Qui sul forum si è letto invece che addirittura se un'azienda lavora nella televisione a pagamento non dovrebbe fare canali in chiaro, che è meglio togliere il mercato del chiaro. Insomma si sono scritte cose davvero assurde e completamente slegate dal filo logico del dibattito che avviamo avuto finora.
Facciamolo pure capire anche agli altri, ti riferisci a me

riparliamone un momento, che forse non mi sono spiegato bene
Se poniamo le basi del servizio televisivo unicamente lato profitto, denaro, guadagno [tu paghi me, io in risposta dò qualcosa a te. Lui non mi paga non li dò niente], allora facciamo passare il messaggio che solo chi paga per vedere la tv, ha diritto di vedere la tv. Gli altri che non sono disposti/non possono permettersi il lusso, devono restare con un bello schermo nero. Quindi, niente telegiornali, niente rotocalchi, niente cultura, niente intrattenimento, niente di niente..
attenzione, perché questo atteggiamento sarebbe gravissimo. E' tutto qui il nocciolo della contesa che da anni gira intorno pure alle leggi del copyright: in ogni stato c'è sempre qualcuno che tenta di bloccare tutto (cultura compresa), adducendo puntualmente a questioni di natura economica/monetaria, restringendo le libertà personali e l'accesso diretto alla cultura, che è un bene ESISTENZIALE per ogni essere umano. E questo non vale solo per lo studio; immaginiamoci uno scenario di una gravità inaudita, in cui TUTTO, anche i bene immateriali e morali indispensabili all'Uomo diventino ad accesso restrittivo previo pagamento. Un incubo! Te lo immagini? Chiunque non avesse soldi non potrebbe andare a scuola, né tantomeno laurearsi, non potrebbe curarsi se sta male, non potrebbe leggere un libro a meno che non lo compri in libreria.. sarebbe inaccettabile. Se così dovesse diventare, tutto quello che è servizio al cittadino tanto varrebbe che fosse smantellato (questo intendevo

), tanto, si può avere qualcosa solo pagando. Quindi, niente scuole pubbliche, niente asili, niente asili nidi, niente biblioteche comunali, niente ospedali o cliniche convenzionate, niente università pubbliche, solo private.. E quindi (riallacciandomi al discorso tv

) in quest'ottica megalomane del dio denaro più sfrenato, tanto varrebbe eliminare la Rai, azienda pubblica (non servirebbe più, dovremmo avere solo pay tv). Anche altri editori, perché sbattersi per proporre dei canali televisivi in chiaro e gratuiti? Senza lucro puro, che ci starebbero a fare?
Insomma, se si va avanti percorrendo questa strada che penalizza sempre di più il mercato free a favore del pay, la fine del free è già tracciata.
Ovviamente il pay ha diritto a esistere, dal momento che per chi lo opera è una forma di guadagno come tante altre, ed è utile per favorire la concorrenza fornendo così più scelta al cittadino. E quindi il discorso del "
do ut des "
del soggetto privato è normalissima e più che legittima. Attenzione, però, che non solo di privato si può vivere.. e quando un mercato è squilibrato pesantemente a favore di un solo soggetto, allora vuol dire che il sistema è malato e va cambiato.
Oltretutto, non funziona tanto neanche il discorso di dire ok io pago, pertanto ho diritto di aspettarmi il bene che ho comprato. Non è vero che vale solo per Sky in quanto servizio a pagamento puro, ma pensaci un momento: sei proprio sicuro che gli italiani che non hanno Sky in casa non pagano per vedere la tv?
La Rai è pacifico che la paghiamo noi con il canone. E le altre? In economia i beni e i servizi e tutte le funzioni commerciali resistono in piedi finché c'è domanda/offerta, e finché c'è qualcuno che paga. E chi paga siamo anche noi cavolo! Paghiamo ogni giorno, con i nostri lavori/pensioni ecc, facendo girare i SOLDI. Paghiamo tramite la pubblicità che causa rincari sui beni di primaria necessità, tra cui cibo e acqua.. non mi pare poco! E in più, ideologicamente paghiamo ogni santa volta che ci rechiamo in un negozio a comprare un televisore, una radio, uno stereo, o quando paghiamo un antennista per montarci un impianto a casa.
Quindi anche noi che non paghiamo Sky penso proprio che qualche diritto lo abbiamo, o no?
Spero di essere stato più chiaro ora
Per concludere,
perdonami, sarò de coccio io, ma continuo a non capire cosa ci rimette Sky a non accordarsi poi con TivùSat. Tantopiù che, più si mette in mostra, e più aumenta la possibilità di attirare nuovi abbonati.
Con Cielo lo ha fatto anche quando nessuno (me compreso, lo ammetto), ci sperava più. Con un canale di news di un certo livello, potrebbe fare un'ottima competizione ai pochi altri soggetti presenti nel free. E allora perché non cogliere la sfida?
Molti qua dentro accusano la rai di fifoneria.. ma così è Sky che fa pensare di essere fifona.