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Nozioni tecniche utili per il DVB-T

Per tutti gli appassionati.

Dopo la sezione sullo sfruttamento dei lobi, che verrà a breve, tratteremo qualcosa che agli appassionati sicuramente sarà di interesse. Sono stati acquistati un filtro a 5 celle passivo ed un MAP204. Questi verranno sottoposti a test strumentali in laboratorio, con documentazione sia fotografica che strumentale.
Vedremo come risponde strumentalmente un filtro passivo già tarato per la vendita, e come tararlo al meglio.
Per l'amplificatore analizzeremo prima il segnale in ingresso, e successivamente l'uscita amplificata.

A presto. ;)
 
Innanzitutto chiedo venia se non ho risposto immediatamente.

Per quel riguarda il tuo penultimo intervento, assolutamente no mosquito !… poiché tale “valore in aria” che molto probabilmente è sinonimo di spazio libero, non garantirebbe il rapporto C/N annunciato, anzi tale rapporto scenderebbe addirittura sotto all’unità, poiché lo spazio libero presenta un’impedenza caratteristica di 377 ohm e non di 75 ohm come qualcuno ancora crede.

Per delucidare la questione bisognerebbe fare un passo indietro e tornare alla TR101-190 pag. 62. Ipoteticamente assumendo i -90,8 dBw/m² come densità di potenza in campo lontano per ottenere le condizioni di riferimento a C/N 20, occorrerebbe un’intensità di campo elettromagnetico (CEM) presente nello spazio libero pari a 54,96 dBµV/m.

Pertanto se in quell’istante avessimo un dipolo chiuso privo di perdite ovvero sia un dipolo risuonante ideale a 300 ohm, avremmo dovuto misurare 47,99 dBµV ai capi dei morsetti (come vedi qui non si parla più di V/m), mentre invece se avessimo avuto un dipolo aperto (dipolo ideale a 75 ohm) dovremmo disporre di circa 55 dBµV come segnale ai morsetti e conseguentemente la densità di potenza deve essere per forza maggiore.

E’ ineccepibile quindi che la differenza ottenuta di 24 dB (55-31=24) avvalori che quei 31 dBµV indicati dalla TR101-190 non siano riferiti all’intensità di campo, ma all’intensità di segnale disponibile all’ingresso del decoder.

Il rapporto C/N implica la modalità Rice (fisso con assenza di echi) e decoder DTT predisposto per una 64QAM con FEC 2/3, onde ottenere le condizioni QEF o se vogliamo di BER 2X10-.

Concludo con il tuo consenso questa breve filippica, ricordando che l’Ente Normatore non è rappresentato da un singolo ingegnere, ma è formato da autorevoli ingegneri di lungo corso con esperienza pluriennale in campo TLC e con stretta collaborazione con analoghi Enti Internazionali. :D

Infatti 31 dBuV è la potenza necessaria per un Ber di 10^-4.
Tale valore in aria, garantisce già il suo C/N corretto, che nessun altro componente nell'impianto d'antenna può aumentare, ma solo peggiorare.
Questo parametro ci deve essere prima in aria , poi attraverso l'antenna, l'amplificazione e la distribuzione bisogna riconsegnare tale valore minimo.
 
Ciao Ispide,

non metto in dubbio la qualità dell'ente normatore, ed anche che le unità utilizzate nei post non sono corrette per l'informazione digitale, ma le ho dovute convertire per rendere il discorso comprensibile per tutti in una unità familiare, ossia il dBuV.
Non mi và di riespletare tutti i calcoli da capo nelle unità corrette, per arrivare all'unica conversione finale con lo stesso valore di 30-31 dBuV.
Nei posti iniziali vi sono tutte le spiegazioni ed i calcoli necessari che descrivono come si raggiungono i valori delle normative.
 
