La musica è stata, per alcuni di noi, l'elemento determinante che ci ha avvicinato al mondo della televisione satellitare. Complici le piccole televisioni locali che, fiutando "l'affare", portavano dentro le nostre case immagini provenienti da altri "mondi", insegnandoci che c'era qualcos'altro oltre la normale tv via etere.
Siamo nel 1985 e il satellite ECS1, veterano della flotta Eutelsat posizionato a 13° Est, già cominciava a diffondere le prime trasmissioni destinate all'utenza finale. Un piccolo gruppo di televisioni via cavo ora trovava spazio in tutta Europa grazie a questi ripetitori posizionati sulla montagna di Clarke.
Per la maggior parte di noi era ancora un universo inaccessibile, materiale per pochi eletti. Erano in particolar modo gli addetti ai lavori ad essere già dotati di antenne il cui diametro doveva essere almeno di 180 cm. e qualche fortunato privato.
Noi eravamo troppo piccoli e nessun padre avrebbe preso sul serio una richiesta simile.
Prima di tutti c'era Music Box, televisione musicale londinese che può essere forse definita antenata di MTV, già nei primi anni ottanta in onda con VJs e special sui più importanti artisti in voga in quegli anni, senza considerare l'audio televisivo stereofonico.
I pionieri dell'emittenza locale non si fanno scappare la novità: ore ed ore di programmazione di ottima qualità che piovono, letteralmente, dal cielo. Europa Tv, conosciuta inizialmente come Tv Ardea e visibile solo in alcuni comuni del litorale romano segue la sorte di altre colleghe capitoline, come Telestudio che utilizzerà il canale 38 per gli inglesi, ci delizia con la programmazione di Music Box.
Nino Firetto, visibile nelle prime due immagini, è sicuramente uno dei volti di punta del canale musicale, rimanendo presente fino al 1989.
Nella programmazione dell'emittente c'è davvero spazio per tutti gli artisti più conosciuti. La terza fotografia mostra uno dei primi sistemi di titolazione dei video per presentare un clip, abbastanza raro, con Copeland dei Police. I Bon Jovi con 'Living on a prayer' sono in onda insieme al marchio della scatola musicale (quarta immagine), ma nella messa in onda del filmato c'è un piccolo messaggio tecnico subliminale: in alto a destra ci sono due linee, avvertono l'inizio della pubblicità e saranno presenti sempre, ogni volta, per avvisare del break.
Troppo bello per durare: il 31 gennaio del 1987 sarà una data storica per Music Box, l'inizio della fine. Nasce Super Channel che si presenta sulla stessa frequenza come un canale d'intrattenimento pan europeo, dedicando però ancora moltissimo spazio alla comitiva di Nino Firetto.
Il feed questa volta ci viene gentilmente concesso dalla non romana e localissima Telestudio, visibile solo in alcuni centri della Valle Peligna (AQ). Ore ed ore di messa in onda dedicate all'Eutelsat, fatta eccezione per alcune dirette di eventi locali.
Cambia anche il servizio televideo che viene ampiamente pubblicizzato. Potete immaginare da chi fosse curato prima dell'arrivo della nuova emittente. Ci sono tutte le pagine utili per raccogliere qualsiasi tipo d'informazione su quello che viene trasmesso. Anche la griglia dei programmi completa, molto utile, dal momento che Tv Sorrisi e Canzoni non pubblicava gli eventi mandati in onda. Peccato che il servizio teletext fosse disponibile solo via satellite. Almeno per mia esperienza qualsiasi televisione locale da me sorpresa nella ripetizione del segnale filtrava il televideo durante la diretta.
Un'occhiata alla chart del mese di giugno 1987, utile per scoprire chi fosse maggiormente in voga in quel periodo. Al primo posto Whitney Houston con 'I wanna dance with somebody'.
Le sette note sono ancora l'elemento determinante del palinsesto della nuova emittente londinese. I concerti acquistati da Granada e trasmissioni musicali targate Music Box trovano ancora ampio spazio all'interno della nuova programmazione. Ma Super è essenzialmente un canale generalista, quindi, ad una certa ora, arriva proprio il momento di cambiare musica, come mostra chiaramente il secondo promo.
I boxofili dovranno attendere l'una del mattino prima di ricominciare a sognare!
Il cambiamento sembra non pesare ancora molto, gli appassionati del music channel possono seguire i loro protagonisti senza particolari difficoltà e spegnere magari la televisione dopo che Adam Curry ha salutato i suoi telespettatori. Il palinsesto tipo dell'estate 1987 ci regala Nino alle 16 e Countdown alle 17. Un'ora di videoclip, classifiche, richieste degli ascoltatori, date dei concerti e filmati live on playback direttamente da uno studio fatto apposta per la trasmissione, con tanto di pubblico in sala, come è possibile notare dallo screenshot, postato proprio per rendere l'idea.
Quel giorno, tra i tanti ospiti, c'erano i Def Leppard, famosa rock band degli anni ottanta nota anche per il fatto che il batterista, in quanto invalido, suonasse solo con un braccio. Il successo di quel periodo era, per l'appunto, 'Animal'.
