questa vicenda avvalora la pochezza e la miseria della situazione televisiva italiana,sia a proposito dei broadcasters che del pubblico tv,nonchè del caravanserraglio dei cosiddetti "social network".
Ancor peggio a proposito della stampa italiana. Una volta l'accuratezza delle notizie era basilare,ora invece prevale solo l'assunto del "dirty and fast",scrivere sporco e veloce,infischiandosene se così facendo si infilano emerite strònzate.
Qui il
Corriere della Sera e qui
La Repubblica
"Zdf non è nuova a «scherzi» simili"; "Non è certo colpa di Sky se i tedeschi, infrangendo le regole, continuano a trasmettere in chiaro" e via dicendo...
Sono convinto che se tal Roberto Pezzali avesse proposto un pezzo del genere all'attenzione, p.es. di Giorgio Tosatti o di Gianni Brera, non solo l'avrebbero guardato con un senso di rigetto,ma verosimilmente gli avrebbero detto di andare a ripassarsi l'ABC del mestiere (per quel che conta,io un reporter simile lo licenzierei in tronco). Sono anni che in base anche alle normative più volte menzionate dallo stesso phelps,ZDF e Das Erste trasmettono in chiaro sul satellite un gran numero di eventi sportivi live: quindi,quali "scherzi" sono attribuibili a ZDF e Das Erste, e quali infrazioni alle regole avrebbero commesso?
Chi scrive,come sul Corriere,simili sciocchezze,dovrebbe prima documentarsi: ma si sa,questo comporta tempo, ed è meglio improvvisare...