Un po' di storia!

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Un brutto colpo per chi era abituato a vedere (o a ritrasmettere) Music Television senza marchio!
Il gruppo Viacom ha deciso, dopo un anno e mezzo di onorata carriera in formato anonimo, di marchiare il proprio segnale.
E' il primo logo di MTV Europe. Davvero difficile che passi inosservato anche se non sarà, almeno all'inizio, sempre costantemente in onda.
Siamo arrivati al 1989 ed abbiamo visto ormai gran parte dell'inizio di questo nuovo canale musicale e le basi sono state ampiamete illustrate, ma la capacità artistica e rinnovatrice dell'emittente è sempre in forte movimento. Nuovi promo per pubblicizzare il proprio marchio sono sempre in onda insieme alle trasmissioni che abbiamo conosciuto che si rinnovano nella grafica e nel modo di presentarsi, senza annoiare mai i telespettatori.
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Una emme che ruota in continuazione e si mostra come una sorta di fantomatico luogo all'interno del quale vivono strane creature.
E' la grafica che poi ci riporta alla M maestra utilizzata come segnale orario. Ogni ora, quindi, questo spot va in onda e una voce fuori campo molto velocemente illustra quello che andrà in onda nei prossimi sessanta minuti.
In quel momento erano le 17 e la voce di Maiken Wexo darà il via ad una piccola rubrica che va in onda ogni giorno allo stesso orario. Una piccola ma interessante abitudine di MTV che viene illustrata nelle prossime immagini.
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E' il '3 From 1 At 5', ovvero tre video di uno stesso artista, sempre alle cinque del pomeriggio. La puntata del giorno é dedicata ai Duran Duran e l'immagine del clip, sul quale compare anche il logo del programma, si riferisce ad una delle loro maggiori hit: 'Wild boys'.
Successivamente anche la schermata di presentazione con l'ordine dei cantanti (o gruppi) ai quali verranno dedicati i prossimi appuntamenti della settimana.
Da notare come il logo del canale non sia sempre presente durante la programmazione, qualche spazio anonimo ancora resiste, magari frutto di una semplice dimenticanza da parte della messa in onda.
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Manca solo un secondo alle ventiquattro: tra poco tutti a dormire!
Quando una televisione 24 ore faceva ancora notizia, MTV prese la decisione di mettere in evidenza il fatto e il senso del promo è molto chiaro: a mezzanotte in Germania, come nella maggioranza dei paesi europei molte televisioni chiudono quando si ha ancora voglia di guardarle. Ma MTV è differente, perchè trasmette tutti i giorni 24 ore e può essere seguita ogni volta che lo si vuole.
Un particolare che al giorno d'oggi non fa più differenza, tutti trasmettono sempre, ad ogni ora del giorno e della notte anche se gli americani, probabilmente, ignoravano che molte televisioni locali già adottavano la formula non stop, chi grazie ad un bel lettore VHS con auto repeat inserito, chi proprio con l'aiuto della ripetizione di segnali via satellite.
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La notte bisogna pensare ai nottambuli allora, con una programmazione studiata ad hoc, sopratutto il sabato sera.
Party Zone lo abbiamo già conosciuto sul primo post dedicato alla tv stelle e strisce, quando è stato
pubblicizzato il palinsesto speciale per l'ultimo dell'anno.
Gli screenshot mostrano la sigla adottata per sottolineare l'inizio di questa fascia oraria riservara solo ed esclusivamente alla musica da discoteca. Quindi non ci sono presentatori, interviste od interruzioni di vario genere (ad eccezione di quelle pubblicitarie); solo musica non stop, proprio per chi ha solo voglia di ballare.
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Post dopo post abbiamo praticamente fatto rivivere tutto ciò che ci ha appassionato musicalmente ma sopratutto tecnologicamente.
Utilizzando tutto il materiale a disposizione è stato creato un piccolo museo di nicchia dove, forse, tanti nostalgici si ritroveranno e si meraviglieranno nel rivedere determinate immagini che credevano stampate solo nei loro ricordi.
MTV ha ormai un futuro più che avviato, tanto che come ben sappiamo risulta anche al giorno d'oggi il nome più importante (o altisonante) nel panorama del mondo televisivo musicale e non solo.
La diffusione satellitare tramite Intelsat gli ha dato la possibilità di diventare un segnale europeo e di concedergli, quindi, lo sbarco nel nostro continente.
Abbiamo però imparato che la creatura della Viacom non è stata, come spesso si tende a sbandierare, la prima televisione nel panorama delle sette note, o almeno non per noi europei.
Music Box avrà sempre un posto di rilievo (almeno nei miei ricordi), tanto che sarà sempre diffcile riuscire a dare un senso a quella operazione di mercato che l'ha messa nelle mani di Super Channel per poterne poi determinare la graduale scomparsa, nonostante avessero manifestato l'intenzione di tornare ad essere un canale indipendente e completamente dedicato alla musica entro due anni.
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La sfida, ovviamente, è solo virtuale. Sarebbe però curioso sapere come sarebbero andate le cose se entrambi i network fossero stati in vita contemporaneamente.
Avremmo, probabilmente, assistito ad un vero è proprio scontro fra giganti, o magari la Viacom, vedendo l'imponente presenza degli inglesi originali, non avrebbe nemmeno pensato ad un ingresso nel mercato europeo.
Curioso potrebbe essere sapere da quanto tempo MTV spiava Music Box, proprio per capire le strategie di mercato d'attuare con lo scopo di conquistare il nostro continente.
Quanta fatica sprecata comunque, la fortuna ha davvero aiutato gli americani nell'ottenere campo libero proprio nel periodo durante il quale decisero di effettuare il loro ingresso attraverso i satelliti della nostra fascia orbitale.
I due canali musicali hanno avuto una particolare attenzione per il nostro paese, ma pure in questo caso le stelle e strisce sono risultate vittoriose rispetto ai britannici. Già descritto l'esperimento fallito con Super Six, grazie al quale Music Box tentò l'ingresso ufficiale in Italia, Music Television, dopo aver lanciato dalla sede di Londra i volti di Jovanotti ed Enrico Silvestrin tramite i segnali di Astra come vj, cancellò tutte le tv locali specializzate nella ripetizione non ufficiale del segnale, scegliendo una elite di canali regionali autorizzati a trasmettere sei ore di programmazione del network nella fascia pomeridiana.
La colonizzazione tricolore cominciava così a pieno regime, insieme al progetto più "globale" di regionalizzazione dell'emittente stessa.
Ad ognuno la sua MTV!
La storia finisce qui, il resto lo conosciamo tutti e non vale nemmeno la pena raccontarlo.
Solo una serie di ultime immagini per terminare davvero: uno screenshot con l'indirizzo londinese, ed altri arrivati grazie alla frequenza 11481 H del satellite Astra 1A (intanto è cambiato il marchio).
La gara visualizzata con le foto di cui sopra è, come già detto solo di pura fantasia, ma personalmente non avrei dubbi a quale "atleta" alzare il braccio per decretarlo vincitore dell'intera competizione.
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Su questo thread sicuramente no e, personalmente, non conoscevo questa parte del loro sito.
Grazie per la segnalazione, è sempre un piacere rivedere "immagini d'epoca". :D
 
