X-Factor 9 - Dal 10 Settembre 2015 su Sky Uno HD

Mika credo abbia già deciso dall'inizio che questa sarebbe stata la sua ultima edizione di X Factor Italia. Guardate la reazione che ha avuto nei confronti di Fedez durante l'ExtraFactor: non scherzava per niente. In semifinale e finale ne vedremo delle belle!
 
Mika credo abbia già deciso dall'inizio che questa sarebbe stata la sua ultima edizione di X Factor Italia. Guardate la reazione che ha avuto nei confronti di Fedez durante l'ExtraFactor: non scherzava per niente.

Mah, non è detto. I commenti di Mika in questa sua terza edizione li ho sempre trovati molto azzeccati, ficcanti e pertinenti, dimostrando una personalità ed una competenza musicale che - al di là delle preferenze o meno che si possano avere nei confronti dei suoi concorrenti - forniscono un notevole valore aggiunto ad un programma come X Factor.
 
A proposito di Xtra Factor. C'è stato un punto della discussione che mi ha fatto molto riflettere. Quando si parlava del fatto che questa edizione di X Factor ha troppi brani in Inglese, Fedez ha fatto giustamente notare che a prescindere da questa situazione, la musica Italiana è cmq la più venduta nel nostro paese e ha anche aggiunto, giustamente, che il nostro mercato discografico è in crescita (aggiungo che lo è dal 2013, dopo 11 anni consecutivi di calo). E alle parole di Fedez, gli altri tre giudici (e anche Mara Maionchi), sembravano cascare dalle nuvole. Sostenendo che invece andava per la maggiore la musica straniera, solo per il fatto che le radio passano maggiormente musica anglofona (ricordatevi però che le radio fanno promozione. I conti veri si fanno con le vendite e lo streaming). Ora, posso chiudere un occhio con Skin e Mika, che sono stranieri, ma non con Elio e Mara. Soprattutto quest'ultima, che è una discografica e come tale, DEVE essere informata su queste cose. I giudici devono trovare una star e devono avere in mente cosa vende e cosa no nel nostro mercato. Se i giudici non hanno la più pallida idea di cosa piace al pubblico nostrano, possono mai poter ricoprire quel ruolo con criterio, andando avanti per sensazioni? Ecco perchè Fedez ha una marcia in più. Lui conosce il mercato.

Qui potete farvi un'idea di come va il nostro mercato:

Mercato anno 2014

Primi sei mesi del 2015

Primi nove mesi del 2015 (qui c'è anche la suddivisione in artisti locali e stranieri)
 
Una battuta.
Definire la Maionchi una discografica ...infatti, è una eresia..è una donna che ha sposato un discografico..certe competenze non si possono improvvisare
 
Già il fatto che la Maionchi non sappia inglese la dice lunga sulla sua incompetenza
 
Già il fatto che la Maionchi non sappia inglese la dice lunga sulla sua incompetenza
Se mi permetti di ricollegarmi a te per una battuta che non c'entra niente con quanto dicevi tu...
Invece il fatto che i giovani talenti, non tutti, ovviamente, non sappiano cantare in italiano la dice lunga sulla loro incompetenza emozionale...
Cantare in italiano e un po' come essere attori, bisogna dire in pubblico e per finzione frasi come "ti amo" o "ti odio" senza sentirsi stupidi...se avete mai provato, anche in modo amatoriale, a recitare, capirete cosa intendo...è comodo cantare in inglese, c'è come uno schermo emozionale per cui ci si sente meno coinvolti.
 
Se mi permetti di ricollegarmi a te per una battuta che non c'entra niente con quanto dicevi tu...
Invece il fatto che i giovani talenti, non tutti, ovviamente, non sappiano cantare in italiano la dice lunga sulla loro incompetenza emozionale...
Cantare in italiano e un po' come essere attori, bisogna dire in pubblico e per finzione frasi come "ti amo" o "ti odio" senza sentirsi stupidi...se avete mai provato, anche in modo amatoriale, a recitare, capirete cosa intendo...è comodo cantare in inglese, c'è come uno schermo emozionale per cui ci si sente meno coinvolti.
Ottima osservazione...quotata..
 
Ma sì...siamo buoni, sui sassolesi, che poi ormai Sassuolo è più attaccata a Reggio che a Modena...adesso vengono anche qui a giocare le partite... :laughing7:

Dì la verità, ti sta antipatica :laughing7:
La Caselli come artista ha sfornato un buon numero di evergreen, su tutti Nessuno mi può giudicare, unico suo singolo ad essere arrivato al #1 (11 settimane consecutive in vetta) nell'ormai defunta chart dei singoli fisici ;)

La sua esperienza come cantante di successo l'ha sicuramente aiutata nel mestiere da discografica e credo che a differenza della Maionchi, lei si informa sull'andamento del nostro mercato e sulle sue tendenze. O non avrebbe fatto ciò che ha fatto come discografica. Tra le due c'è un abisso se si visiona il curriculum.
 
