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Finalmente sono riuscito a vedere "The Bourne Legacy". La cosa positiva è non hanno tentato di fare questo 4° capitolo sulla falsariga dei 3 precedenti. Troppo diversi i due protagonisti, più taciturno, glaciale e solitario Jason, più loquace e meno freddo il personaggio di Jeremy Renner. Le uniche similitudini sono la presenza femminile in suo aiuto e l'eterna caccia all'uomo. Ma è sviluppato diversamente, però fatto bene, mi è piaciuto proprio per questo. Il finale farebbe pensare a un definitivo "The End". Chissà...
Nota di merito per Rachel Weisz.

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L'importanza di chiamarsi Ernest (Commedia - 2002)
con Rupert Everett, regia di Oliver Parker

Questo film è la trasposizione cinematografica dell'omonima commedia teatrale scritta dal celeberrimo drammaturgo Oscar Wilde. La pellicola mi ha entusiasmato per la sua brillantezza e vivacità. A tenere alto il livello qualitativo del racconto, troviamo due attori dal calibro statuario di Rupert Everett e Colin Firth. Ogni singolo particolare viene curato a dovere, e la buona scrittura della sceneggiatura rende piena giustizia ad una delle più belle commedie teatrali nate dalla mano dell'illustre poeta irlandese. Il racconto appassiona e diverte lo spettatore per tutti i 90 minuti di visione. Sicuramente da vedere.

Voto: 8
 
L'importanza di chiamarsi Ernest (Commedia - 2002)
con Rupert Everett, regia di Oliver Parker

Questo film è la trasposizione cinematografica dell'omonima commedia teatrale scritta dal celeberrimo drammaturgo Oscar Wilde. La pellicola mi ha entusiasmato per la sua brillantezza e vivacità. A tenere alto il livello qualitativo del racconto, troviamo due attori dal calibro statuario di Rupert Everett e Colin Firth. Ogni singolo particolare viene curato a dovere, e la buona scrittura della sceneggiatura rende piena giustizia ad una delle più belle commedie teatrali nate dalla mano dell'illustre poeta irlandese. Il racconto appassiona e diverte lo spettatore per tutti i 90 minuti di visione. Sicuramente da vedere.

Voto: 8

il finale poi è bellissimo ;) non dico di piu' per chi lo deve ancora vedere ... ;)

Wilde genio assoluto;)
 
HUNGER GAMES [Avventura/Fantascienza, 2012]

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Katniss Everdeen è una ragazza che prende parte a un cruento reality show per evitare la partecipazione della sorella più giovane. Katniss, che viene assegnata al Distretto 12 (squadra che ha vinto il letale gioco solo due volte in 73 edizioni) ha come partner il sensibile Peeta, un ragazzo che apparentemente non ha la stoffa per farcela e che dichiara tranquillamente il suo amore per la giovane davanti alle telecamere.


Primo capitolo di questa saga, molto avvincente...un film che riesce ad intrattenere e coinvolgere, minuto dopo minuto, senza annoiare, per ben quasi 2 ore e mezza.
Una storia appassionante, certo più o meno prevedibile, con un mix di elementi già visti, i sentimenti, l'eroismo, i combattimenti, ricchi VS poveri, ma estremamente ben raccontata con un' ottima caratterizzazione dei personaggi principali (daltronde ci sarà tempo e modo per descrivere gli altri) e resa delle ambientazioni, sia dal punto di vista della fotografia ma anche degli elementi futuristici.
Il cast è un insieme di personaggi che ha lo scopo di rendere sempre più luminoso e speciale il personaggio interpretato da Jennifer Lawrence, una vera stella del Cinema, in questo film credibile e passionale come non mai.
L'unica vera pecca di questo film, che non lo fa eccellere al massimo, è l' aver all' improvviso velocizzato la parte conclusiva, rendendo il finale un pò troppo sbrigativo, non ce ne era davvero bisogno.

Merita... sono entusiasta e curioso di guardare il secondo capitolo (mercoledi vado). ;)


P.S: Questo film è un mix tra un episodio delle serie Black Mirror, i film Elysium e Contenders: Serie 7 :D
PP.S: In rete ho letto che la trama ricorda molto un film giapponese del 2000, inedito in Italia, intitolato Battle Royale.