Una delizia per gli appassionati della musica che potranno comunque continuare a seguire il format, successivamente, su Sky Television, con la conduzione di un altro biondo VJ che rispondeva al nome di Pat Sharp.
Ovviamente '
It's A Music Box Production'.
Il marchio di Music Box è ancora l'unico a comparire sul teleschermo, sempre in basso a destra, anche se leggermente diverso rispetto a quello mostrato nella quinta immagine del 1985. Un'abitudine che non durerà molto, Super adotterà a breve un suo logo che presto, come vedremo nelle foto successive, diventerà stabile.
Il sabato mattina è comunque un piacere svegliarsi con questa colonna sonora ed è pure tempo di classifiche. Parte la Chart Attack, la hit parade dei trenta singoli maggiormente apprezzati. La sigla è davvero accattivante: ci mostra cornici di quello che avviene dietro le quinte, la regia è in onda. Quello che in tv si vede solo per alcuni secondi, è ora stabile con questi fermo immagine; un'occasione ghiotta per vedere com'è fatta la loro regia, quali strumenti utilizzavano e sopratutto per apprezzare un altro volto noto, quello di Simon Potter.
A puro titolo di curiosità: quel giorno al trentesimo posto, come new entry, c'era Boy George con 'Sold'.
Per i poverini non parabolizzati la ripetente di turno: Video Caesar Tv, direttamente da Pescara un misto di programmazione composta da Music Box e Videomusic. Senza volerlo, quindi, gli abruzzesi anticiparono quello che sarà poi il futuro di Super Channel, con l'acquisto della stessa da parte della famiglia Marcucci.
La nuova vera identità, comincia dunque a prendere sempre più piede.
Un primo marchio, dal sapore un po' sperimentale che la televisione comincia a mostrare. E' un logo che all'inizio comparirà solo ed esclusivamente nella fascia serale e notturna, lasciando quindi le altre ore di trasmissione libere da qualsiasi altro timbro.
Fasi di vita quindi a confronto, visto che il nuovo brand compare su un video che mostra una titolazione vecchia maniera, segno che Music Box probabilmente duplicava il clip dal master titolandolo anche nella loro copia di archivio, abitudine poi modificata con una titolazione più elastica, effettuata direttamente, in tutti i sensi, durante la messa in onda del promo musicale.
Ma la "Super" collocazione sempra non essere molto in armonia con i nomi dei cantanti e i titoli delle canzoni. Come si può notare dall'icona del video di Patrick Hernandez, nello schermo ci sono delle distanze un po' troppo ravvicinate, e se ci mettiamo pure la marchio-titolatrice di Telestudio, il risultato al giudizio dell'occhio telespettatore.
Televisioni ripetenti mandate a casa, finalmente il segnale arriva direttamente dai 13° Est dell'Eutelsat II F1, ma qualcosa a Londra sta cambiando e non in meglio.
Siamo nel 1988, il volto del "carrilon" così come abbiamo cominciato a conoscerlo comincia a sbiadirsi. I noti conduttori sono ancora in onda, ma le ore che gli vengono dedicate sono sempre meno ed inolte adesso, come è possibile notare dalle foto, la casa madre adotta solo ed esclusivamente il suo marchio, piccolo in alto a sinistra.
L'attenzione per tutto ciò che fa melodia è sempre alta, esibizioni dal vivo e trasmissioni box made sempre in onda, nuova grafica per le sigle (vedere anche il promo di Super), nuovi studi, ma i conti del bilancio intanto non quadrano.
Nuovi promo per volti noti, meglio tenere nascoste le difficoltà economiche facendosi vedere sempre in forma. Simon Potter è ancora il presentatore della Chart Attack, cambia l'orario e il promo di presentazione, e magari anche il look del conduttore. Tutto, come sarà possibile notare anche dalle prossime icone, evidenziato da uno spot che recita 'Super Summer Sounds'. Insomma, il nome della nuova signora prende sempre più piede.
Il sound estivo è solo di Super Channel, ma quanti volti ancora familiari. Cominciano davvero ad avere quasi l'odore di storia, viene quasi da chiedersi in cosa siano impegnati ora dopo una bella carriera presso gli studi londinesi.
I capelli biondi e femminili sono di Amanda Reddington (è lei vero?), altra storica presenza, come storico è il programma 'Off the wall', sempre impegnato nella moda ed in tutto ciò che fa tendenza a Londra e dintorni. Davvero una parentesi da non perdere per essere informati sulla loro nazione, sempre all'avanguardia su ogni cosa che possa venire ritenuta fashion.
Adam Curry a casa, Count Down continua su Sky Television con un altro conduttore, ma per i suoi ammiratori arriverà una nuova conduzione su MTV: una classifica tutta sua made in USA. Bisognerà attendere solo qualche mese, ad Ovest una nuova stella sta per sorgere.
Arriva intanto Formula One con John Leslie, nuovo volto che avrà spazio anche in Italia, questa volta grazie a Super Six che ne trasmetterà legalmente i programmi con un esperimento italiano la cui storia è già stata trattata nel post numero 20.