Dì la verità, ti sta antipatica :laughing7:
La Caselli come artista ha sfornato un buon numero di evergreen, su tutti Nessuno mi può giudicare, unico suo singolo ad essere arrivato al #1 (11 settimane consecutive in vetta) nell'ormai defunta chart dei singoli fisici ;)

La sua esperienza come cantante di successo l'ha sicuramente aiutata nel mestiere da discografica e credo che a differenza della Maionchi, lei si informa sull'andamento del nostro mercato e sulle sue tendenze. O non avrebbe fatto ciò che ha fatto come discografica. Tra le due c'è un abisso se si visiona il curriculum.
Ma no, anzi, il fatto è che era sopravvalutata come cantante e sicuramente lo sa lei stessa.
E' stata invece un'ottima scopritrice di talenti.
 
A proposito di Xtra Factor. C'è stato un punto della discussione che mi ha fatto molto riflettere. Quando si parlava del fatto che questa edizione di X Factor ha troppi brani in Inglese, Fedez ha fatto giustamente notare che a prescindere da questa situazione, la musica Italiana è cmq la più venduta nel nostro paese e ha anche aggiunto, giustamente, che il nostro mercato discografico è in crescita (aggiungo che lo è dal 2013, dopo 11 anni consecutivi di calo).

Non entro nel merito del programma e dei vari giudici, ma parto da questa tua osservazione per porre io una domanda.
Non hai l'impressione che negli ultimi anni la nostra musica si stia internazionalizzando maggiormente rispetto al passato? E parlo proprio di modo di fare musica (che ovviamente non c'entra nulla col discorso qualitativo), al di là del fatto che si possa poi cantare in italiano.
Io ho questa impressione, e chiedo a te perchè sicuramente sei più esperto e potrai dirmi qualcosa d'interessante in merito.

Oggi, tanto per dirne una, ascoltavo in radio un pezzo di Dolcenera, e mi ha ricordato tantissimo le sonorità inglesi (Florence, nello specifico). Potrebbe essere questo uno dei motivi che stanno rialzando le vendite del nostro mercato discografico?
Cito Dolcenera perchè è l'ultima che ho sentito in ordine cronologico, ma potrei allargare ai vari Mengoni, Michielin, Annalisa. Guarda caso tutti artisti della nuova generazione.
Fammi sapere che ne pensi.
 
Auguri Simone, che sei stato tirato direttamente in ballo...io non saprei cosa dire... :laughing7:
Primo perchè penso che non sia la musica italiana che si sta internazionalizzando, ma la musica internazionale che si sta globalizzando ancora di più.
E poi perchè diffido da tutte le volte che mi viene da dire o che sento dire da altri che un certo artista ha sonorità che ricordano eccetera, molto spesso significa semplicemente che sta copiando...
Per carità, senza riferimento al caso citato, che dovrei approfondire...
 
Primo perchè penso che non sia la musica italiana che si sta internazionalizzando, ma la musica internazionale che si sta globalizzando ancora di più.

Sono d'accordo con te, un unico grande mercato e spesso un pessimo effetto "marmellata" ovvero un livellamento verso un prodotto omologo indipendentemente dalla nazionalità del cantante.

Piccolo, non so quanto trascurabile, effetto collaterale per il mercato italiano la morte o quasi della grande tradizione cantautoriale
 
Sono d'accordo con te, un unico grande mercato e spesso un pessimo effetto "marmellata" ovvero un livellamento verso un prodotto omologo indipendentemente dalla nazionalità del cantante.

Piccolo, non so quanto trascurabile, effetto collaterale per il mercato italiano la morte o quasi della grande tradizione cantautoriale

Non ho capito, scusa.
La tradizione cantautoriale italiana sta morendo perchè la musica internazionale si sta globalizzando?
 
Primo perchè penso che non sia la musica italiana che si sta internazionalizzando, ma la musica internazionale che si sta globalizzando ancora di più.
E poi perchè diffido da tutte le volte che mi viene da dire o che sento dire da altri che un certo artista ha sonorità che ricordano eccetera, molto spesso significa semplicemente che sta copiando...
Per carità, senza riferimento al caso citato, che dovrei approfondire...

Ma no dai, ho citato Dolcenera perchè avevo appena sentito il suo disco in radio ma potevo fare altri esempi.
Nel caso in questione mi era venuta in mente Florence, ma niente di più. Nessuna copia, plagio o cose del genere.

Come detto, io non sto parlando di qualità (l'ho anche precisato). Chiedevo semplicemente a Simone, se eventualmente questa "internazionalizzazione" della musica italiana potesse aver influto in qualche modo sulla ripresa del nostro mercato discografico. Solo questo.
Non dimentichiamo che parliamo di un'inversione di tendenza che arriva dopo undici anni, e undici anni non mi sembrano affatto pochi, anzi. La cosa mi sembrava meritevole di approfondimento.
Per il resto che la musica internazionale tenda a globalizzarsi mi sembra nella naturale evoluzione delle cose. Così come mi sembra altrettanto naturale che una tale globalizzazione non possa essere in alcun modo indicata come garanzia di qualità. Questo mi pare evidente.
 
Indietro
Alto Basso