Quoto. L'ultimo episodio: notevole spiegamento di mezzi di produzione, tensione continua e prolungata, convincente e labirintica (ma come può esserlo un qualsiasi soft horror); da un punto di vista puramente cinematografico si perde però il ritmo della prima parte della serie (che basta a renderla pur sempre un piccolo gioiello, a parte la recitazione un po' troppo sopra le righe di McConaughey), e purtroppo anche le "pillole" filosofiche si depotenziano, accompagnando una specie di "umanizzazione" di Rust in senso di riconquista di rapporti amicali e sentimentali più normati.
"Rust, non cambiare"... messaggio subliminale lanciato in extremis da regista o sceneggiatori? Grande fotografia, grandissima musica.... Piccola nota: la Rebecca di Banshee (Lili Simmons) e la Patti di The Leftovers (Ann Dowd) agli estremi opposti della presenza in scena, entrambe utilizzate superficialmente!