Polemiche dopo l'eliminazione delle azzurre della sciabola
Motivo del contendere? Il solito: le interpretazioni arbitrali, aggiunto e sottolineato che la sciabola è di sicuro l'arma più complicata da dirigere. L’aver tenuto botta con onore alle ucraine (prima 20-12, poi 25-19) non consola le azzurre. Anzi, le fa arrabbiare perfino di più. Rossella Gregorio: «Siamo andate vicino al gran colpo? Anche troppo...». Prego? «Sì, non ci hanno volutamente dato delle stoccate. A quelle dell'Est viene sempre concesso un occhio di riguardo. Però ce la potevamo fare anche così». Molto diretta anche Irene Vecchi: «Le stoccate non concesse o girate? Sappiamo che dobbiamo combattere anche contro queste cose. E in ogni caso quelle dubbie a noi non le danno mai: nello specifico, mi riferisco a quelle che capitavano in situazioni nelle quali avremmo potuto dare alla svolta. Noi, per vincere, dobbiamo arrivare non a 45 ma a 55».
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Intanto, ci sono i tempi supplementari su questa vicenda. L'ucraino Vitaly Guttsait, ex atleta di valore, guarda caso ucraino, membro della commissione arbitrale, è stato espulso dai Giochi con ritiro immediato dell'accredito perché avrebbe influenzato l'arbitraggio di Italia-Ucraina (in particolare i suoi interventi, alle spalle del tavolo dei direttori di gara, avrebbero riguardato l'arbitro egiziano). E ai dirigenti italiani che si lamentavano della cosa, ha esibito il dito medio. Su protesta italiana, si è riunito il bureau della Fie, che ha deciso l'espulsione. Qualcosa di poco chiaro, insomma, c'è.