Via libera al calendario definitivo degli switch off 2011-2012 (update 17/04/12)

Dopo lunga discussione

Hanno capito che 18 frequenze sono troppo poche per le TV locali. ...dovevano aspettare a oggi per capirlo?

Ora si aspetta che in 2 settimane il Ministero risolva il problema.

Ma se in mesi non hanno neanche voluto vederlo il problema!!!

E pensare che entro il 15 marzo sarebbero potute switchare Marche e Abruzzo, se solo chi ha l'unico e solo compito di risolvere i problemi li risolvesse.

A questo punto è meglio se il governo cade, tanto slittiamo lo stesso (e forse un nuovo Ministro riuscirà a fare le cose per bene).
 
L_Rogue ha scritto:
Si discuteva altrove di destinare le frequenze per il beuaty contest dei broadcaster già operanti alle locali e di tenersi le altre per i nuovi entranti.

Così si salverebbero capra e cavoli: si chiuderebbe la procedura d'infrazione UE e si farebbe ingoiare alle locali la pillola amara dei consorzi obbligatori tra loro con un gesto di "buona volontà".

Io la buttò lì, ma al momento mi pare l'unica soluzione ragionevole e fattibile, pena il collasso del processo di switch off.
Sarei d'accordo su tutto, ma tu ce la vedi Mediaset che rinuncia alla sua sesta frequenza? Diranno che se la erano già comprato. Ma io gli risponderei che l'hanno fatto a loro rischio e pericolo perchè le frequenze non dovrebbero essere un bene che si compravende a proprio piacimento (questo per tutti, naturalmente). E che quindi in passato, hanno fatto un acquisto incauto che rientra nel rischio d'impresa. Ma non penso andrà così. Vedo più una soluzione di forza con espropriazioni forzate e modesti indennizzi pubblici (come già previsto e da prelevare dai fondi ricavati con l'asta per le frequenze 61-69)
 
M. Daniele ha scritto:
Ora se 2+2 fa 4 quindi la nuova riunione sarà martedì 15 marzo giusto?
hanno detto tra 15 giorni, nulla toglie che si protrarrà per altri ulteriori 15 giorni.
Infatti non hanno detto la data esatta.
 
Quindi scusate, ma mi volete dire che si sono riuniti per decidere di rinviare di 15 giorni così senza alcun motivetto?

Bah non ho davvero parole..
 
EliseO ha scritto:
Sarei d'accordo su tutto, ma tu ce la vedi Mediaset che rinuncia alla sua sesta frequenza? Diranno che se la erano già comprato. Ma io gli risponderei che l'hanno fatto a loro rischio e pericolo perchè le frequenze non dovrebbero essere un bene che si compravende a proprio piacimento (questo per tutti, naturalmente). E che quindi in passato, hanno fatto un acquisto incauto che rientra nel rischio d'impresa. Ma non penso andrà così. Vedo più una soluzione di forza con espropriazioni forzate e modesti indennizzi pubblici (come già previsto e da prelevare dai fondi ricavati con l'asta per le frequenze 61-69)
La questione del sesto mux mediaset la si sistema facilmente convertendo il 38 DVBH in DVBT; Mediaset "restituisce" il bellissimissimo canale 36 che viene assegnato contemporaneamente a tutte le locali che stavano oltre il 60 e tutti sono contenti.
 
fano ha scritto:
Quindi scusate, ma mi volete dire che si sono riuniti per decidere di rinviare di 15 giorni così senza alcun motivetto?
Esattamente, e non è detto che anche la prossima riunione sia decisiva, visto che il problema è noto da tempo (penuria di frequenze), e non sono certo questi 15 giorni di rinvio che permettono di trovare una soluzione ottimale.
 
fano ha scritto:
Quindi scusate, ma mi volete dire che si sono riuniti per decidere di rinviare di 15 giorni così senza alcun motivetto?


Bah non ho davvero parole..
Ci hanno messo 6 ore per dire: "Rinviamo di altri quindici giorni"-
 
Paolo1969 ha scritto:
Esattamente, e non è detto che anche la prossima riunione sia decisiva, visto che il problema è noto da tempo (penuria di frequenze), e non sono certo questi 15 giorni di rinvio che permettono di trovare una soluzione ottimale.

Proprio per questo dico che ormai il primo semestre ce lo siamo giocati è un dato di fatto ormai.
 
claudiuzzo ha scritto:
Ci hanno messo 6 ore per dire: "Rinviamo di altri quindici giorni"-
Secondo me, quando hanno scoperto che il Ministero voleva forzare la chiusura di TV locali senza spazio come da voi detto in messaggi precedenti, si sono molto arrabbiati e hanno convenuto, alla fine, questo rinvio. Basta leggere le citazioni nella notizia di digital-sat:
Auspichiamo ora che il Ministero dello Sviluppo economico, in vista della prossima riunione del Cnid, individui nuovi percorsi per la transizione nelle Regioni ancora da digitalizzare che non penalizzino il comparto televisivo locale e mantengano inalterato il ruolo dello stesso sul territorio
 
EliseO ha scritto:
Il problema non è la prontezza tecnica delle tv regionali o locali, ma il N° insufficiente di frequenze da assegnare alle locali, in seguito alla nuova destinazione per i ch. 61-69...

Questo problema esiste, ma non riguarda solo le regioni che devono ancora "switchare".

La cosa riguarda anche le regioni gia' all digital.

Allora perche' non continuare lo switch off normalmente assegnando anche i canali 61-69 e poi vedere, a livello nazionale, come risolvere il problema delle frequenze 61-69.