Voto: 8.5
 
Ritorno al futuro - La trilogia (1985-1989-1990)
di Robert Zemeckis

Una macchina del tempo, viaggi nel passato e nel futuro, realtà alternative... Insomma se volete un sci-fi dal sapore classic questa trilogia fa al caso vostro! :D
La storia si compone di tre capitoli: il primo rappresenta un film a sè, il secondo e il terzo narrano due storie collegate.
Il primo "Ritorno al futuro" mi è piaciuto, una storia lineare, una narrazione credibile, un buonissimo cast. Anche se credo che il meglio arrivi con il secondo "Ritorno al futuro", nel quale gli autori, avendo preso, probabilmente, maggior confidenza, riprendono le vecchie tematiche e ne introducono di nuove, tanto che il film è davvero un ottimo sequel. Il terzo l'ho visto e non mi è dispiaciuto, anche se rappresenta il tassello più debole. Buono tutto il cast anche se tutta la trilogia si regge praticamente sui due "mostri sacri" Christopher Lloyd e M. J. Fox.

Quei bravi ragazzi (1990)
di Martin Scorsese

Un film sui gangster tratto da una storia vera, molto crudo, con scene e tematiche davvero forti, ma trattate sapientemente. Più di due ore, ma non si sentono, in quanto la storia evolve in continuazione, e si è curiosi di sapere cosa succede dopo. Robert De Niro e Joe Pesci fantastici, soprattutto il secondo, che interpreta un personaggio davvero fuori di testa. Uno dei must have di Scorsese!
 
Concordo totalmente con il messaggio di noel77. Se si discute sul futuro un po' troppo avveniristico di quel 2015, allora che dire della macchina del tempo che è il fulcro della trilogia? ;) Le macchine e gli skateboard volanti sono funzionali alla storia. Però con la tv multischermo che funziona a comando vocale ci sono andati molto vicini. :)
Anche per me è un più che meritato 9. È da un po' che non lo guardo, dopo esserne stato un fissato. Eheh!

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Per non parlare delle videochiamate :D

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Ora che Numero Uno ha finito di vedere la trilogia di Ritorno al futuro, come detto, pubblico anche io una mia recensione ed invito anche altri a farne una :)

Ritorno al futuro – La trilogia

Quando è che un film ha davvero successo? E' possibile rispondere a questa domanda con una semplice risposta: quando questo entra letteralmente nell'immaginario collettivo. Ma se per un film ciò può capitare, è di difficile realizzazione che ciò accada con ben tre film. Eppure "Ritorno al futuro" c'è riuscito, è riuscito ad entrare nel patrimonio culturale di un popolo ampissimo. Come uno sgabello da mungitura, questa tesi è supportata da tre perni solidissimi:

1. Citazioni – Quante volte abbiamo sentito aforismi provenienti da questa trilogia, sia nella vita quotidiana che dissipati in varie serie o film? In questa trilogia le citazioni si sprecano e puntualmente sono state riprese per farne oggetto di vari omaggi. Chi non ha mai, ma mai, ascoltato una delle seguenti frasi?
Ehi tu, p*rco, levale le mani di dosso
Grande Giove!
Penso che ancora non siate pronti per questa musica, ma ai vostri figli piacerà
Strade? Dove stiamo andando non c'è bisogno di... strade
Nessuno può chiamarmi fifone!

Per non dimenticare termini come "88 miglie orarie" oppure "flusso canalizzatore", ma anche semplici dialoghi tra i protagonisti ancora impressi nella memoria dei fan.
Ma è anche da considerare che questa trilogia riesce nell'impresa di citare addirittura se stessa, il II (anche e soprattutto per le ambientazioni) cita il I ed il III i due precedenti.

2. Incassi – In tutto il mondo la trilogia in questione ha incassato ben $ 957.581.347

3. Successo continuo – Quello di Ritorno al futuro è davvero un successo continuo, i passaggi televisivi negli anni si sono sprecati e gli ascolti quasi mai sono stati deludenti. Ma soprattutto dopo 25 anni Ritorno al Futuro è tornato per un solo giorno nelle sale italiane, mentre quest'anno stessa sorte è toccata a Ritorno al Futuro-Parte II e lo stesso è previsto per il terzo capitolo.

Ma parlando della trilogia in se, questa nasce nel 1980 da una delle idee che hanno sempre affascinato l'essere umano: viaggiare nel tempo. La realizzazione di quest'idea è però rivoluzionaria perché non è sviluppata su una base prettamente fantascientifica ma è il risultato dell'unione col genere della commedia, rendondolo appetibile al grande pubblico. Idea che eppure, difficile a dirsi oggi dopo averne constato il successo, avrebbe anche potuto non vedere mai la luce. Fu infatti rifiutata da molte case di distribuzione e solo dopo 5 anni furono rese possibile le riprese. Cast eccezionale, Christopher Lloyd è sempre stato garanzia di qualità per ogni parte che gli viene commissionata, Micheal J Fox è praticamente perfetto per interpretare Marty McFly grazie soprattutto ai suoi tempi comici, riuscendo così a realizzare in modo sublime un perfetto mix di diversità ma unità d'intenti con Lloyd, dando come risultato un chiasmo eccezionale. Eppure, anche in questa circostanza, ciò rischiò di non realizzarsi mai sia perché quest'ultimo inizialmente declinò l'offerta sia perché per impegni di Fox (con la sitcom Casa Keaton) fu scelto inizialmente un altro attore, Eric Stolz. Insomma dietro alle grandi opere c'è sempre lo zampino del fato. Ma il cast può poco se non c'è a supportarlo una regia decente e con due nomi, o meglio cognomi, come Zemeckis e Spielberg la riuscita non poteva che essere perfetta. Insomma, con un'altra delle tante riproposizioni su Premium, mi ero ripromesso di fare una recensione sulla trilogia ed è chiaro il mio invito ai pochissimi che non l'avessero vista di darle una possibilità, se non altro per godersi una delle scene finali più belle, poetiche e significative della storia del cinema.

Voto: 9,5
 
Ultima modifica:
@NP293 Hai fatto una recensione degna di un critico cinematografico, complimenti sinceri! Non avresti potuto spiegare meglio il significato interiore ed esteriore della trilogia :)

@Duncan#21 Non sono sicuro al 100% ma "bontà divina" e "grande giove" non sono altro che due traduzioni diverse della stessa parola che Doc dice in tutti e tre i film, ovvero "great scott" :D
 
@NP293 Hai fatto una recensione degna di un critico cinematografico, complimenti sinceri! Non avresti potuto spiegare meglio il significato interiore ed esteriore della trilogia :)

@Duncan#21 Non sono sicuro al 100% ma "bontà divina" e "grande giove" non sono altro che due traduzioni diverse della stessa parola che Doc dice in tutti e tre i film, ovvero "great scott" :D
Anche secondo me, ma siccome in italiano lo hanno reso in due modi differenti, ho citato anche il secondo. :)

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@NP293 Hai fatto una recensione degna di un critico cinematografico, complimenti sinceri! Non avresti potuto spiegare meglio il significato interiore ed esteriore della trilogia :)
Ti ringrazio molto, davvero :) Detto da te, che hai dimostrato di essere un grandissimo fan di questa trilogia, non può che far ancora più piacere ;)


Per quanto riguarda "Bontà divina" e "Grande Giove", sono due traduzioni diverse per la stessa espressione (come fatto notare da noel). Cambiò tra il primo e il secondo film perché seguì il cambiamento del doppiaggio e mutarono anche i doppiatori principali. Nel primo, infatti, i doppiatori dei protagonisti erano Teo Bellia per Marty e Ferruccio Amendola per Doc, mentre negli ultimi due capitoli furono sostituiti rispettivamente da Sandro Acerbo e Dario Penne
 
Una cosa che mi sono chiesto in passato da grande fan dei 3 film (di più i primi 2) è: quando hanno girato il 2° in cui si riprende la storia del 1° (autocitazione), hanno usato riprese da altre angolazioni delle stesse scene fatte 4 anni prima in previsione di un secondo capitolo o le hanno fatte ex novo girandole in maniera fedele al 100%?

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Una cosa che mi sono chiesto in passato da grande fan dei 3 film (di più i primi 2) è: quando hanno girato il 2° in cui si riprende la storia del 1° (autocitazione), hanno usato riprese da altre angolazioni delle stesse scene fatte 4 anni prima in previsione di un secondo capitolo o le hanno fatte ex novo girandole in maniera fedele al 100%?
Dipende, alcune (poche) scene sono state prese dal primo film, mentre altre scene dove era presente il Marty proveniente dal 1985 alternativo sono state fatte sul momento. Infatti, se ci si fa caso, quasi mai inquadrano in quelle scene George McFly dato che l'attore del primo film rifiutò di prendere parte al seguito e venne perciò sostituito.
 
No, non ci avevo mai fatto caso perché non sapevo che non avesse trovato l'accordo. Ho visto su Wikipedia che poi hanno trovato lo stratagemma. Altre, come alcune nella sala da ballo sembrano prese dal primo da come sono riprodotte fedelmente, come quello dell'assolo di chitarra di Marty.