che dire....poi gli shots sono bellissimi.....so che c'era un sito dove raccoglieva tutte le curiosita...chissa quante ne avranno di stranezze successe in tv e/o monoscopi strai gianluca e zwobot......magari se potete perche non fare un pensierino?.....
 
dato un occhiata....peccato per la lingua molto incomprensibile....il sito tuttavia è molto fornito e di facile consultazione......
 
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Una rara test card dell' ECS 1 che ha spianato la strada ai più noti e seguiti Hot Bird. L'immagine del 1988, è sicuramente uno screenshot utile per ricordare il satellite che ha letteralmente acceso i 13° Est già attivi, come abbiamo ben visto nei post precedenti, dai primi anni ottanta.
Il "fondatore" dello slot più caldo per noi italiani, sarà poi mandato a morire sui 48° Est nel 1995, ma solo dopo aver sostituito la perdita del 2 F5 (come riportavano le cronache di quel periodo). Per seguire gli ultimi istanti di vita del vecchio Eutelsat erano necessarie antenne con diametri superiori ai due metri e mezzo, essendo il footprint centrato sulla parte più orientale dell'Unione Sovietica.
Il vecchio satellite, divenuto famoso in Italia grazie ai sui 10987 V, si apprestava così a dare il suo ultimo contributo alla fascia di Clarke.
Un gioiello di tecnologia che ha certamente portato fortuna a molti editori grazie al quale hanno potuto sviluppare dei veri e propri progetti di televisione europea (e non solo) tanto da arrivare ad essere, grazie a questa palestra spaziale, dei colossi intoccabili nel mondo dei media televisivi fino a giungere ai giorni nostri.
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TV5 rappresenta un esempio di quanto detto sopra!
Si presenta come la televisione internazionale di lingua francese già nel 1987, anche se con un palinsesto molto ridotto, in onda solo dalle 16 fino a dopo la mezzanotte.
Quella mostrata negli screenshot è la sigla d'inizio trasmissione, grazie alla quale è possibile vedere alcuni marchi storici appartenenti alle emittenti che, con il loro contributo, costruiscono il palinsesto del canale in onda già all'epoca sui 13° Est dell'ECS 1.
Partecipa ovviamente anche la svizzera francese e il canale pubblico Antenne 2, con il nome storico che ci riporta alla visione analogica in banda UHF, portata in Italia grazie ai ponti di Tele Centro Toscana.
Le tv pubbliche di lingua francese vengono ospitate ogni giorno, a turno, all'interno del palinsesto di TV5. "Oggi", in onda, le trasmissioni autoprodotte della RTBF che trovano così una collocazione europea.
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Ognuna con il suo marchio e con la sua storia, ma sopratutto ancora esistenti.
Inglesi e tedeschi hanno avuto l'occhio lungo, mentre gli operatori italiani erano ancora affacciati alla finestra a guardare quello che succedeva.
Astra non aveva ancora imparato a volare ma 3 Sat e Sat 1, insieme a tante colleghe connazionali, già si erano regalate una popolarità europea e le immagini mostrano i marchi storici con i quali abbiamo cominciato a conoscerle e ad apprezzarle.
Eutelsat ha fatto da culla anche a Sky (ultima delle tre foto sopra mostrate), con un canale generalista davvero di tutto rispetto made in England. Figlio unico, nella prima metà degli anni ottanta, di quella che diventerà in seguito una grandissima famiglia grazie a Murdoch (vedere post numero 50).
Il polo strategico della SES porterà fortuna alla nuova piattaforma inglese, dando così vita al sistema di codifica VideoCrypt con il quale verranno protetti tutti i canali facenti parte del bouquet del Signor Rupert.
Sky ha avuto una lunga e vivace carriera analogica grazie ai 19,2° Est con continui aggiornamenti e cambi d'immagine al proprio pacchetto, rendendosi così sempre appetibile ai propri telespettatori (anche non inglesi) ed una serie d'immagini, mostrate successivamente, daranno nuovamente "vita" all'ultimo periodo passato su questa posizione orbitale, prima di emigrare definitivamente sui 28,2° Est per abbracciare la nuova tecnologia digitale.
