Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

paolo-steel ha scritto:
Figuriamoci, fosse quello l'introito possono già leccarsi le dita....metà delle frequenze sono a breve termine
Potrei dire una "castronata", ma visto che le concessioni nazionali date ultimamente hanno valore venticinquennale ( 25 anni ... ) e che nel decreto c'è scritto che qualora tali frequenze non fossero più disponibili ( LTE sul 50-59 uhf ??? ) devono essere sostituite con altre "equivalenti", non vorrei che come al solito a rimetterci fra qualche anno saranno le locali che dovranno "ricompattarsi" per l'ennesima volta a favore delle tv nazionali....

Fantasie ???? Forse. Ma a volte la realtà supera la ..... :D :D :D
 
paolo-steel ha scritto:
Quando i 700 Mhz passeranno all'LTE per forza ci sarà un "ricompattamento", e per recuperare la banda persa ci sarà solo un modo....T2
Senz'altro.
Cerco di spiegarmi meglio....
Più che altro avrei piacere di avere qualche conferma dai più esperti sul fatto che le frequenze oggetto dell'asta avranno anche loro concessione almeno "ventennale".

E' ragionevole pensare che se nel 2015 affronteranno il discorso LTE sui 700 mhz, la tempistica di attuazione sia di almeno qualche anno ???
Se così fosse chi acquista la frequenza all'asta saprebbe di avere almeno 5 anni con la stessa frequenza in T1 (tempo ragionevole per sostenere investimenti... ed agli utenti per convincersi a richiamare l'antennista...) per poi avere il diritto dato dalla concessione ventennale di continuare a trasmettere su altra frequenza in caso di "spostamento forzoso".

In buona sostanza le frequenze 54-55-58 uhf oggetto dell'asta non sarebbero così poco appetibili come qualcuno (operatore televisivo...) vuole farci credere.... ;) ;) ;) ;) Anzi .... :D :D :D :D
 
masterone ha scritto:
Senz'altro.
Cerco di spiegarmi meglio....
Più che altro avrei piacere di avere qualche conferma dai più esperti sul fatto che le frequenze oggetto dell'asta avranno anche loro concessione almeno "ventennale".

E' ragionevole pensare che se nel 2015 affronteranno il discorso LTE sui 700 mhz, la tempistica di attuazione sia di almeno qualche anno ???
Se così fosse chi acquista la frequenza all'asta saprebbe di avere almeno 5 anni con la stessa frequenza in T1 (tempo ragionevole per sostenere investimenti... ed agli utenti per convincersi a richiamare l'antennista...) per poi avere il diritto dato dalla concessione ventennale di continuare a trasmettere su altra frequenza in caso di "spostamento forzoso".

In buona sostanza le frequenze 54-55-58 uhf oggetto dell'asta non sarebbero così poco appetibili come qualcuno (operatore televisivo...) vuole farci credere.... ;) ;) ;) ;) Anzi .... :D :D :D :D

Debbo darti ragione.
Mi sono fatto anch'io l'idea che tutte e sei le concessioni assegnate all'asta saranno ventennali (come quelle delle reti già operanti). Probabilmente per i lotti in banda 700 Mhz ci sarà una qualche clausola che specificherà che quelle frequenze sono effettivamente utilizzabili sino ad eventuale cambio di destinazione d'uso e che successivamente il diritto d'uso verrà spostato su un'altra frequenza della banda UHF.
Ovviamente al cambio di destinazione d'uso dei 700 Mhz si accompagnerà un passaggio al DVB-T2 (con tanto di codifica HEVC) per non ridurre la capacità trasmissiva.

Per quanto riguarda, invece, il discorso VHF, a parte che, come ampiamente discusso fino alla nausea su questo forum, allestire una rete SFN su questa gamma di frequenze, per quanto tecnicamente possibile, non assicura risultati eccellenti, c'è anche da dire che ormai è satura. Sen non sbaglio, infatti:
- i canali 5 e 9 sono stati assegnati per il mux Rai 1 in MFN
- il canale 8 a Europa 7
- i canali 6 e 7 andranno a costituire uno dei lotti dell'asta
- il canale 11 al futuro mux Rai 5
- i canali 10 e 12 al DAB.
Se il progetto DAB dovesse naufragare definitivamente al massimo questi ultimi due canali potrebbero essere "riciclati" per la tv, come già si evince dal fatto che in alcune delle regioni switchate dopo il 2010 sono stati provvisoriamente assegnati ad operatori fuori graduatoria.
 
paolo-steel ha scritto:

"...Tre delle sei frequenze che andranno all’asta, cioè quelle destinate all’uso televisivo a lungo termine, dovranno essere riservate a «nuovi entranti». "

Peeerò, la telenovela si fa avvincente.... :icon_bounce: :icon_bounce: :icon_bounce:

Comunque mi sa che stranamente non saranno di certo le frequenze più appetibili ( 54-55-58 uhf ), ma bensì le altre
Se non cambia qualcosa la "danza" la conducono i soliti noti.... per cui.... ;) ;) ;)
 
Inoltre:

http://www.tvdigitaldivide.it/2012/...v/?utm_source=twitterfeed&utm_medium=facebook

".... le frequenze che verranno messe all’asta — tutte televisive come prescrive la legge—saranno infatti sei: tre nella banda a 700 megahertz e tre in quella sottostante.
Le prime avranno una «durata» limitata, cioè fino al 2015, quando la destinazione d’uso cambierà, e dovranno dunque avere una base d’asta inferiore;
mentre le seconde (che l’Ue vorrebbe riservare a nuovi entranti) dureranno e costeranno di più. Ma se per alcune il prezzo di partenza è di molto inferiore, ci si può chiedere, non si rischia di dare luogo a un’asta low-cost o, peggio, a un beauty contest mascherato da asta?

D’altra parte non sarebbe neppure corretto che qualcuno acquistasse un asset per pochi milioni di euro e si ritrovasse in mano un tesoro nel momento del passaggio dall’uso televisivo a quello, ben più ricco, della telefonia mobile.....

....l’interesse a pagare 400 milioni per La7, società in perdita ma proprietaria di tre canali di cui uno molto pregiato (il 60 UHF), è spiegabile anche, e forse soprattutto, alla luce di questo «tesoro nascosto». L’importante, per la futura gara, è che si distingua tra frequenza e frequenza, in base alla durata ma anche alla qualità, e si eviti di replicare gli errori e i favoritismi del passato, lasciando sedere al tavolo nuovi giocatori, anche stranieri, come chiede l’Europa...
....Senza dimenticare il secondo obiettivo, altrettanto importante, che è quello di riordinare lo spettro radio, a beneficio nostro e dei Paesi confinanti: in sede Itu a Ginevra, siamo stati attaccati dalla ex Jugoslavia e da Malta perché con i nostri ripetitori televisivi disturbiamo lo sviluppo della loro telefonia mobile. E, se non mettiamo ordine nel nostro etere, in futuro potremmo essere «bacchettati » perfino dal Nord Africa. All’Agcom si chiede in sostanza di compiere una missione decisamente complicata.

Talmente complicata da far nascere qualche dubbio sulla sua fattibilità temporale. Non si può escludere che, essendo metà febbraio il termine ultimo per lo scioglimento delle Camere, il ministro dello Sviluppo economico decida prudentemente di rinviare la patata bollente al prossimo governo...."
 
BER ha scritto:
E' una notiziona... anche se alla fine probabilmente lascerà il tempo che trova. Ammesso che la procedura d'asta arrivi mai a qualcosa (e non ne sono certo visto che tutto sommato il governo non mi è sembrato molto proattivo in questo settore...), faranno scivolare questo parere dalla UE nel solito dimenticatoio...:crybaby2:
 
Giusto così , ora occorre vedere chi parteciperà . Presumibilmente quelli che avevano fatto richiesta per il Beauty , quindi Sky, Dfree, Europa7, TivùItalia, ecc.:evil5:
 
paolo-steel ha scritto:
E chi lo decide chi è un prestanome oppure no? forse gli "ossessionati"?


chi nei fatti lo è stato.
Un nome a caso? Dfree tanto per fare un esempio. Iniziamo da quelli. Non ci vogliono certo i ris per capirlo
 
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