Su web giovani non distinguono news vere

ERCOLINO

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La maggior parte dei teenager non è in grado di distinguere una notizia vera da una falsa sui social, e tende a credere anche a quelle postate da inserzionisti pubblicitari.


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La cosa deve far riflettere
 
e purtroppo non soltanto i giovani, e non soltanto sul web, ma su tutti i media secondo me purtroppo! nessuno ha piu una coscienza critica, i media con i loro "telegiorBALLE", frivolezze, mode cretine, film e telefilm americani, cartoni giapponesi, ecc. sono riusciti a fare il lavaggio del cervello a tutti in modo che il pubblico non sia piu in grado di riconoscere la realta dalla finzione; perfino sulla "neutrale" radiotv svizzera vi é un filtro (leggasi censura) imposto come in tutte le nazioni dalle major globali, su certi programmi o notizie che potrebbero ammettere, informando il pubblico su questa tragedia sociale.
 
Magari fossero solo i giovani. Ci sono valanghe di 50enni su Facebook che condividono bufale credendo che siano vere. Bisogna decidersi ad aprire un sito di click baiting, si fanno i big money :laughing7:
 
Epica quella volta che era uscita una bufala su Tiziano Ferro dove si diceva che era morto e proprio una cinquantenne mi ha detto: hai visto che è morto Tiziano Ferro, lo hanno scritto su Facebook
 
In questo periodo girano balle colossali soprattutto sul referendum. Comunque c'è una lista con i vari siti bufala; alcuni di questi cambiano di poco il nome del quotidiano: Il Giomale, Il Fatto Quotidaino... E la gente condivide e commenta prendendo quelle "notizie" per buone.

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Io ogni volta che apro Facebook trovo puntualmente qualcuno che condivide bufale (convinto a fondo con tanto di commenti di quello che fa) e a condividerle non sono solo giovani... tutt'altro!

Purtroppo è un fenomeno che aumenta e nonostante c'è coscienza dell'esistenza molte persone non riescono a distinguere "bufale" da notizie vere.

Ultimamente mi capita di imbattermi in notizie vere e dire: "ma sarà la solita bufala..". Terrorismo 3.0
 
Secondo me è il business 3.0. Business sull ignoranza. È dalla notte dei tempi che chi è più forte e furbo vince. Certi dittatori per esempio nelle epoche romane comandavano su intere nazioni regnate dall ignoranza dovuta non alla mancanza di cervello ma nell educazione a capire e interpretare. Questo è il nuovo modo di farlo...guadagnandoci. è difficile educare milioni di persone. A lungo termine però penso ci sarà una culturizzazione generalizzata ma purtroppo si dovrà passare in questo periodo di transizione. A mio parere ovviamente
 
La maggior parte dei teenager non è in grado di distinguere una notizia vera da una falsa sui social, e tende a credere anche a quelle postate da inserzionisti pubblicitari.


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La cosa deve far riflettere

Leggendo e sopratutto "selezionando" centinaia di news al giorno, mi rendo perfettamente conto di questo fenomeno :)
 
Secondo me è il business 3.0. Business sull ignoranza. È dalla notte dei tempi che chi è più forte e furbo vince. Certi dittatori per esempio nelle epoche romane comandavano su intere nazioni regnate dall ignoranza dovuta non alla mancanza di cervello ma nell educazione a capire e interpretare. Questo è il nuovo modo di farlo...guadagnandoci. è difficile educare milioni di persone. A lungo termine però penso ci sarà una culturizzazione generalizzata ma purtroppo si dovrà passare in questo periodo di transizione. A mio parere ovviamente
Opinione interessante ed esposta con umiltà: "a mio parere"
Bravo: è proprio quello che manca ai decerebrati che condividono queste bufale, la capacità di senso critico e di non prendere per oro colato nemmeno ciò che pensano loro stessi...
Comunque io (sempre a mia opinione, ovviamente) non so se essere d'accordo con te: sicuramente c'è chi se ne approfitta, ma la stupidità nasce rigogliosamente anche da sola (la madre del cretino è sempre incinta...), per cui non so se ci sarà mai un futuro migliore in questo senso.
P.S. sull'epoca romana: non è chiaro cosa intendi, se alludi a qualche despota locale alleato con l'Impero può essere vero, ma nella generalità dei casi l'Impero Romano ebbe un poderoso effetto di acculturazione del mondo allora esistente, dandovi un'impronta che anzi continuò anche una volta scomparso e fin ai giorni nostri...
 
