Musica classica

Mairead ni Mhaonaigh.
Un nome (quasi) impronunciabile.
Fiddler iper-dotata. Mano sinistra più aperta a movimenti più ampi, impugnatura non "classica" dell'archetto. Eppure il risultato è di grandissimo pregio, al pari delle altre String Sisters.
Mi ricorda tanto una semplice signora del mio paese.
Ed è questo che m'intriga maggiormente. Quest'arte appresa secondo una lunga tradizione pacata ma decorosa, nel segreto di una pratica quotidiana umile ma preziosa.
E' una dimensione un po' più "intima" della musica, tuttavia il virtuosismo non è solitario.
Le frasi musicali vengono eseguite spesso all'unisono da più musicisti contemporaneamente.
E l'effetto è sorprendente.
Two Jigs
 
Eccola qua, Liz Knowles.
Galoppante e scattante, col suo stile vivace e travolgente, i capelli quasi arruffati.
Naturalmente non si risparmia neppure lei in fatto di acrobazie.
Capire lo schema ritmico-melodico di queste ballate non è sempre così immediato.
Eppure loro se la intendono bene.
La velocità con cui si susseguono le note, la variata bellezza dei temi e delle frasi costituiscono l'essenza di questa musica.
Liz Knowles & Kieran O'Hare
 
Last but not least.
Emma Härdelin.
Rimedia con la voce a quello che non riesce a fare col violino.
La sua presenza discreta ed ordinata in abito bianco costituisce un elemento di caratterizzazione del gruppo.
Quasi come una mascotte.
Ma quando canta cessa di essere semplicemente un arredo e mostra un'autorevolezza inaspettata e indiscutibile.

Swedish Ballad
 
Coro degli zingari e canzone "Stride la vampa"

Un diruto abituro sulle falde di un monte della Biscaglia.
Nel fondo, quasi tutto aperto, arde un gran fuoco. I primi albori.
Azucena siede presso il fuoco. Manrico le sta disteso accanto sopra una coltrice ed avviluppato nel suo mantello; ha l'elmo ai piedi e fra le mani la spada, su cui figge immobilmente lo sguardo. Una banda di Zingari è sparsa all'interno

Zingari
Vedi! Le fosche notturne spoglie
De' cieli sveste l'immensa volta;
Sembra una vedova che alfin si toglie
I bruni panni ond'era involta.
All'opra! all'opra!
Dàgli, martella.
(Dànno di piglio ai loro ferri del mestiere; al misurato tempestar dei martelli cadenti sulle incudini, or uomini, or donne, e tutti in un tempo infine intonano la cantilena seguente:)
Chi del gitano i giorni abbella?
La zingarella!

Uomini
(alle donne, sostando un poco dal lavoro)
Versami un tratto; lena e coraggio
Il corpo e l'anima traggon dal bere.
(Le donne mescono ad essi in rozze coppe)

Tutti

Oh guarda, guarda! del sole un raggio
Brilla più vivido nel mio/tuo bicchiere!
All'opra, all'opra...
Dàgli, martella...
Chi del gitano i giorni abbella?
La zingarella!

Azucena
(Canta: gli Zingari le si fanno allato)
Stride la vampa! - la folla indomita
Corre a quel fuoco - lieta in sembianza;
Urli di gioia - intorno echeggiano:
Cinta di sgherri - donna s'avanza!
Sinistra splende - sui volti orribili
La tetra fiamma - che s'alza al ciel!
Stride la vampa! - giunge la vittima
Nerovestita, - discinta e scalza!
Grido feroce - di morte levasi;
L'eco il ripete - di balza in balza!
Sinistra splende - sui volti orribili
La tetra fiamma - che s'alza al ciel!
 
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