Vorrei fare solo un appunto al post di Mosquito in prima pagina.In particolare viene detto che "A volte si può cadere in errore con antenne molto performanti. Ipotizzando di utilizzare un'antenna ad alto guadagno di 16 dB, e ricevendo un segnale di 44 dBuV, ovvero 44 + 26 = 70 dBuV/m sempre sul CH 60, non si è nelle condizioni ottimali. Infatti 44 dBuV - 16 dB = 28 dBuV, e quindi un "campo" che non permetterà di avere l'energia per bit necessaria per un Ber di 10e-4".Ora secondo i miei calcoli analitici,l'equazione che lega il campo elettrico alla tensione misurata ai morsetti di impedenza caratteristca 75ohm risulta la seguente

nbb5af.gif



Dove K è il fattore di forma e G il guadagno dell'antenna

Ora se si ha a disposizione un Campo elettrico ,nei pressi dell'antenna, avente intensita di 70 dBuV/m sul CH60 ed un guadagno di antenna di 16dB allora dalla precedente equazione si ha che la tensione ai morsetti risulterebbe data da Vr=E-26+G=70-26+16=60dBuV e togliendo i 16dB di guadagno di antennna si otterrebero comunque 60-16=44dBuV "tensione equivalente di campo elettrico" e quindi superiore ai 31dBuV.Tutto il discorso tornerebbe se il campo elettrico fosse di 54dBuV/m perchè in questo caso si avrebbe una tensione ai morsetti di 44dBuV e una tensione equivalente di campo pari a 44-16=28dBuV.
Sbaglio qualcosa?
 
@dttguest,

si sbagli qualcosa. La prima uguaglianza è giusta,le seconda no, perchè K=E-Vr è giusta, mentre K non è 20Log(F)-31.54-G, ma solo 20Log(F)-31.54. In pratica dove citi "la tensione ai morsetti risulterebbe data da Vr=........", prima aggiungi il guadagno e poi lo togli, ed in sostanza non l'hai sottratto, mentre il guadagno è già compreso nell'E. Nella formuletta in piccolo, dovrebbe essere Vr=E-26-G=28.

Partendo da un valore di 70 dBuV/m misurato con l'antenna, sottraggo prima il fattore K pari a 26 dB, quindi rimangono 44 dBuV, ma qui è ancora presente il guadagno dell'antenna di 16 dB, che sottratto ai 44 dBuV, ne rimangono solo 28 dBuV. ;)



29ve59d.gif



Non penso di aver sbagliato....controlla
 
Ok però quando si va a fare il logaritmo in base 10 del K in cui è presente la radice si ha che
2e0qp10.gif


Quindi il guadagno presente è espresso in dB non in volte.Mi spieghi il motivo dell'errore se si riporta il guadagno in dB?Fammi capire si mette G guadagno generico e poi si considera G=1 cioè G(db)=10*log(1)=0?Ma questa considerazione in base a cosa?ciao grazie..sei il migliore

sarebbe bello se in questo forumi si potessero scrivere le formule con Latex...volendo si potrebbe implementare.
 
Quello che non capisco è la seguente cosa:
Per avere una tensione ai morsetti di 31dBuV occorrerebbe un campo elettrico pari a E=31+26=57dBuV/m (canale 60) con un antenna avente guadagno rispetto istropica uguale a zero.Per avere una tensione ai morsetti di 31 dBuV occorrerebbe un campo elettrico E=26-16+31=41dBuV (canale 60) ed un antenna con guadagno rispetto isotropica pari a 16dB.Infatti nell'ultimo caso ho un campo minore compensato da un gudagno di antenna maggiore.Quindi non capisco come mai con un campo di 70dBuv/m si possa ottenere una tensione ai morsetti di 28dBuV.Cosa si intende per "tensione" in aria prima dell'antenna???generalmente si fa riferimento al campo elettrico in quanto la tensione si misura ai capi di qualcosa.Puoi spiegare meglio questo arcano?Grazie.Sto uscendo un pò pazzo con queste conversioni...
 
@ gli utenti del thread,

ormai avete capito il tentativo di dttguest, pertanto ignoro tutto ciò che ha scritto e spero lo facciate anche voi, anche perchè ha cercato di disorientare voi tutti.
Se lo ritenete opportuno, io continuerei come da programma sullo sfruttamento dei lobi, e a seguire i filtri e gli amplificatori, con prove strumentali.
Datemi un cenno se volete che proseguo, altrimenti mi fermo qui.
E' stata veramente un'azione ignobile sabotare il thread.
 