Perche' si deve risolvere questo problema solo per il 30% degli utenti mentre per il 70% si lascia in sospeso??
 
EliseO ha scritto:
Sarei d'accordo su tutto, ma tu ce la vedi Mediaset che rinuncia alla sua sesta frequenza? Diranno che se la erano già comprato. Ma io gli risponderei che l'hanno fatto a loro rischio e pericolo perchè le frequenze non dovrebbero essere un bene che si compravende a proprio piacimento (questo per tutti, naturalmente). E che quindi in passato, hanno fatto un acquisto incauto che rientra nel rischio d'impresa. Ma non penso andrà così. Vedo più una soluzione di forza con espropriazioni forzate e modesti indennizzi pubblici (come già previsto e da prelevare dai fondi ricavati con l'asta per le frequenze 61-69)

Le concessioni Mediaset sono provvisorie come quelle degli altri, anzi quelle del ch. 58 sono ancora più provvisorie, se stiamo a sottilizzare.

Inoltre, non ti puoi lamentare della perdita dell'avviamento dell'azienda quando usi una frequenza come TEST. ;)

Anche se si vogliono avere vantaggi, non si può far saltare il sistema.

In alternativa, potrebbero far pagare una tantum, senza asta, le frequenze del beauty contest e utilizzare il ricavato per gli indennizzi delle locali. E' un'idea già proposta dallo stesso Rossignoli.

Insomma, qualche sacrificio lo devono fare anche le nazionali, perché almeno qui in Lombardia non c'è molto spazio nemmeno per i consorzi obbligatori che ventilavano come soluzione.
 
digNotini ha scritto:
La questione del sesto mux mediaset la si sistema facilmente convertendo il 38 DVBH in DVBT; Mediaset "restituisce" il bellissimissimo canale 36 che viene assegnato contemporaneamente a tutte le locali che stavano oltre il 60 e tutti sono contenti.
Mah, se Mediaset rinunciasse al mux DVB-H, forse potrebbe funzionare. Ma sarebbe solo una frequenza recuperata che non si può dare cumulativamente a più soggetti. A meno di imporre dei consorzi. Ma anche qui alcuni soggetti locali sarebbero penalizzati e altri no e quindi ci dovrebbe sempre essere una qualche forma di indennizzo
 
eduardo1982 ha scritto:
Allora perche' non continuare lo switch off normalmente assegnando anche i canali 61-69 e poi vedere, a livello nazionale, come risolvere il problema delle frequenze 61-69.

I soldi dell'asta sono stati messi a bilancio statale 2011 e devono entrare entro settembre 2011.

Tu la pagheresti una frequenza occupata da altri conoscendo come vanno le cose in Italia? :evil5:
 
eduardo1982 ha scritto:
Questo problema esiste, ma non riguarda solo le regioni che devono ancora "switchare".

La cosa riguarda anche le regioni gia' all digital.

Allora perche' non continuare lo switch off normalmente assegnando anche i canali 61-69 e poi vedere, a livello nazionale, come risolvere il problema delle frequenze 61-69.

Perche' si deve risolvere questo problema solo per il 30% degli utenti mentre per il 70% si lascia in sospeso??
Lo so che il problema è generalizzato. Ma adesso che le frequenze 61-69 devono effettivamente avere altra destinazione, non ha proprio adesso nessun senso, assegnare ad alcune locali, alcune di queste frequenze, per dovergliele togliere praticamente subito dopo. Cioè ora assegnare 'ste frequenze è proprio un controsenso. Non ti pare?
 
Come dicevo su altro 3d secondo me se non fanno sta benedetta asta canali 61-69, non vedo come possano accontentare le pseudo emittenti locali, non le chiamo neanche tv, che trasmettono 20 minuti di tg e 23 ore e 40 di cose inutili ad esempio le nostre amate televendite di cui io non posso farne a meno e dimenticavo le nostre stupende cartomanti che ci illuminano sul nostro futuro..... Li mortacci loro e di chi non glielo dice pure!!! :D
 
L_Rogue ha scritto:
Le concessioni Mediaset sono provvisorie come quelle degli altri, anzi quelle del ch. 58 sono ancora più provvisorie, se stiamo a sottilizzare.

Inoltre, non ti puoi lamentare della perdita dell'avviamento dell'azienda quando usi una frequenza come TEST. ;)

Anche se si vogliono avere vantaggi, non si può far saltare il sistema.

In alternativa, potrebbero far pagare una tantum, senza asta, le frequenze del beauty contest e utilizzare il ricavato per gli indennizzi delle locali. E' un'idea già proposta dallo stesso Rossignoli.

Insomma, qualche sacrificio lo devono fare anche le nazionali, perché almeno qui in Lombardia non c'è molto spazio nemmeno per i consorzi obbligatori che ventilavano come soluzione.
Un attimo, quando parlavo delle obiezioni Mediaset, mi riferivo al fatto (come già accaduto) che loro ritengono di avere una sorta di diritto acquisito ad un 6° mux che sarebbe derivato dalla acquisizione delle frequenze ex CanaleD/HSE/ReteMia. Lo hanno già fatto capire in passato. Perchè loro ritengono di avere diritto ad un mux per ciascuna delle 3 reti analogiche + 1 corrispondente alle frequenze acquisite per creare il loro primo mux + 1 altro mux ancora per le ex-frequenze CanaleD/....... (a parte il mux DVB-H, ex frequenze di TelePiù2, da loro anche acquisite)
 
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