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"Alta definizione" è una terminologia ormai cara a tutti e la scelta per aggiudicarsi il prodotto migliore non è mai facile. Un mondo tecnologico in continuo fermento: quello che si compra oggi sarà vecchio in un domani molto vicino.
L'armadio dell'amante satellitare sarà ormai pieno di scheletri da andare a rivedere ogni tanto, quando si è in cerca di quella sensazione che rivivere un'emozione passata può dare. Ricevitori analogici, vecchi sistemi di motorizzazione ormai usurati (tipo SatWalker), convertitori giganti completamente ciechi per quei canali francesi così lontani ad Ovest, trick card (o schede pirata), decoder VideoCrypt e apparecchiature per la ricezione del sistema D2 MAC che qualcosa di digitale già aveva.
Non è mai stato facile mettersi d'accordo su alcuni sistemi di trasmissione, ogni nazione ha sempre detto la sua in proposito, creando così ritardi o nascite di offerte già vecchie. La troppa posta in gioco, economicamente parlando, non ha mai reso questo lavoro facile e i compromessi per rovinare tutto sono sempre stati dietro l'angolo.
Quello che doveva essere un nuovo sistema di trasmissione ad alta definizione, nasceva già sotto una cattiva stella e MAC, CMAC o MACD2 sono solo alcuni esempi di quella confusione che c'era tra la fine degli anni ottanta e l'inizio dei novanta, periodo nel quale prendeva sempre più piede quel progetto conosciuto a noi con il nome di D2 MAC.
Quello che doveva essere un nuovo modo per lanciare immagini dallo spazio, divenne ben presto familiare come un ulteriore sistema di codifica, necessitante dunque di un apparecchio aggiuntivo da affiancare al ricevitore e della relativa smart card per accedere ai canali diffusi con questa nuova formula.
La Loewe veniva incontro ai telespettatori con un televisore dotato di ricevitore satellitare integrato e chip D2 MAC nel suo interno, ma senza lettore di smart card.
Un apparecchio televisivo per godersi quei programmi diffusi magari dai ben noti DBS che dalle loro posizioni ad Ovest erano già nati stanchi: Olympus a 18,8° Ovest faceva solo collezione di problematiche tecniche e i primi passi di Raisat erano solo un'occasione per togliere polvere agli archivi della tv di Stato. Il vicino di casa TDF trasmetteva una serie di canali, tutti rigorosamente in D2 MAC, tra i quali MCM iniziava ad emettere i primi vagiti.
Siamo nel 1990, quando la televisione musicale francese cominciava a farsi le ossa prima di esordire tra i canali gratuiti del capofamiglia della serie Hot Bird. Un canale in chiaro (diciamo così) attivo dalle 7 all'una di notte con un palinsesto molto semplice composto dalle maggiori hit internazionali e francesi, pochissime auto produzioni e tutte solamente di trenta minuti.
MCM, il cui acronimo in quel periodo era l'abbreviazione del nome Monte Carlo Musique, esordì (come altre illustri colleghe) trasmettendo senza marchio. Il logo che potete vedere nelle ultime immagini esposte sopra, è il primo adottato dall'allora emittente monegasca.
Ma trasmettere grazie ad un satellite DBS non poteva essere di buon auspicio visti i continui ostacoli incontrati e le anomalie tecniche alle quali andavano incontro.
Rispolverando le cronache di quel periodo fa una certa impressione leggere del Tele X, satellite nordico sui 5° Ovest. Il ripetitore con un foot print concentrato tutto sulla Scandinavia, regalava anche a Roma il segnale di TV4 Svezia insieme alla diretta domenicale della partita di cartello della serie A.
Il tutto ricevibile solamente con 180 cm. di diametro!
Anche Murdoch ha dovuto ingerire l'amara pillola dei Direct Broadcasting Sattelites con il Marcopolo piazzato a 31° Ovest. Il progetto che adottava la trasmissione D-MAC, era già comunque destinato a tramontare prima del tempo grazie ai più potenti satelliti Astra sui quali Sky sarà un prodotto appetibile per gli inglesi e per tutti gli stranieri (italiani compresi) dotati di cards alternative.
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Grazie per questi magnifici post storici!

