
Lunedì 15 febbraio in prima serata su Rai 2 ritorna Voyager - Ai confini della conoscenza, il programma di Roberto Giacobbo, arrivato ormai alla sua sedicesima stagione.
E si ricomincerà subito alla grande con una puntata speciale interamente dedicata al mondo degli UFO. Qual'è la verita sugli Oggetti Volanti non Identificati? Esistono realmente gli alieni? E' possibile che civiltà extraterrestri stiano cercando di mettersi in contatto con l'umanità?
Voyager cercherà di dare delle risposte approfondendo l'argomento anche con autorevoli ospiti, tra cui l'astronoma Margherita Hack e il professore Giovanni Bignami.
Ma non solo: sarà presentata la testimonianza eccezionale di Edgar Mitchell, ex astronauta della Nasa che passeggiò sulla Luna nel 1971 in occasione della missione Apollo 14, che sostiene che gli alieni siano già sulla Terra.
Ed ovviamente saranno presentati i più sorprendenti filmati di avvistamenti da tutto il mondo.
Tra gli altri ospiti saranno presenti: Roberto Pinotti (Centro Ufologico Nazionale), Stefano Bagnasco (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Torino), Adriano Forgione (Mensile Fenix), Luigi Bignami (giornalista scientifico di Repubblica), Didier Schmitt (Esperto Esplorazioni Spaziali - Agenzia Spaziale Europea) e Flavio Vanetti (giornalista del Corriere della Sera).
L'appuntamento è per lunedì alle 21.00 su Rai 2Dopo questa eccezionale puntata speciale, Voyager ritornerà a partire dal 30 marzo, con il consueto appuntamento settimanale, ogni martedì, sempre alle 21.00 su Rai 2. Sono previste 9 puntate, con tanti nuovi argomenti che riguarderanno le tematiche più svariate.
Di recente Giacobbo è stato intervistato dal sito del Corriere della Sera (link). Riporto i passaggi principali:
Roberto Giacobbo, possiamo quantificare, con una serie di numeri, la realtà di Voyager?
"Presto fatto. Mi bastano i dati del sito: è cresciuto del 230%, quanto a contatti, e quando non ci sono situazioni particolari, come un televoto, è il più seguito di Rai2. Ci rivolgiamo soprattutto a un pubblico giovane e la scelta è pagante: riceviamo parecchie domande o richieste di approfondimento. Le email sono centinaia e centinaia e hanno tutte un pregio: la gente si firma in modo chiaro; si porge a noi senza ricorrere all'anonimato. Parla a viso aperto e richiede risposte in sintonia con questo atteggiamento. Ah, dimenticavo: quelle che chiedono chiarimenti e approfondimenti sul tema degli Ufo e degli extraterrestri sono, se non le più numerose, tra quelle più numerose".
L'accusa di tanti: trasmissione alla fine generica; non arriva mai al cuore di un argomento e, soprattutto, non giunge mai a una conclusione.
"Noi ci permettiamo il lusso di delegare la conclusione agli spettatori. Se porto dei cibi e li metto sulla tavola, perché obbligare a mangiare questo piuttosto che quello? Ciascuno sceglie. Poi noi viaggiamo su quello che c'è ancora da scoprire: ci sta che non ci sia un punto finale certo. Infine, mi piace sempre fare un paragone con la lettura dei libri..."
Veniamo ora all'argomento che ci interessa maggiormente: gli Ufo. La sua posizione qual è?
"Sono certo che tante persone nel mondo abbiano visto, in assoluta buona fede, qualcosa di strano. Però se vedi qualcosa che viene catalogato come oggetto non identificato, e se non hai avuto le traveggole, questo non significa che automaticamente hai avuto un contatto con i "marzianini". Sono due cose distinte: gli esperti lo sanno, tante altre persone no e fanno confusione. Detto questo, ci sono evidenze secondo me indiscutibili su episodi quali quelli delle sfere di luce".
La morale, allora, qual è a suo avviso?
"Che c'è ancora qualcosa da capire. O tanto da capire".
Visto che ci hanno appena fatto un film, vogliamo concludere con una riflessione sulle "abduction" e sugli incontri del cosiddetto quarto tipo? Quando deve parlare di un fatto del genere, come si comporta?
"In primo luogo setaccio e faccio setacciare la vicenda in ogni angolo: è necessario capire se uno è in buona fede o no. Se la persona supera questa scrematura, allora vado a valutare il suo vissuto e possibili contaminazioni. Ho trovato delle storie molto interessanti, ma non ancora una 'definitiva'. Questo non significa che non possa essere accaduto quanto il testimone racconta, ma la prudenza deve essere uno scudo al quale non si deve rinunciare".
Ultima modifica: