatore?
Basterebbe vendere una comune carta nelle edicole e nei centri commerciali, come già si fa per MediasetPremium/La7CartaPiù/SkyPass/Fastweb/Alice, più tutti gli operatori di telefonia, o magari allegarla alla busta che inviano ogni anno per richiedere il pagamento del canone!! sarebbe così difficile?? :eusa_wall:
Pigmos ha scritto:
L'IPTV, invece, dventa ancora più improbabile, pensando che debba alimentare 3 TV per famiglia in contemporanea, saturerebbe la banda in poco tempo e richiederebbe investimenti assurdi.
Quello che dici vale, ma solo nel breve periodo. La banda aumenta di anno in anno, basta pensare a qualche anno fa quando le ADSL Mega andavano fino a 640kbps, mentre ora si parla di 20Mbps... si stanno continuamente rinnovando le infrastrutture, prima o poi (qualche anno), la banda sarà sufficiente anche per vedere 3 canali contemporaneamente (con 20Mbps già oggi si potrebbero vedere almeno 5 canali in MPEG4 contemporaneamente con ottima qualità, se solo la qualità delle linee lo permettessero)
Pigmos ha scritto:
Quindi, in funzione di queste valutazioni tecniche credo che il emzzo principale (dico principale perchè penso che gli altri hanno e debbano comunque avere un ruolo) è solo il DVB-T.
Concordo anch'io che il mezzo principale rimarra il DVB-T, ma solamente perchè al DVB-S non vengono dati pari opportunità.
Chi me lo fa fare di piazzare una parabola, se poi la Rai e Mediaset vanno a criptare i migliori programmi?
Pigmos ha scritto:
4) C'è assolutamente necessità di un intervenmto legislativo, perchè tra gli ultimi due ministeri c'è stata totale dissonanza e poca chiarezza, la gente, i broadcaster e gli ascoltatori, hanno necessità di chiarezza su tempi e modalità per poter investire i propri soldi, senza di questo il DTT avanzerà a passo lento fino al 2011 quando poi succederà la stessa cosa dell'anno scorso, ossia poci ricevitori e broadcaster non pronti.
Certezze legislative sono indispensabili anche per permettere a nuovi editori di pianificare l'ingresso nel mercato.
Concordo sulla chiarezza, però almeno per quanto mi riguarda ho già le idee chiare su quanto investirò ancora sul DTT. Un bel niente (per tutti i motivi che già ho elencato)
babbacall ha scritto:
http://www.repubblica.it/2007/07/sez...-digitale.html

E comunque qui una notizia che la dice lunga su come il DTT sia il futuro ormai ;)
Futuro si, ma della televisione terrestre (anche se pure qui ci sarebbe da discutere visto che utilizzano e saranno costretti ad utilizzare ancora per molto il vecchio MPEG2).

Il vero futuro, volenti o nolenti, sarà l'IPTV, e il Video On Demand. Altro che tv generaliste. E Mediaset e Rai già l'hanno capito (la Rai con Rai.tv, RaiClick, e YouTube; Mediaset con il servizio lanciato pochi giorni fa RIVIDEO).
 
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