@ gli utenti del thread,

ormai avete capito il tentativo di dttguest, pertanto ignoro tutto ciò che ha scritto e spero lo facciate anche voi, anche perchè ha cercato di disorientare voi tutti.
Se lo ritenete opportuno, io continuerei come da programma sullo sfruttamento dei lobi, e a seguire i filtri e gli amplificatori, con prove strumentali.
Datemi un cenno se volete che proseguo, altrimenti mi fermo qui.
E' stata veramente un'azione ignobile sabotare il thread.

Non ti curar di loro ma guarda e passa. (cit.)
 
Eliminate i miei commenti perchè non la penso come mosquito su determinate cose?bella democrazia!!Il confronto non esiste Qui esiste solo il "maestro" ed i discepoli non hanno parola.Io non voglio disorientare nessuno,voglio soltanto che le cose siano dette in maniera corretta e dimostrate matematicamente.Comunque quando si affermano determinate cose è necessario comunicare anche la bibliografia come ha fatto il sottoscritto.Se tutti dicono che i 31dBuV minimi sono da riferirsi all'ingresso del ricevitore e non in "aria" ci sarà un motivo o no?Quindi quando si parla di potenza in "aria" misurata in dBuV bisogna sepicificare cosa sia e come si dimostra analiticamente,io personalmente ho solo sentito parlare di potenza associata al campo elettromagnetico in dBW (o dBmW) ed i dBuV vengono fuori solo quando si conoscono le impedenze (in questo caso i 75 ohm del tuner).Per eliminare ogni dubbio consiglio a mosquito di fare un bel disegno schematico mettendo trasmettiore,antenna trasmittente,antenna ricevente,guadagno antenna ricevente e tuner ed indicando in ogni punto le varie grandezze e successivamente fare il link budget con le relative unita di misure corrette.Solo cosi si elimina ogni dubbio sui vari calcoli.Per me p.es quella potenza di rumore nella prima pagina è da riferire all'ingresso del ricevitore e non in "aria".
 
Ultima modifica:
Ti rispondo punto-punto per far capire a tutti gli utenti che è come dico, che le cose te le ho dette e ridette, ma le rigiri cambiando le formule solo per confondere gli utenti, e per far capire agli amministratori e moderatori l'ennesimo tentativo :

Eliminate i miei commenti perchè non la penso come mosquito su determinate cose?bella democrazia!!Il confronto non esiste Qui esiste solo il "maestro" ed i discepoli non hanno parola.

Non è vero, se qualcuno fa un'osservazione corretta, e mi fa notare che ho sbagliato, sono sempre stato il primo a scusarmi con gli utenti, ammettere l'errore e correggere. Inoltre ne ho discusso ampiamente sui chiarimenti, come ho fatto con te.

Io non voglio disorientare nessuno,voglio soltanto che le cose siano dette in maniera corretta e dimostrate matematicamente.

Infatti, la prima volta che hai citato le formule sul K canonico, ti ho fatto anche i complimenti e ti ho detto che era corretta. Inoltre ti ho anche spiegato nei dettagli come andava interpretata. Ma hai visto che ciò avrebbe posto fine al discorso, ed hai uscito altri trattati con formule diverse, che non facevano altro che manipolare gli stessi dati con gli stessi risultati, creando solo confusione. Infatti prima ti andava bene un valore -31,54, poi hai adottato altri valori. Io ti ho dimostrato matematicamente,anche più volte, il tutto in svariate forme.

Comunque quando si affermano determinate cose è necessario comunicare anche la bibliografia come ha fatto il sottoscritto.

Per queste cose semplici, te ne cito uno per tutti che si utilizza quando si studia : "Manuale di Telecomunicazioni", edito da Hoepli, di 1746 pagine al costo di 50€.


Se tutti dicono che i 31dBuV minimi sono da riferirsi all'ingresso del ricevitore e non in "aria" ci sarà un motivo o no?

