Via libera dall'Agcom alle regole sull'asta delle frequenze, fuori i big

Hai ragione, temo con l'esproprio forzato anche di 50-60 UHF... il beauty pagante o gratis sia un sogno ormai :icon_rolleyes:

E` ovvio che non si possono uccidere 10-20 TV locali, magari pure in attivo così per un ticchio... già non è stato bello togliere loro il 60-69... se ora tolgono altre 10 frequenze alla TV cosa resta?

Ben poco, temo :crybaby2:

Secondo voi, lo Stato Italiano (se avesse un governo un po' più autonomo ed indipendente... parlo per ipotesi, ovvio :badgrin:) potrebbe NON recepire questa Legge Europea, o no?

Io non capisco... gente di fatto non eletta dal Popolo (fermi! Lo so che il Parlamento Europeo è eletto, ma che poteri ha? Nessuno... le leggi le fa la "Commissione"... chi ne ha eletto i membri? Io, no!) che impone leggi a Stati sovrani e Democratici... che pessimo affare sta EU :doubt:
 
Mi auguro solo che non passi questo esproprio anche per le frequenze dal CH 50 al CH 60 UHF, altrimenti la situazione si mette davvero molto male per molte tv locali. :5eek:
 
Corry744 ha scritto:
Mi auguro solo che non passi questo esproprio anche per le frequenze dal CH 50 al CH 60 UHF, altrimenti la situazione si mette davvero molto male per molte tv locali. :5eek:
Effettivamente son troppe le tv locali in Italia. Basterebbero 2 televisioni per ogni città!
 
Euplio ha scritto:
Effettivamente son troppe le tv locali in Italia. Basterebbero 2 televisioni per ogni città!
Ma anche più di due, basta che stiano in uno o due mux regionali in cui ogni editore ci mette la propria TV principale. No?
 
fano ha scritto:
Hai ragione, temo con l'esproprio forzato anche di 50-60 UHF... il beauty pagante o gratis sia un sogno ormai :icon_rolleyes:

E` ovvio che non si possono uccidere 10-20 TV locali, magari pure in attivo così per un ticchio... già non è stato bello togliere loro il 60-69... se ora tolgono altre 10 frequenze alla TV cosa resta?

Ben poco, temo :crybaby2:

La mia impressione, visto che hai tirato fuori la UE è che in Italia ci sia una anomalia ormai trentennale sullo sviluppo della televisone privata, che in altri stati europei non si è verificata.
Il risultato è che sono riumaste molte emittenti locali a riempire tutte le frequenze analogiche, mentre in altri stati il numero di emittenti locali/private era inferiore in analogico e quindi le frequenze erano più libere e meno disturbate. La riduzione delle frequenze occupate, con il passaggio al digitale terrestre ha permesso di fatto di liberare frequenze. Digitale per digitale si è pensato di usare le frequenze per altre cose, senza che questo causasse grossi problemi alle emittenti, tanto esisteva spazio.

In Italia si partiva da una situazione di caos con un sovraffollamento in analogico che si è tradotto nel digitale in un sovraffollamento ed accaparramento delle frequenze, che si è quindi tradotto in problemi nel liberare le frequenze, oltre a problemi di copertura del segnale, con molte emittenti che avevano segnali penosi in PAL e continuano ad avere segnali penosi in DVB-T.

Se si fosse fatta una buona pianificazione, ne avrebbero guadagnato le emittenti locali, con una migliore copertura e quindi un maggior numero di spettatori e ne avremmo guadagnato noi come spettatori ed utilizzatori di connettività wireless.
 
388 ha scritto:
Non ci son solo le locali lì... ci sono anche Mediaset e TIMB. :icon_rolleyes:
Certo questo non lo avevo detto e me ne scuso, ne sono a conoscenza; inoltre dimentichi anche Retecapri che comunque è il quinto operatore nazionale.
Tutti questi però non avrebbero problemi a rifarsi assegnare una nuova frequenza al di sotto del Ch 50 UHF previa concessione nazionale a trasmettere.
@ Euplio
Che le tv locali siano troppe concordo, ma tagliare anche queste altre frequenze mi sembra un po troppo; inoltre va considerato anche che ci sono oltre a tv locali cittadine, anche quelle regionali di rilievo (anche se concordo che basterebbero poche) ma siamo sicuri che fino al CH 49 UHF c'entreranno tutte? :eusa_think:
 
No siamo SICURI che non entreranno :crybaby2:
Se pensi che in Lombardia hanno problemi già ora... ci sono TV provinciali in co-abitazione con altre 3-4 TV... magari nella sfigata VHF :mad:

VideoStar, addirittura, co-abita con RAI 1 ER!
 