La messa in onda è ovviamente in anteprima sui 10987 V dell' F1, sulla nostra penisola quasi un mese di ritardo.
Classifiche e video protagonisti della trasmissione. Il suond è molto americano, ma qualsiasi cosa sembra aver perso quel mordente e quella verve alla quale siamo stati abituati crescendo, inoltre i clip vengono presentati seguendo uno stile radiofonico: non ne viene rispettata l'integralità e le immagini partono non appena termina l'intro musicale iniziale che si può ascoltare, come sottofondo, durante la presentazione del conduttore che rientrerà prima del termine della canzone.
Ed è un peccato, come telespettatore di una tv musicale ritengo che l'integralità del filmato è quasi sacra!
Nino c'è!
Gli hanno tagliato i capelli, ha un aspetto più curato e meno giovanile, sono passati tre anni da quando lo vedevamo comparire tra le tv locali senza capire, all'inizio, chi era e da dove veniva.
Ha perso la forza come Sansone, ma non è colpa sua e nemmeno dei suoi amici. Sono gli eventi più grandi di loro che stanno prendendo, piano piano, piede.
Vederlo in televisione è sempre un'emozione, pure se cominciano a non esserci più quelle caratteristiche che abbiamo apprezzato all'inizio e con le quali siamo cresciuti. Sono passati vent'anni dal suo esordio in televisione e molti ricordi rimangono ancora vivi nella nostra memoria.
La nuova striscia si chiama semplicemente come il suo nome: Nino Firetto. Vale però quanto detto sopra ed ogni cosa sembra andare avanti per forza d'inerzia. Ad arricchire il programma qualche ospite valido non manca mai, la sua simpatia insieme alla professionalità rimane intatta, è il contorno che comincia a piacerci sempre meno.
Personalmente anche la scelta dei video sembra essere giù di tono. Meglio non scavare troppo negli archivi in vista di un futuro incerto.
Con le immagini finali di queste due sigle capiamo cosa è ormai diventato Music Box. Un copyright, che compare solo alla fine di ogni programma prodotto, hanno praticamente già preso la direzione che li vede protagonisti tutt'oggi nel mondo della musica: una firm specializzata nella produzione di programmi musicali per i maggiori network inglesi, forte però di un passato e di un archivio al quale in tanti attingono, Viacom compresa, come potete ben vedere dalle immagini inserite da Zwbot nei post successivi.
Il logo, sempre presente in basso a destra nei tempi d'oro non esiste più o meglio, il generatore di marchio scollegato un bel giorno dalla messa in onda sarà conservato (o almeno così ci piace credere) in qualche museo della televisione inglese sotto una bella protezione in vetro.
Super Channel tra i fossili! Mi viene quasi da pensare che l'ideatore di questo monoscopio avesse il dono della preveggenza.
Quanti cambiamenti negativi in un anno. Sono bastati dodici mesi per distruggere il lavoro fatto dal 1984 a quel fatidico 30 gennaio 1987.
Non rimane altro da fare che andare a dormire: della fascia notturna musicale dedicata a Music Box non c'è più nulla, le repliche per i sonnambuli si limitano alla ritrasmissione di Formula One e Nino Firetto, seguirà una suadente voce femminile per augurare la buonanotte ai telespettatori.
Dopo tutto in tempi di magra meglio risparmiare in questo modo.
L'interruzione dei programmi notturni sarà comunque solo transitoria ma quello che succederà da questo momento in poi è davvero di triste interesse (vedere anche il post numero 32 di Zwobot).
Niente ha più il sapore di quel pionerismo e novità che ha alimentato tutto questo, la famiglia Marcucci sta per arrivare, Super diventerà una filiale italiana di Videomusic e poi, come se non bastasse, la mazzata finale degli americani di casa NBC.
Sarà poi il digitale a determinare lo spegnimento degli storici 10987 V nell'autunno del 1998, dopo aver offerto ai telespettatori europei, per un breve periodo, una programmazione composta da CNBC in onda dalle 6 alle 12 e National Geographic dalle 12 in poi.
Il palinsesto tipo dell'estate 1995 nella fascia pomeridiana?
14,00 US Money Wheel
17,30 FT Business Tonight
18,00 Today News
19,00 ITN World News
Ecco cosa è rimasto della storica programmazione: solo il notiziario dell'inglese ITN, in mezzo ai telegiornali economici made in USA.
A partire dalla metà del 1988 qualche altro gruppo americano stava già cominciando a seguire, probabilmente con un certo interesse, il decadimento del carillon inglese.
Il campo riservato alle televisioni musicali era diventato realmente sgombro da qualsiasi concorrenza. Non ci voleva certo una mente esperta in strategie di marketing per capire che quello che andava ora in onda sui 13° Est non avrebbe fatto male nemmeno ad una mosca.
Un satellite della flotta Intelsat sui 27,5° Ovest era in procinto di dar vita ad un nuovo fenomeno e sopratutto permanente.
MTV, i cui motori già rombavano dall'agosto del 1987, era pronta per conquistare l'Europa, liberamente!
Un ringraziamento particolare a Zwobot per la sua collaborazione