Rottamazione frequenze. Perché non....

mikekillthedog

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Della rottamazione se ne parla a periodi. Oggi mi era balzato alla mente e se ricordo male, entro dicembre 2015 andavano consegnate le decisioni se tenere la frequenza (ed attendere una nuova assegnazione) o accettare l'indennizzo e cessare la frequenza. Il MISE si sarebbe annunciato entro e non oltre il 30 aprile 2016.
In Puglia (http://www.otgtv.it/lista.php?code=BA00&posto=Bari) si nota come fanno capo allo stesso "Gruppo" ben 6 multiplex 23,27,33,34,43,59 ma i canali reali sarebbero solamente Radionorba Tv, Teledue, Telenorba, Tgnorba 24 (ovvero tutti quelli del multiplex 27).
Basandosi sulle vecchie graduatorie, al medesimo gruppo sarebbero riconosciute due frequenze, una per telenorba, una per teledue ma, come si può notare, i due canali convivrebbero già su una frequenza tranquillamente.
La mia proposta è...perché a livello locale, la frequenza non si assegna ad un consorzio (operatore di rete) piuttosto che alle singole emittenti? Per il nazionale, non mi risulta che La7D, Cielo, SkyTG24 abbiano delle frequenze ma sono contenuti in Cairo2, Persidera.

Certo con appositi requisiti, si può scegliere se assegnare 1-2-3-4-5-6 frequenze a consorzio, il tutto sul numero di canali aderenti a quel consorzio, capitale sociale ecc ecc ecc. E' un utopia o mi son perso qualche tassello?
 
L'idea è buona e condivisibile, peccato ci sia un piccolissimo e trascurabile punto: le emittenti dovrebbero costituirsi in consorzi volontari. Infatti in Italia i consorzi obbligatori esistono giuridicamente solo ed esclusivamente per la gestione ad esempio del riclico rifiuti (Corepla, Conai ecc.). In poche parole, non si possono obbligare aziende private a riunirsi in consorzio... e qua cade tutto, perchè le locali continuano imperterrite a farsi la guerra l'un l'altra.
 
E in alcuni casi a morire perdere posti di lavoro ovvio aggiungo

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all'estero fanno tutte cosi, ogni televisione locale o privata paga l'affitto ai proprietari dei trasmettitori che di solito sono le telecom stesse o lo stato che garantiscono una buona continuita di trasmissione, una buona copertura, soprattutto senza creare interferenze reciproche; il contrario esatto di cio che avviene in italia!
 
Ultima modifica:
all'estero fanno tutte cosi, ogni televisione locale o privata paga l'affitto ai proprietari dei trasmettitori che di solito sono le telecom stesse o lo stato che garantiscono una buona continuita di trasmissione, una buona copertura, soprattutto senza creare interferenze reciproche; il contrario esatto di cio che avviene in italia!
Visto che qualcuno qui parla sempre di perdita di posti di lavoro, bisogna dire una cosa:
Sì...però in quel caso il sistema funzionerebbe bene e si perderebbero un sacco di posti di lavoro...all'italiana, cioè quelli che servono a far funzionare bene un sistema mal fatto...
E non sputiamoci sopra, perchè fra questi ci sono anche antennisti, oltre che qualificati, pazienti, puntigliosi e con inventiva...in Germania è capace qualsiasi c[...] di fare un impianto d'antenna...
In Svizzera no, perchè gli esportiamo generosamente un po' di casino noi, però sono testardi e vogliono andare via cavo...così dopo bastano gli elettricisti davvero... :laughing7:
 
qui, in germania, francia, spagna, ecc. un antennista fa l'antennista e magari ricevendo bene tutti i segnali con una sola antenna si concentra come é giusto che sia, sulla distribuzione eseguendola ad hoc; in italia in molte zone interferite o con segnali provenienti da piu direzioni l'antennista mi sembra piu uno scienziato del cern o della nasa viste le peripezie che é costretto ad attuare per ottenere una ricezione decente e avra lavoro vita natural durante anche a causa dei continui (e inutili) cambiamenti che il ministero e le emittenti continuano a fare...
 