Te l'ho spiegato più volte e in tutte le salse, e gli utenti lo ricordano bene (anche se ormai lo sapranno a memoria), ma te lo ridico per l'ultima volta per dimostrartelo.
I 31 dBuV, oltre ad essere il minimo per i decoder, è anche il minimo come campo elettromagnetico in aria. Questo valore è legato ad un C/N di 20 dB. Infatti tale rapporto deve esserci già in antenna, perchè non vi è nulla nella catena che può aumentarlo, ma solo peggiorarlo.
Quindi se ai 31 dBuV di campo in aria sottraggo i 12 dB di rumore già citati più volte, il risultato più preciso è 19 dB, ossia il C/N che ti permette un BER di 10^-4.
Ora tramite l'impianto d'antenna, occorre salvaguardare tale campo presente in aria, cercando di non deteriorarlo nell'amplificazione e distribuzione.
Se ho un campo pessimo in aria da 25 dBuV, e quindi un C/N di 13 dB, tramite l'antenna e gli amplificatori posso elevare il segnale alle prese (quindi al decoder) anche oltre i 31 dBuV, ma sempre con un C/N di 13 dB. Quindi segnale forte ma pessimo di qualità.
Questo tira in inganno molti antennisti, ed è per questo motivo che ho spiegato come accertarsi e valutare che vi sia un campo idoneo, prima ancora di effettuare l'impianto, oppure verificare un'impianto esistente malfunzionante. Ciò evita a molti antennisti e fai da te di valutare, ed evitare di mettere scatolette amplificatrici a valle che peggiorano solo la situazione.

Quindi quando si parla di potenza in "aria" misurata in dBuV bisogna sepicificare cosa sia e come si dimostra analiticamente,io personalmente ho solo sentito parlare di potenza associata al campo elettromagnetico in dBW (o dBmW) ed i dBuV vengono fuori solo quando si conoscono le impedenze (in questo caso i 75 ohm del tuner).

Infatti, l'ultima volta te l'ho specificato in dBW, e alla fine ho convertito il valore in dBuV in modo che gli utenti dotati di misuratore di campo lo possano verificare.
I dBuV non saltano fuori solo quando si conoscono le impedenze, ma quando vengono cambiati i riferimenti unitari.

Per eliminare ogni dubbio consiglio a mosquito di fare un bel disegno schematico mettendo trasmettiore,antenna trasmittente,antenna ricevente,guadagno antenna ricevente e tuner ed indicando in ogni punto le varie grandezze e successivamente fare il link budget con le relative unita di misure corrette.Solo cosi si elimina ogni dubbio sui vari calcoli.Per me p.es quella potenza di rumore nella prima pagina è da riferire all'ingresso del ricevitore e non in "aria".

Non serve, perchè è talmente semplice che chiunque può farsi il semplice calcolo con uno smartphone.

Come vedi ti ho risposto analiticamente ed in maniera esaustiva, quindi non proseguire con altri dibattiti che non portano a niente e creano solo confusione.
Se ci tieni continuare a seguire il thread ben venga, anche con interventi, ma che siano giusti e consoni, altrimenti penso che migliaia di utenti ti si rivolgeranno contro stavolta, e qualcuno può anche prendere decisioni severe, cosa che io non voglio.
Mi auguro che questo ponga fine alla cosa.
 
Come fai a fare la conversione da dBmw a dBuV se non conosci l'impedenza di lavoro?dBmW è una misura di potenza mentre dBuV è una misura di tensione ed il legame fra loro è l'impedenza.
 
Come fai a fare la conversione da dBmw a dBuV se non conosci l'impedenza di lavoro?dBmW è una misura di potenza mentre dBuV è una misura di tensione ed il legame fra loro è l'impedenza.

La conversione viene fatta ugualmente, e viene poi adattata in base all'impedenza di utilizzo, ed è ovvio che nei miei calcoli ho considerato l'utilizzo di 75 ohm.
 
La conversione viene fatta ugualmente, e viene poi adattata in base all'impedenza di utilizzo, ed è ovvio che nei miei calcoli ho considerato l'utilizzo di 75 ohm.

Come fai a convertire una potenza che tu chiami per semplicità "in aria" espressa in dBmW in una tensione espressa in dBuV se poi usi un impedenza di 75 ohm dato che l'impedenza caratterestica dello spazio libero è 377 ohm??cioè mi spiego meglio prima dell'antenna ricevente non vi è nulla se non lo spazio libero di impdenza caratteristica 377 ohm
 
@dttguest, non ti rispondo più, spiacente. ;)

molto gentile...comunque tu asserisci che è possibile avere in ingresso al tuner un livello superiore a 31dBuV (ecludendo problemi di saturazione) ed avere problemi di decodifica dovuto a C/N <20dB pre antenna.Giusto?
 