Ultima modifica:
mike71 ha scritto:
La mia impressione, visto che hai tirato fuori la UE è che in Italia ci sia una anomalia ormai trentennale sullo sviluppo della televisone privata, che in altri stati europei non si è verificata.
Il risultato è che sono riumaste molte emittenti locali a riempire tutte le frequenze analogiche, mentre in altri stati il numero di emittenti locali/private era inferiore in analogico e quindi le frequenze erano più libere e meno disturbate. La riduzione delle frequenze occupate, con il passaggio al digitale terrestre ha permesso di fatto di liberare frequenze. Digitale per digitale si è pensato di usare le frequenze per altre cose, senza che questo causasse grossi problemi alle emittenti, tanto esisteva spazio.

In Italia si partiva da una situazione di caos con un sovraffollamento in analogico che si è tradotto nel digitale in un sovraffollamento ed accaparramento delle frequenze, che si è quindi tradotto in problemi nel liberare le frequenze, oltre a problemi di copertura del segnale, con molte emittenti che avevano segnali penosi in PAL e continuano ad avere segnali penosi in DVB-T.

Se si fosse fatta una buona pianificazione, ne avrebbero guadagnato le emittenti locali, con una migliore copertura e quindi un maggior numero di spettatori e ne avremmo guadagnato noi come spettatori ed utilizzatori di connettività wireless.

ricostruzione giusta c'è un'altra cosa fondamentale:solo in italia allo switch off una frequenza analogica corrisponde ad un max intero digitale,all'estero una frequenza analogica da diritto al più ad uno slot e così doveva essere anche per le locali.Altro dettaglio:all'estero non esistono i contributi all'editoria e all'emittenza locale(per l'ue sono illegali)e non esiste l'ordine dei giornalisti....ecco perchè il mercato dell'editoria in italia è drogato.
 
fano ha scritto:
Hai ragione, temo con l'esproprio forzato anche di 50-60 UHF... il beauty pagante o gratis sia un sogno ormai :icon_rolleyes:

E` ovvio che non si possono uccidere 10-20 TV locali, magari pure in attivo così per un ticchio... già non è stato bello togliere loro il 60-69... se ora tolgono altre 10 frequenze alla TV cosa resta?

Ben poco, temo :crybaby2:

Secondo voi, lo Stato Italiano (se avesse un governo un po' più autonomo ed indipendente... parlo per ipotesi, ovvio :badgrin:) potrebbe NON recepire questa Legge Europea, o no?

Io non capisco... gente di fatto non eletta dal Popolo (fermi! Lo so che il Parlamento Europeo è eletto, ma che poteri ha? Nessuno... le leggi le fa la "Commissione"... chi ne ha eletto i membri? Io, no!) che impone leggi a Stati sovrani e Democratici... che pessimo affare sta EU :doubt:

siete sicuri che è dal 50?io sapevo dal 51 al 60....
 
Io penso questo: anche i 700Mhz passeranno a nuova vita, di fatto più remunerativa (per qualcuno), è solo questione di tempo anche se non si conosce ancora la data precisa. La tv come la conosciamo oggi è destinata a morire e questo si sà e il dtt ne ha creato paradossalmente i presupposti. Quello che ancora non mi è chiaro sono le tempistiche, per ora solo a parole sembra si voglia mettere il piede sull'acceleratore e allora altro che beauty, quanti anni rimangono alla neonata tv digitale terrestre in chiaro?:eusa_think:
 
cerchiolino ha scritto:
Io penso questo: anche i 700Mhz passeranno a nuova vita, di fatto più remunerativa (per qualcuno), è solo questione di tempo anche se non si conosce ancora la data precisa. La tv come la conosciamo oggi è destinata a morire e questo si sà e il dtt ne ha creato paradossalmente i presupposti. Quello che ancora non mi è chiaro sono le tempistiche, per ora solo a parole sembra si voglia mettere il piede sull'acceleratore e allora altro che beauty, quanti anni rimangono alla neonata tv digitale terrestre in chiaro?:eusa_think:

sai cosa?quando ne hanno tanti all'estero di max ne hanno 10 su una città...è l'Italia che è totalmente unica al mondo :icon_cool:
 
kazuyamishima ha scritto:
ricostruzione giusta c'è un'altra cosa fondamentale:solo in italia allo switch off una frequenza analogica corrisponde ad un max intero digitale,all'estero una frequenza analogica da diritto al più ad uno slot e così doveva essere anche per le locali.Altro dettaglio:all'estero non esistono i contributi all'editoria e all'emittenza locale(per l'ue sono illegali)e non esiste l'ordine dei giornalisti....ecco perchè il mercato dell'editoria in italia è drogato.
Finalmente qualcuno che si ricorda i fatti
 
cerchiolino ha scritto:
quanti anni rimangono alla neonata tv digitale terrestre in chiaro?:eusa_think:

tranquillo che, per quanto ammaccata, alla tv in chiaro in digitale terrestre restano ancora tantissimi anni. d'altronde in alcune regioni il dtt deve ancora partire definitivamente. il processo di conversione è stato troppo complesso per cui non ci si può permettere, dopo aver fatto tutto questo "casino", di ricominciare tutto daccapo fra qualche anno. a questa tv dtt come la vediamo oggi, pur con qualche accorgimento e miglioria tecnica, io mi sento di dare una quindicina d'anni come minimo.
 
(ANSA) - ROMA, 6 FEB - Dopo lo stop al beauty contest, le frequenze in attesa di assegnazione, pur essendo state dichiarate dal ministero dello Sviluppo economico “indisponibili”, sono ‘occupate’ da emittenti locali e dalla Rai, fatta eccezione per il canale 58, che in via sperimentale era stato assegnato a Mediaset: a denunciarlo è Paolo Gentiloni (Pd), che in un’interrogazione al ministro Corrado Passera chiede “se e in quali date il ministero abbia autorizzato l’uso” di tali frequenze, “quando saranno liberate e se i costi di liberazione saranno a carico dell’amministrazione pubblica”. Nell’interrogazione, Gentiloni cita “alcuni casi più eclatanti: i canali 25, 54 e 55 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti Telemilano e Più Blu e Più Blu2 nel principale sito servente della Lombardia (Valcava - 10 milioni di utenti potenziali); il canale 28 è utilizzato dall’emittente Solregina Po nel principale sito che serve Milano e la Lombardia occidentale (Monte Calenzone - 7 milioni di utenti potenziali); i canali 23, 55 e 59 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti CanaleZero, IdeaTV e IESTv nel principale sito che serve la provincia di Roma (Monte Cavo - 4 milioni di utenti potenziali) mentre i canali 54 e 59 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti TeleCapri HD e TV Capital nel sito che serve la città di Napoli (Monte Faito - 6 milioni di utenti potenziali). Infine il canale 24 è utilizzato dalla concessionaria del Servizio Pubblico (Rai) in tutto il Friuli e nel principale sito che serve la città di Bologna”. “La sola eccezione - segnala ancora l’esponente Pd - è costituita dal canale 58, che il ministero aveva assegnato sperimentalmente a Mediaset, che dallo scorso autunno - sospeso l’utilizzo Mediaset - non è stato utilizzato da nessuno”. (ANSA).
 
john2207 ha scritto:
Nell’interrogazione, Gentiloni cita “alcuni casi più eclatanti: i canali 25, 54 e 55 sono utilizzati, rispettivamente, dalle emittenti Telemilano e Più Blu e Più Blu2 nel principale sito servente della Lombardia (Valcava - 10 milioni di utenti potenziali);

Chapeau per Gentiloni (per una volta buona!). Ora voglio vedere se i "piratoni" dell'etere sloggiano!
 
ho cavoli se ne sono accorti finalmente :lol:
ciò che mi stupisce è che abbiano fatto un'interrogazione parlamentare invece che una denuncia
 
scusate ma il 24 in friuli dicono che sia abusivo della rai perchè sarebbe da assegnare al beauty, ma se chiedessero di sloggiare?
 
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