Segnali TV Lombardia, Piemonte Est, pr. PC e PR [nuove graduatorie TV locali]

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Non litigate...in effetti il sito del Comune di Grognardo non lo contempla...
Comunque, un'ipotesi da uno che finora non sapeva che esistesse nè l'uno nè l'altro è molto semplice:
Ci sono due casi opposti: o è un nucleo abitato che si è sviluppato parecchio di recente e non è mai stato ufficializzato come frazione, o ha perso importanza ed è stata tolta...ce ne sono esempi ovunque...
 
È una località di 5 case... due pregi un ripetitore locale della rai e il fatto che vede valcava pur essendo in una posizione schermata

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Sulla Stampa di oggi, ed. Alessandria una pagina dedicata alla questione ricezione

Il segnale Rai, questo sconosciuto

Sul sito La Stampa/Alessandria sondaggio e forum sulla qualità del digitale terrestre

Massimo Putzu
È scaduto il termine per il pagamento del canone annuo Rai (113,50 euro). Ogni giorno che passa lo si potrà fare pagando una piccola mora. Ma in provincia c’è chi paga questa tassa senza usufruire del servizio oppure non in maniera ottimale con il segnale Rai che salta, e l’immagine che squadretta o entrambe le cose.
La Stampa redazione di Alessandria ha voluto promuovere un sondaggio sul suo sito www.lastampa.it/ alessandria per avere un’idea della qualità del segnale del servizio pubblico televisivo. Per farlo serve il contributo dei lettori. Domanda: perchè invece le reti Mediaset non hanno i problemi che hanno le reti Rai? La pubblicità sulle reti Rai invita a pagare il canone parlando di 14 canali offerta dalla Rai radiotelevisione italiana, Ma spesso non è così e la qualità dell’immagine lascia spesso a desiderare. Chi vuole può partecipare anche al forum attivato tramite twitter scrivendo a #raisegnalealessandria per fornire segnalazioni ed evidenziare i casi specifici.
La questione del segnale Rai «fantasma» in molti Comuni del Piemonte nei mesi scorsi ha valicato i confini regionali. Il senatore alessandrino Federico Fornaro (Pd), con la collega Nicoletta Favero, a settembre ha presentato un’interrogazione al ministero dello Sviluppo economico, dipartimento Comunicazione, per chiedere conto di un disservizio che affligge migliaia di piemontesi (e non solo) dal momento dello switch off al digitale, sollecitando una soluzione ai disturbi e alle interferenze lamentate dai telespettatori. Ma da allora poco, o nulla, s’è mosso. «La Rai all’epoca ci rispose che a essere interessate dal problema erano circa 500 mila persone, sparse tra le province di Alessandria, Asti, Biella, Novara e Torino – dice Fornaro, che pochi giorni fa ha presentato una nuova interrogazione per problemi analoghi nei Comuni liguri della Valle Stura -. Per la nostra zona penso alle aree appenniniche dell’Ovadese, dell’Acquese e del Novese. A quanto ci è stato spiegato, a causare questa sorta di black out del segnale sono le emissioni dell’emittente privata Telelibertà che arrivano dal Monte Penice, sullo stesso canale usato dalla Rai per trasmettere i tre canali principali, il Tgr Piemonte e Rai News. Si annunciava la risoluzione del problema grazie a un accordo già firmato fra Ministero, AgCom e Rai sulla modifica delle assegnazioni delle frequenze, ma alla fine nulla è cambiato. Ora siamo in fase di costituzione di un tavolo tecnico, confermato anche dall’AgCom. Il sondaggio promosso dalla Stampa potrebbe essere un nuovo elemento per un’accelerata risolutiva».
HA COLLABORATO
Daniele Prato

L’esperto fai-da-te che da consigli attraverso Internet


Valentina Frezzato
Nei prossimi mesi, si verificheranno molti cambiamenti relativi ai canali tv, visto che in settimana il governo pubblicherà il bando per indire l’asta delle frequenze digitali. Probabilmente, verranno risolti anche i problemi di interferenze, che in provincia non mancano mai, come segnala il blog Alessandria Digitale (sites.google.com/site/alessandriadigitale, visitato da duecento persone al giorno), l’unico che contiene informazioni, elenco delle emittenti televisive e radiofoniche ricevibili nell’Alessandrino, composizione dei multiplex digitali, dati tecnici; esperti del settore sono pronti a rispondere a dubbi e risolvere – quando possibile – i disturbi segnalati dagli utenti.
Sito e successiva pagina Facebook sono stati creati da Alessandro Pastorello, ventiquattrenne di Valmadonna con il pallino per il digitale: «Sono un appassionato, fin da molto piccolo. Ho affinato le mie conoscenze grazie a internet. L’idea è quella di aiutare i cittadini che ci comunicano problemi con i segnali e alcuni canali». Di recente, lui sostiene, non è la Rai a far impazzire i telespettatori, ma Mediaset, «perché hanno modificato le frequenze molte volte».
La questione «storica» in provincia però è sempre quella dell’interferenza tra Rai 3 Piemonte e Lombardia, soprattutto nel Tortonese: «Molte volte è un problema di decoder» dice Alessandro, che sta anche seguendo alcuni utenti che al posto del canale regionale della Rai, vedono la tv locale Tele Libertà perché entrambi trasmettono sul 22 (quindi stessa frequenza) e dalla medesima postazione (il Monte Penice).
In quasi tutta la provincia, poi, mancano tre canali della tv pubblica: Rai Storia, Rai Hd e Rai 5. «Questo perché non hanno mai attivato le frequenze dal Monte Penice, per paura che interferissero con l’altro centro trasmittente della Lombardia. I tecnici Rai consigliano di orientare l’antenna verso Torino», ma anche così non c’è nessuna garanzia nemmeno in questo modo. Un’assenza che fa storcere il naso a chi proprio in questi giorni ha fatto la fila per pagare il canone.
Per evitare di perdersi programmi e news, Alessandro dal suo blog consiglia di riprogrammare la tv ogni tre mesi, per avere sempre un’offerta completa. Ma per chi, come lui, abita in una zona «digitalmente sfortunata» suggerisce di installare la parabola e affidarsi al satellite.

«A Novi 20 su 100 non ricevono bene»

Fra i Comuni centri zona quello più in difficoltà sul segnale Rai è Novi Ligure che riceve dal ripetitore del monte Penice. Su 100 apparecchi, 20 non ricevono correttamente. «Ci sono cambi di frequenze, sicuramente per migliorare la situazione - dice Andrea Ballestrero della Bg Elettronica - ma il risultato è che il disagio persiste. Il segnale Rai con l’attivazione del digitale nella nostra zona ha avuto un progressivo peggioramento». La cosa che più sta indisponendo gli utenti è la pubblicità della visione di 14 -15 canali, ma in città non per tutti è così. Manca la ricezione dei gruppi Rai 5, Rai Storia e di Rai Sport, Rai4 e Rai Gulp. Il teleutente risolverebbe con Tvsat e una parabola. Allora il canone?
[m. pu.]
 
Ma questo lo sappiamo.. il fatto ( e che infastidisce parecchio!!! ) è che la Rai si vanta di avere tutti quei canali e li sbandiera ai quattro venti.. ma in sostanza la situazione reale è ben diversa..
E' da quando c'è il DTT che propina questi spot contenenti messaggi INGANNEVOLI e FALSI!

Tassa di possesso del tv.. ok, perchè non fare anche uno spot sul pagamento dell'IMU allora?
 
Ma questo lo sappiamo.. il fatto ( e che infastidisce parecchio!!! ) è che la Rai si vanta di avere tutti quei canali e li sbandiera ai quattro venti.. ma in sostanza la situazione reale è ben diversa..
E' da quando c'è il DTT che propina questi spot contenenti messaggi INGANNEVOLI e FALSI!

Tassa di possesso del tv.. ok, perchè non fare anche uno spot sul pagamento dell'IMU allora?

Piano con le affermazioni. La Rai dice che ha questi canali, non ti dice che tu li ricevi. E tantomeno che devi pagare per riceverli: il cd "canone" e' una tassa di possesso, al pari del cd "bollo" delle auto. Lo spot ricorda che la scadenza e' (era) il 31 gennaio.
Caro mio, se si dovesse fare uno spot per ogni imposta da pagare, ci vorrebbe il 15mo canale Rai....
 
Piano con le affermazioni. La Rai dice che ha questi canali, non ti dice che tu li ricevi. E tantomeno che devi pagare per riceverli: il cd "canone" e' una tassa di possesso, al pari del cd "bollo" delle auto. Lo spot ricorda che la scadenza e' (era) il 31 gennaio.
Caro mio, se si dovesse fare uno spot per ogni imposta da pagare, ci vorrebbe il 15mo canale Rai....

beh .. un'attenta interpretazione dello spot di quest'anno porta a conclusioni un po' diverse:

La Rai ha 14 canali --> il canone si VEDE --> il canone si DEVE

vuoi dirmi che non giocano sul fatto che il telespettatore VEDE i 14 canali?! ;)
Siccome VEDI i 14 canali che la Rai trasmette, allora DEVI pagare il canone.

Io non ho nulla da ridire sul fatto che la Rai non è tenuta dal contratto di servizio pubblico a fornire 14 canali al 98% della popolazione nazionale e che il canone si paga per il possesso dell'apparecchio televisivo (anche se la maggior parte dello stesso va a finanziare la Rai)
Dico soltanto che trovo questi spot MOLTO inopportuni e che sinceramente ne sono infastidito.

Poi dai, non si può negare che la Rai si vanti (perchè è quello che fa, anche se è un vantarsi discutibile vista la qualità) di avere 14 canali per dare un apparente motivo in più per pagare il canone ;)

Spero di avere chiarito la mia posizione :)


p.s. si vabè, caro mio, la mia sull'IMU era una battuta comunque ;)
 
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Sulla Stampa di oggi, ed. Alessandria una pagina dedicata alla questione ricezione

Il segnale Rai, questo sconosciuto

Sul sito La Stampa/Alessandria sondaggio e forum sulla qualità del digitale terrestre

Massimo Putzu
È scaduto il termine per il pagamento del canone annuo Rai (113,50 euro). Ogni giorno che passa lo si potrà fare pagando una piccola mora. Ma in provincia c’è chi paga questa tassa senza usufruire del servizio oppure non in maniera ottimale con il segnale Rai che salta, e l’immagine che squadretta o entrambe le cose.
La Stampa redazione di Alessandria ha voluto promuovere un sondaggio sul suo sito www.lastampa.it/ alessandria per avere un’idea della qualità del segnale del servizio pubblico televisivo. Per farlo serve il contributo dei lettori. Domanda: perchè invece le reti Mediaset non hanno i problemi che hanno le reti Rai? La pubblicità sulle reti Rai invita a pagare il canone parlando di 14 canali offerta dalla Rai radiotelevisione italiana, Ma spesso non è così e la qualità dell’immagine lascia spesso a desiderare. Chi vuole può partecipare anche al forum attivato tramite twitter scrivendo a #raisegnalealessandria per fornire segnalazioni ed evidenziare i casi specifici.
La questione del segnale Rai «fantasma» in molti Comuni del Piemonte nei mesi scorsi ha valicato i confini regionali. Il senatore alessandrino Federico Fornaro (Pd), con la collega Nicoletta Favero, a settembre ha presentato un’interrogazione al ministero dello Sviluppo economico, dipartimento Comunicazione, per chiedere conto di un disservizio che affligge migliaia di piemontesi (e non solo) dal momento dello switch off al digitale, sollecitando una soluzione ai disturbi e alle interferenze lamentate dai telespettatori. Ma da allora poco, o nulla, s’è mosso. «La Rai all’epoca ci rispose che a essere interessate dal problema erano circa 500 mila persone, sparse tra le province di Alessandria, Asti, Biella, Novara e Torino – dice Fornaro, che pochi giorni fa ha presentato una nuova interrogazione per problemi analoghi nei Comuni liguri della Valle Stura -. Per la nostra zona penso alle aree appenniniche dell’Ovadese, dell’Acquese e del Novese. A quanto ci è stato spiegato, a causare questa sorta di black out del segnale sono le emissioni dell’emittente privata Telelibertà che arrivano dal Monte Penice, sullo stesso canale usato dalla Rai per trasmettere i tre canali principali, il Tgr Piemonte e Rai News. Si annunciava la risoluzione del problema grazie a un accordo già firmato fra Ministero, AgCom e Rai sulla modifica delle assegnazioni delle frequenze, ma alla fine nulla è cambiato. Ora siamo in fase di costituzione di un tavolo tecnico, confermato anche dall’AgCom. Il sondaggio promosso dalla Stampa potrebbe essere un nuovo elemento per un’accelerata risolutiva».
HA COLLABORATO
Daniele Prato