Oggi ho visto "Run fatboy run" con Simon Pegg. E' un film inglese, ma come trama e sviluppo sembra un qualunque film americano: lui che rovina l'unione con la sua fidanzata per paura di mmpegnarsi (scappa il giorno del matrimonio); lei nel frattempo si mette con un altro e considera il suo ex un immaturo; a questo punto lui cerca di mettersi in competizione con l'altro preparandosi per la maratona di Londra. Il finale è il solito: Dennis finisce la maratona (un po' a fatica), dimostra di saper concludere qualcosa nella vita, il compagno di lei come al solito rivela uno ******* e viene scaricato. Infine si finisce a tarallucci e vino. :)
 
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Stasera in prima visione il pluripremiato Argo

Durante la rivoluzione islamica del 1979, alcuni militari invadono l'ambasciata americana in Teheran e prendono in ostaggio una cinquantina di funzionari del Corpo Diplomatico.

Approfittando della confusione, presente in strada, sei diplomatici riescono a liberarsi e ad evadere, rifugiandosi presso la delegazione canadese presente in città.

Dopo diversi mesi, la CIA riesce ad inviare sul posto lo specialista Tony Mendez (Ben Affleck), che dovrà salvarli.



Argo, film del 2012, è diretto ed interpretato dallo stesso attore Ben Affleck.

L'opera cinematografica si basa sul romanzo scritto da Tony Mendez e Matt Baglio su fatti realmente accaduti durante la rivoluzione iraniana del 1979.

La pellicola ha ottenuto un grande successo, tanto da vincere 3 Premi Oscar, tra cui quello per il miglior film. Ha inoltre ottenuto ulteriori riconoscimenti internazionali quali Golden Globe e British Academy Film Award.
 
Argo (2012)

Argo: titolo nel titolo di un film nel film. Detta così potrebbe sembrare una sorta di trasposizione cinematografica del metateatro: prima cosa che sembra ciò che poi non è. La seconda è il titolo stesso, Argo, che neanche con una straordinaria immaginazione rimanderebbe alla trama effettiva della pellicola. Ed in effetti il film di questo parla, far sembrare qualcosa per averne un risultato opposto, mettere in atto una simulazione. La partenza è lanciata, in poco tempo fa comprendere benissimo qual è la situazione e come si è sviluppata. Fisiologicamente il ritmo si abbassa ma in modo tale da non annoiare, non insomma da poterlo definire lento e a diventare tale non ci va neanche vicino. Si manterrà così, in maniera piacevole, fino ad innazalrsi nell'ultima mezz'ora dove diventerà perfetto. La forza di Argo è riuscire ad emozionare, entusiasmare, appassionare in ogni momento del film: insomma riesce perfettamente a far immedesimare lo spettatore nella trama e nei personaggi. Se ciò accade è merito anche del cast che costituisce un altro punto di forza. Affleck (anche ottimo regista della pellicola), Goodman ed Arkin sono una garanzia. Nota di merito per Cranston, ai più conosciuto come l'Hal di Malcolm, un'autentica sorpresa, Cranston del quale potremmo dire che è sbocciato tardi o è stato fatto sbocciare in ritardo, troppo per il talento di cui è dotato e che dimostra di avere anche qui. Film vincitore di 3 premi Oscar, 2 golden globe, 3 premi BAFTA e di molto altro, capirete che è quindi inutile consigliarlo.

Voto: 8,5
 
Argo (2012)

Argo: titolo nel titolo di un film nel film. Detta così potrebbe sembrare una sorta di trasposizione cinematografica del metateatro: prima cosa che sembra ciò che poi non è. La seconda è il titolo stesso, Argo, che neanche con una straordinaria immaginazione rimanderebbe alla trama effettiva della pellicola. Ed in effetti il film di questo parla, far sembrare qualcosa per averne un risultato opposto, mettere in atto una simulazione. La partenza è lanciata, in poco tempo fa comprendere benissimo qual è la situazione e come si è sviluppata. Fisiologicamente il ritmo si abbassa ma in modo tale da non annoiare, non insomma da poterlo definire lento e a diventare tale non ci va neanche vicino. Si manterrà così, in maniera piacevole, fino ad innazalrsi nell'ultima mezz'ora dove diventerà perfetto. La forza di Argo è riuscire ad emozionare, entusiasmare, appassionare in ogni momento del film: insomma riesce perfettamente a far immedesimare lo spettatore nella trama e nei personaggi. Se ciò accade è merito anche del cast che costituisce un altro punto di forza. Affleck (anche ottimo regista della pellicola), Goodman ed Arkin sono una garanzia. Nota di merito per Cranston, ai più conosciuto come l'Hal di Malcolm, un'autentica sorpresa, Cranston del quale potremmo dire che è sbocciato tardi o è stato fatto sbocciare in ritardo, troppo per il talento di cui è dotato e che dimostra di avere anche qui. Film vincitore di 3 premi Oscar, 2 golden globe, 3 premi BAFTA e di molto altro, capirete che è quindi inutile consigliarlo.

Voto: 8,5

Lo vedrò su Play ;)
 
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