Chihuahua ha scritto:
Se la motivazione - e altre francamente non ne vedo - per la quale si modifica il dispositivo (ancorché non illecitamente) è quella di commettere violazioni di natura economico-informatica, è giusto che vengano introdotte delle limitazioni al servizio.
Bisogna smettere di pensare che internet sia un far-west dove è permesso tutto ciò che si riesce a fare.
Caro Chihuahua, se non vedi altre motivazioni oltre a quelle di natura economico-informatica, probabilmente hai una vsione alquanto di parte di quelle che è l'argomento. Una visione probabilmte limitata alle notizie che legge sui giornali scritta da una marea di pseudo-giornalisti che non si preoccupano minimamente di controllare le proprie fonti ne di appofondire gli argomenti che trattano.
Vedi l'abitudine di definire "Hacker" coloro che commettono crimini informatici, spesso senza nemmeno conoscere gli strumenti che utilizzano...
Non so se sono peggio questi pseudo-giornalisti o questi pseudo criminali-informatici...
Tornando a bomba:
Se spendo dei soldi per
comprare uno strumento (telefono o tablet che sia, ma non limitatamente ad essi), sono in grado di modificarlo e accetto il fatto che il produttore possa far decadere la garanzia (e su questo si potrebbe discutere, in quanto le modifiche software è
quasi impossibile danneggino l'hardware), allora devo poter fare le modifiche che desidero, che mi permettono di utilizzare al meglio (secondo le mie esigenze, gusti, possibilità) lo strumento che ho comprato e mi appartiene.
Se non sei in grado, non vuoi, hai paura, non ti interessa, nessuno ti costringe a modificare il tuo strumento, utilizzalo pure come qualcun'altro ha deciso tu debba fare, al 60% delle sue capacità, che problema c'è? E' tuo e decidi tu.
Quanto a definire un farwest internet...
e smettiamola!!!
E' uno strumento che lascia libertà di utilizzo, principalmente ti permetti di trovare informazioni sugli argomenti da molteplici punti di vista, e questa si chiama semplicemente libertà.
Se poi vuoi dire che ci deve essere un controllo dei contenuti, delle modalità di accesso, del poter o meno scrivere quello che si ritiene di voler scrivere?
Ma non è che sarai un pochettino pigro e non vuoi utilizzare il cervello per pensare a quello che stai leggendo; cosa che per altro dovrebbe essere fatta anche quando si legge o si guarda la televisione e che, ovviamente, spesso non viene fatto.
Il controllo su ciò che i ragazzi vedono/leggono lo devono fare i genitori, non dei filtri creati e controllati dalle aziende che fanno i loro interessi (cosa peraltro lecita entro certi limiti). Troppo comodo mettere al mondo dei ragazzi e poi pretendere che sia la società la responsabile delle loro azioni, e i computer i responsabili delle loro educazioni...
Se sono un po' off-topic, non credo ma in caso me ne scuso, riguardano sempre la libertà che ci viene sempre ridotta a causa della mancanzo di volontà di pensare con la nostra testa e non come vogliono coloro che hanno il controllo della società stessa...