Ricordi qualcosa di "Sky Europe" ?
 
mbarsot ha scritto:
Grazie per questi magnifici post storici!

Ricordi qualcosa di "Sky Europe" ?

Non è mai esistito un canale con questo nome.

Però ho capito a cosa ti riferisci. Quel canale partì nel 1982 come "The Satellite Channel", poi venne rinominato "Sky Channel" nel 1984 quando venne acquistato da Murdoch, e nel 1989 divenne "Sky One", che fu criptato nel 1993.

Nel 1989 venne rinominato perchè nacque la prima piattaforma Sky di Murdoch nel Regno Unito. Ciò coincise col lancio del primo satellite per la ricezione diretta con parabole di dimensioni ridotte, il satellite Astra 1A.
Vennero affaincati a Sky One, anche Sky News, Sky Movies e Eurosport. All'inizio erano tutti in chiaro, poi Sky Movies criptò ed inizio l'era della tv a pagamento nel Regno Unito.
Col cambio di nome in "Sky One", il canale smise di trasmettere pensando ad un pubblico europeo ed inoltre la diffusione tramite principali operatori via cavo europei terminò.
 
e' vero sky channel, non europel.
grazie..che tempi eroici!! C'era anche lifestyle, e l'incredibile Landscape Channel...
 
ho letto un pò sulla storia del sat!! link interessantissimooooooo complimenti
 
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