L’esperto fai-da-te che da consigli attraverso Internet


Valentina Frezzato
Nei prossimi mesi, si verificheranno molti cambiamenti relativi ai canali tv, visto che in settimana il governo pubblicherà il bando per indire l’asta delle frequenze digitali. Probabilmente, verranno risolti anche i problemi di interferenze, che in provincia non mancano mai, come segnala il blog Alessandria Digitale (sites.google.com/site/alessandriadigitale, visitato da duecento persone al giorno), l’unico che contiene informazioni, elenco delle emittenti televisive e radiofoniche ricevibili nell’Alessandrino, composizione dei multiplex digitali, dati tecnici; esperti del settore sono pronti a rispondere a dubbi e risolvere – quando possibile – i disturbi segnalati dagli utenti.
Sito e successiva pagina Facebook sono stati creati da Alessandro Pastorello, ventiquattrenne di Valmadonna con il pallino per il digitale: «Sono un appassionato, fin da molto piccolo. Ho affinato le mie conoscenze grazie a internet. L’idea è quella di aiutare i cittadini che ci comunicano problemi con i segnali e alcuni canali». Di recente, lui sostiene, non è la Rai a far impazzire i telespettatori, ma Mediaset, «perché hanno modificato le frequenze molte volte».
La questione «storica» in provincia però è sempre quella dell’interferenza tra Rai 3 Piemonte e Lombardia, soprattutto nel Tortonese: «Molte volte è un problema di decoder» dice Alessandro, che sta anche seguendo alcuni utenti che al posto del canale regionale della Rai, vedono la tv locale Tele Libertà perché entrambi trasmettono sul 22 (quindi stessa frequenza) e dalla medesima postazione (il Monte Penice).
In quasi tutta la provincia, poi, mancano tre canali della tv pubblica: Rai Storia, Rai Hd e Rai 5. «Questo perché non hanno mai attivato le frequenze dal Monte Penice, per paura che interferissero con l’altro centro trasmittente della Lombardia. I tecnici Rai consigliano di orientare l’antenna verso Torino», ma anche così non c’è nessuna garanzia nemmeno in questo modo. Un’assenza che fa storcere il naso a chi proprio in questi giorni ha fatto la fila per pagare il canone.
Per evitare di perdersi programmi e news, Alessandro dal suo blog consiglia di riprogrammare la tv ogni tre mesi, per avere sempre un’offerta completa. Ma per chi, come lui, abita in una zona «digitalmente sfortunata» suggerisce di installare la parabola e affidarsi al satellite.

«A Novi 20 su 100 non ricevono bene»

Fra i Comuni centri zona quello più in difficoltà sul segnale Rai è Novi Ligure che riceve dal ripetitore del monte Penice. Su 100 apparecchi, 20 non ricevono correttamente. «Ci sono cambi di frequenze, sicuramente per migliorare la situazione - dice Andrea Ballestrero della Bg Elettronica - ma il risultato è che il disagio persiste. Il segnale Rai con l’attivazione del digitale nella nostra zona ha avuto un progressivo peggioramento». La cosa che più sta indisponendo gli utenti è la pubblicità della visione di 14 -15 canali, ma in città non per tutti è così. Manca la ricezione dei gruppi Rai 5, Rai Storia e di Rai Sport, Rai4 e Rai Gulp. Il teleutente risolverebbe con Tvsat e una parabola. Allora il canone?
[m. pu.][/QUO
Bene bene forza dobbiamo farci sentire.
 
Il teleutente risolverebbe con Tvsat e una parabola. Allora il canone?
[m. pu.]
Vorrei però sottolineare, a prescindere da tutto il resto della discussione, questa stron7ata galattica nell'articolo...perchè Tivusat e il canone sarebbero due cose alternative?
Ma se per avere la tessera Tivusat ci vuole (o ci vorrebbe) appunto l'abbonamento, com'è ovunque (Svizzera, Austria, Slovenia...)
 
beh .. un'attenta interpretazione dello spot di quest'anno porta a conclusioni un po' diverse:

La Rai ha 14 canali --> il canone si VEDE --> il canone si DEVE

vuoi dirmi che non giocano sul fatto che il telespettatore VEDE i 14 canali?! ;)
Siccome VEDI i 14 canali che la Rai trasmette, allora DEVI pagare il canone.

Io non ho nulla da ridire sul fatto che la Rai non è tenuta dal contratto di servizio pubblico a fornire 14 canali al 98% della popolazione nazionale e che il canone si paga per il possesso dell'apparecchio televisivo (anche se la maggior parte dello stesso va a finanziare la Rai)
Dico soltanto che trovo questi spot MOLTO inopportuni e che sinceramente ne sono infastidito.

Poi dai, non si può negare che la Rai si vanti (perchè è quello che fa, anche se è un vantarsi discutibile vista la qualità) di avere 14 canali per dare un apparente motivo in più per pagare il canone ;)

Spero di avere chiarito la mia posizione :)


p.s. si vabè, caro mio, la mia sull'IMU era una battuta comunque ;)

Avendo vissuto l'abbattimento del monopolio Tv e Radio, per me la Rai e' morta con l'avvento delle radio e delle tv locali/private/LIBERE. Ergo, difficilmente mi troveRAI a prendere le parti della Rai (ed in ispecial modo di Rai3, nata morta con lo scopo mai realizzato di far concorrenza alle tv locali). Il "canone", purtroppo, e' una tassa che si corrisponde SENZA la contropartita, non e' l'abbonamento a MediasetPremium o a Sky.
 
Ooh.. quanto sei vecchio! :D ;)

Il "canone", purtroppo, e' una tassa che si corrisponde SENZA la contropartita, non e' l'abbonamento a MediasetPremium o a Sky.
.. e io infatti contestavo lo spot non il canone in sè ;)
Ma se per avere la tessera Tivusat ci vuole (o ci vorrebbe) appunto l'abbonamento, com'è ovunque (Svizzera, Austria, Slovenia...)
Quale abbonamento? :eusa_think:
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