Il contenzioso di Telecom Italia con milioni di utenti a proposito di chiamate vere, o mai fatte, o fatte fare in modo truffaldino, con software che si inseriscono all'insaputa dell'utente durante la navigazione Internet è uno dei problemi che più affliggono il vertice aziendale per i problemi di immagine, chiamate ai call center, recupero crediti connessi.
Finora l'unica risposta era stata l'offerta di un servizio di disabilitazione temporanea, con chiave numerica e a pagamento, per tutte le chiamate non urbane: quindi anche per i servizi "a valore aggiunto" come i famigerati 144, 166, 899, 0878 e via dicendo; e poi c'è la disabilitazione permanente gratuita, su richiesta dell'abbonato, per 166 e 899.
Entro la fine dell'anno Telecom intende introdurre un codice Pin a 4 cifre, che verrà distribuito a tutti gli abbonati: una volta digitato, consentirà di chiamare i servizi a valore aggiunto. A questo punto, in caso di chiamate effettuate da quell'utenza, la responsabilità dovrebbe ricadere solo sul titolare dell'utenza, senza possibilità di contestazione.
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Finora l'unica risposta era stata l'offerta di un servizio di disabilitazione temporanea, con chiave numerica e a pagamento, per tutte le chiamate non urbane: quindi anche per i servizi "a valore aggiunto" come i famigerati 144, 166, 899, 0878 e via dicendo; e poi c'è la disabilitazione permanente gratuita, su richiesta dell'abbonato, per 166 e 899.
Entro la fine dell'anno Telecom intende introdurre un codice Pin a 4 cifre, che verrà distribuito a tutti gli abbonati: una volta digitato, consentirà di chiamare i servizi a valore aggiunto. A questo punto, in caso di chiamate effettuate da quell'utenza, la responsabilità dovrebbe ricadere solo sul titolare dell'utenza, senza possibilità di contestazione.
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