qui, in germania, francia, spagna, ecc. un antennista fa l'antennista e magari ricevendo bene tutti i segnali con una sola antenna si concentra come é giusto che sia, sulla distribuzione eseguendola ad hoc; in italia in molte zone interferite o con segnali provenienti da piu direzioni l'antennista mi sembra piu uno scienziato del cern o della nasa viste le peripezie che é costretto ad attuare per ottenere una ricezione decente e avra lavoro vita natural durante anche a causa dei continui (e inutili) cambiamenti che il ministero e le emittenti continuano a fare...
Bhè, come anche dicevo prima, un po' di casino con cui divertirsi, almeno fin da te lo esportiamo... :laughing7:
 
ma qui sono briciole, riceviamo tutto da una unica direzione per fortuna le televisioni italiane trasmettono perlomeno tutte da una postazione con presenti tutti i mux come capita fortunatamente in altre parti d'italia; i problemi li avete in quelle zone dove ricevete alcuni i mux da una direzione e altri da un'altra che vi costringe a filtrare, ma fosse soltanto quello il problema! con i pasticci e i cambiamenti che continuano a fare portano gli utenti e gli antennisti all'esasperazione, io avrei gia dato fuori di matto e forse mi troverei dietro le sbarre per aver picchiato qualcuno...
 
ma qui sono briciole, riceviamo tutto da una unica direzione per fortuna le televisioni italiane trasmettono perlomeno tutte da una postazione con presenti tutti i mux come capita fortunatamente in altre parti d'italia; i problemi li avete in quelle zone dove ricevete alcuni i mux da una direzione e altri da un'altra che vi costringe a filtrare, ma fosse soltanto quello il problema! con i pasticci e i cambiamenti che continuano a fare portano gli utenti e gli antennisti all'esasperazione, io avrei gia dato fuori di matto e forse mi troverei dietro le sbarre per aver picchiato qualcuno...
Comunque in parte scherzavo, volevo solo sottolineare che ci sono anche professionisti seri che lavorano per fare funzionare un sistema bacato.
Dicevo questo come contrario in relazione alla tiritera, che effettivamente non sopporto molto, sulla perdita di posti di lavoro a proposito di emittenti locali in crisi.
Quelli sì che sono posti di lavoro in gran misura inutili e parassitari.
Se parlo è perchè ci sono passato anch'io e mi sento di parlare fuori dai denti, in modo poco politically correct...
Chiudessero tutte le realtà radiotelevisive inutili, ridondanti e anche un po' ridicole che abbiamo in Italia.
Non per parlare di me, ma, quando ho visto che non si poteva più lavorare seriamente nel campo radiofonico, mi son trovato un lavoro "vero"... :evil5:
 
anch'io sono passato da un iter simile al tuo e ne ho viste di tutti i colori sia dal lato tecnico che finanziario (si credevano furbi negli anni '70 quando impiantavano i primi trasmettitori privati col filo di ferro e la facevano in barba alle leggi e creavano un programma con due p**tane in studio di cui una divento pure parlamentare) e adesso dopo 30 anni di lavoro in una grossa azienda mediatica mi mancano pochi anni per andare in pensione; guardo il marasma radiantistico (e non soltanto quello) italiano con stupore e rabbia ancora dopo 40 anni non mi ci sono abituato...
 
Il discorso infatti sui consorzi, avrebbe salvato molte emittenti dalla chiusura e dalla rottamazione, purtroppo però nel nostro paese ognuno guarda al suo piccolo "orticello" ed ecco le conseguenze.
 
Ho condiviso un pensiero simile nel gruppo "pugliese" del digitale terrestre. Ebbene, effettivamente ho avuto la conferma che gli imprenditori locali vedono il proprio orticello, e pur di non avere a che fare con i suoi colleghi, preferiscono morire o starsi a lamentare.
Anzi una fusione, oltre che consorziarsi, abbatterebbe anche i costi tra p.iva, sedi legali ecc ecc ecc.
 
Il problema è che le emittenti facenti parte il consorzio, avendo la stessa copertura, si fanno la guerra interna sulla pubblicità al ribasso. Rimane solo la differenza di contenuti di una dall'altra, ma sappiamo bene che è solo un telegiornale (per modo di dire, anzi meglio un "leggo giornale") e televendite.
 
Il problema è come la TV commerciale è nata in Italia in maniera quasi "illegale" con frequenze non assegnate, che si compravano e vendevano come proprie ecc... dal loro punto di vista dopo 30 anni vale l'uso capione vedono le frequenze come loro proprietà quindi mettetevi nei loro panni: perché devono dar via la loro frequenza (che pagarono milioni) ed andare a co-abitare con altri? Perché se il gruppo possedeva 3 TV dovrebbe limitarsi a una sola frequenza? Non sarebbe anche giusto perché questa regola per RAI, Mediaset e La 7 mica vale no? Rete4, Canale 5 e Italia 1 sono 3 frequenze = 3 MUX!

E' quindi difficile / sbagliato far confronti con la Francia o l'Inghilterra dove fu sempre legale fare TV Private e chi voleva farlo semplicemente chiedeva la frequenza in concessione allo Stato e quindi lo Stato può decidere di revocare, accorpare fare consorzi come gli pare...