Ultima modifica:
Sezione 12 : Ottimizzazione della qualità.

Bene, proseguiamo con lo sfruttamento dei lobi delle antenne per massimizzare la migliore qualità possibile.
Anche se forse è una sezione il cui contenuto può essere scontato per molti, lo citiamo brevemente giusto per informazione.
Avendo l'antenna già posizionata alla giusta altezza a seguito stratificazione, è il momento di regolare la direzione azimutale dell'antenna per ottenere la massima qualità rispetto a probabili segnali interferenti di altri ripetitori sulla medesima frequenza in SFN.
Inutile dire che se si è in località dove non giungono segnali interferenti, neanche in propagazione, basta puntare verso il massimo livello del segnale, e automaticamente sarà la migliore qualità.
Se diversamente siamo il località dove giungono segnali interferenti stabili o per eventuale propagazione, allora è bene cautelarsi quanto più possibile adottando alcuni accorgimenti.
Supponiamo di trovarci in una località "X", con un impianto dotato di un'antenna blu220f, dove quest'ultima è puntata per il massimo livello del segnale, e le interferenze giungono lateralmente come in figura :

Diapositiva1.png


Come si può notare, il segnale arriva da una direzione dove il lobo posteriore dell'antenna lo riceve ugualmente, anche se in misura molto più ridotta di quello diretto, ma che comunque può dare un qualche fastidio su Ber e Mer.
Per mettersi in condizioni di maggior sicurezza è possibile sfruttare l'apertura del lobo principale, in modo tale da esporre verso la direzione interferente un punto dove l'antenna è quasi praticamente sorda, ovvero il punto dove il guadagno è il minimo possibile, come in figura :

Diapositiva2.png


In questo modo il segnale diretto non avrebbe nessuna perdita, o al massimo 1-2 dB, ma l'interferenza subirebbe una drastica diminuzione.
Nel caso l'angolo di provenienza fosse ancora inferiore rispetto al diretto, si può optare per un'orientamento diverso, ma sempre con lo stesso scopo, ossia presentare il punto sordo dell'antenna, come in figura :

Diapositiva3.png


Se l'angolo di provenienza è ancora inferiore rispetto al diretto, orientando l'antenna blu220f per presentare il punto sordo perderemmo troppo segnale diretto, e quindi il rapporto tra il segnale diretto e quello interferente diventerebbe troppo basso.
In questo caso occorre adottare un'antenna diversa con un lobo più ristretto, tipo la blu22plus, in modo tale da cercare di esporre verso l'interferenza sempre il punto sordo, e perdere il meno possibile di quello diretto, come in figura :

Diapositiva4.png


E' chiaro che ho utilizzato due tipi di antenna giusto come esempio, ma in commercio ve ne sono di svariati tipi e marche diverse.
Quello che occorre, oltre il guadagno, la robustezza, l'affidabilità, etc., è scegliere l'antenna con il lobo più consono per l'esigenza.
Nella prossima sezione tratteremo i filtri, con prove strumentali effettuate in laboratorio.

Alla prossima. ;)
 
Ciao mosquito, voglio chiedere a te a proposito di una particolare installazione che mi è capitata.
Molte volte è stato detto di installare l'antenna a ridosso di un muro ( o dietro una parabola ) per far si che questo offra un "riparo" naturale da segnali che possono arrivare da angoli diversi e degradare il segnale principale, senonchè a me è capitato che in una simil installazione venivano a mancare anche un paio di mux ( ripetitore in ottica a non più di 7/8 Km. di distanza ) anche provando a stratificare e con antenne diverse.
Messa l'antenna al di sopra del tetto senza ostacoli da dietro, i mux in questione arrivavano con qualità eccellente.
Sinceramente, dopo questa esperienza, in caso di segnali interferenti ho optato sempre per altre soluzioni però mi è rimasto l'amaro in bocca per non essere riuscito a venirne fuori da quel comportamento strano.
In particolare...come viene modificato il lobo di ricezione di un'antenna nel caso di ostacoli ad essa vicini?
 
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