Il problema, dal punto di vista pratico, secondo me può essere visto da due parti diverse di popolazione che non è detto che abbiano tutte le capacità tecnologiche per capire: la parte "pro" che si adatta al cambiamento in tempo utile, magari giustamente perchè ha degli apparecchi vetusti che non riesce ad utilizzare adesso, intendo con tutti i servizi attualmente trasmessi, e la parte "contro" che ha degli apparecchi più moderni che non hanno implementato in hardware solo la gestione dell'HEVC, cioè esattamente quella parte hardware che permette di vedere attualmente i canali di test. Comunque al 31 dicembre 2022 è prevista la fase di introduzione al DVB-T2, che sostituirà progressivamente il DVB-T, e questo cambiamento potremmo forse apprezzarlo in zone difficili come ricezione mux, per esempio la mia. Io penso che sia più facile trovare un apparecchio non conforme agli standard obbligatori italiani che abbia implementato il DVB-T2 piuttosto che l'HEVC. Io non credo, magari per ignoranza mia sul particolare tecnico, e non mi interessa neanche approfondire l'argomento, che sussista l'obbligo di passare tutti i broadcaster all'uso dell'HEVC e se non esiste veramente l'obbligo non penso che sia temporalmente così immediato tale passaggio. Perciò è probabile, che chi sul proprio televisore non ha gestito solo l'hevc, possa passare anche la fine dell'anno vedendo ... magari potrà accadere che durante l'anno prossimo progressivamente le tv adottino l'hevc. La vera manovra economica che ha interessato lo stato italiano, e che è già avvenuta adesso, è quella di rendere libere dall'uso televisivo la parte alta della gamma uhf: in pratica viene ricavato un ulteriore introito per lo stato italiano, oltre alle televisioni esistenti che utilizzano adesso minor banda in uhf, in quanto le frequenze alte vengono adesso anche affittate in concessione agli operatori di telefonia con le nuove tecnologie del 5G.