Però se è vero che il DTT in Francia si vede meglio è anche vero che saranno nemmeno una trentina di canali senza possibilità di aggiunta MAI (!) di nuovi canali visto che le frequenze sono quelle e basta! Se per esempio La Cinqueme volesse creare un altro canale come per esempio il nostro Italia 2 non potrebbe farlo: non ha frequenze proprie e non c'è più spazio... tutto molto bello, ma anche morto! Il nostro DTT è più... interessante :laughing7:
 
Il problema è come la TV commerciale è nata in Italia in maniera quasi "illegale" con frequenze non assegnate, che si compravano e vendevano come proprie ecc... dal loro punto di vista dopo 30 anni vale l'uso capione vedono le frequenze come loro proprietà quindi mettetevi nei loro panni: perché devono dar via la loro frequenza (che pagarono milioni) ed andare a co-abitare con altri? Perché se il gruppo possedeva 3 TV dovrebbe limitarsi a una sola frequenza? Non sarebbe anche giusto perché questa regola per RAI, Mediaset e La 7 mica vale no? Rete4, Canale 5 e Italia 1 sono 3 frequenze = 3 MUX!

E' quindi difficile / sbagliato far confronti con la Francia o l'Inghilterra dove fu sempre legale fare TV Private e chi voleva farlo semplicemente chiedeva la frequenza in concessione allo Stato e quindi lo Stato può decidere di revocare, accorpare fare consorzi come gli pare...

Però se è vero che il DTT in Francia si vede meglio è anche vero che saranno nemmeno una trentina di canali senza possibilità di aggiunta MAI (!) di nuovi canali visto che le frequenze sono quelle e basta! Se per esempio La Cinqueme volesse creare un altro canale come per esempio il nostro Italia 2 non potrebbe farlo: non ha frequenze proprie e non c'è più spazio... tutto molto bello, ma anche morto! Il nostro DTT è più... interessante :laughing7:

é stato detto 1000 volte qui sul forum, l'errore madornale é stato quello di assegnare un mux digitale a qualsiasi morto di fame che possedeva un canale analogico anziché obbligarli a consorziarsi fin da subito come hanno fatto nel resto del mondo?? e mi viene spontanea la domanda a questo punto, questo pasticcio l'hanno fatto per ignoranza, oppure per qualche altro motivo...
 
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Abbiamo un MiSe che tutto fa tranne che portare lo Sviluppo. Non mi interessa fare i confronti con gli altri Stati perché c'è una diversa economia ma... voglio dire sto DTT è partito molto male con interferenze locali, regionali, nazionali ed anche estere.

Abbiamo una Rai che per un TGR, il suo MUX1 impegna un range di frequenze tra UHF e VHF, ed invece io avrei obbligato la Rai o ad abbandonare il TGR o usare sin dall'inizio MPEG4 per Rai3 così da avere i vari regionali in un unica frequenza.

Poi l'ennesimo errore è stato quello di non fornire un elenco di sedi da usare per ritrasmettere il segnale alle zone. Solo 80% dei mux trasmette dalla stessa posizione geografica, i restanti sparsi, rendendo difficile anche un puntamento dell'antenna.

Poi avrebbero dovuto fare delle slide o un manuale su come sfruttare una frequenza con dei parametri di trasmissione ed il numero di canali da inserire per garantire un servizio efficente.

Poi un database LCN. Se un emittente vuole una LCN, la paga ed è sua, evitando di mettere canali fake e segna posto.
 
Abbiamo un MiSe che tutto fa tranne che portare lo Sviluppo. Non mi interessa fare i confronti con gli altri Stati perché c'è una diversa economia ma... voglio dire sto DTT è partito molto male con interferenze locali, regionali, nazionali ed anche estere.
Si infatti su questo punto specifico sono d'accordissimo con te, senza considerare anche che la burocrazia ed il ritardo ad esempio nel rilasciare le autorizzazioni a determinati operatori ne è altra causa aggiuntiva; in parole povere comunque per l'Italia i consorzi restano un illusione per quanto detto finora e quando fra qualche anno ci sarà nuovo taglio di frequenze, sicuramente ci saranno anche altri operatori televisivi che preferiranno rottamare ancora una volta.
 
Il fatto di telenorba non fa una grinza. Emittente che era ed è sempre cosi da anni...eppure riceve soldi. Ha attivato il ch. 27 e quello è, ma possiede mux che nemmeno Mediaset. Beh, è sotto gli occhi di tutti che le cose funzionano male.
 
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