In questo periodo girano balle colossali soprattutto sul referendum. Comunque c'è una lista con i vari siti bufala; alcuni di questi cambiano di poco il nome del quotidiano: Il Giomale, Il Fatto Quotidaino... E la gente condivide e commenta prendendo quelle "notizie" per buone.

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Piovegovernoladro, Tzetze, La rebubblica, direttanews...i casi e i boccaloni sono molteplici.
 
Piovegovernoladro, Tzetze, La rebubblica, direttanews...i casi e i boccaloni sono molteplici.
Non faccio nomi perchè non si può parlare di politica...ma chissà come mai la disinformazione in questo caso è a senso unico, e cioè antigovernativa...
Sia chiaro, a me interessa il giusto e non è che mi metto a difenderlo a spada tratta, ma è veramente molto triste che forze politiche che in effetti hanno presenza e capacità mediali notevoli si abbassino ad usarle in questo modo... :icon_rolleyes:
 
gli imperatori romani dovevano spesso fare i conti col loro popolo inferocito e stufo dei balzelli che era costretto a pagare per far vivere la casta dirigente nel lusso piu sfrenato, allora non mi ricordo se cesare o qualcun'altro invento lo sport e il colosseo per tenere buone le orde dei poveri e ci riusci perfettamente col motto "panem, circens, et imperat" o roba del genere (non so il latino) e ancora al giorno d'oggi funziona alla grande: le preoccupazioni di molti "poveri moderni" non sono approfondire la loro conoscenza della vita per migliorarla, ma sapere se la loro squadra del cuore ha vinto o perso! oltre allo sport adesso hanno infarcito questo strattagemma con appunto l'utilizzo dei tablet, smartphone, e telefonini vari in modo assurdo da parte dei maniaci smanettoni da tastiera (avete presente quelli che vanno a sbattere contro i pali mentre camminano), senza dimenticare il ruolo di "circens" (infatti io lo chiamo circo mediatico) che ha avuto la televisione in questi ultimi decenni raccontando spesso un mucchio di balle rimbecillendo alla grande il pubblico.
Secondo me è il business 3.0. Business sull ignoranza. È dalla notte dei tempi che chi è più forte e furbo vince. Certi dittatori per esempio nelle epoche romane comandavano su intere nazioni regnate dall ignoranza dovuta non alla mancanza di cervello ma nell educazione a capire e interpretare. Questo è il nuovo modo di farlo...guadagnandoci. è difficile educare milioni di persone. A lungo termine però penso ci sarà una culturizzazione generalizzata ma purtroppo si dovrà passare in questo periodo di transizione. A mio parere ovviamente
 
Ultima modifica:
gli imperatori romani dovevano spesso fare i conti col loro popolo inferocito e stufo dei balzelli che era costretto a pagare per far vivere la casta dirigente nel lusso piu sfrenato, allora non mi ricordo se cesare o qualcun'altro invento lo sport e il colosseo per tenere buone le orde dei poveri e ci riusci perfettamente col motto "panem, circens, et imperat" o roba del genere (non so il latino) e ancora al giorno d'oggi funziona alla grande: le preoccupazioni di molti "poveri moderni" non sono approfondire la loro conoscenza della vita per migliorarla, ma sapere se la loro squadra del cuore ha vinto o perso! oltre allo sport adesso hanno infarcito questo strattagemma con appunto l'utilizzo dei tablet, smartphone, e telefonini vari in modo assurdo da parte dei maniaci smanettoni da tastiera (avete presente quelli che vanno a sbattere contro i pali mentre camminano), senza dimenticare il ruolo di "circens" (infatti io lo chiamo circo mediatico) che ha avuto la televisione in questi ultimi decenni raccontando spesso un mucchio di balle rimbecillendo alla grande il pubblico.
gherardo, come ho già detto prima, a parte il panem et circensem, l'impero romano ha anche sostenuto e diffuso la cultura (che allora era anche il leggere e lo scrivere, che era aperto alle donne, cosa allora scandalosa nel resto del mondo e ritornata poi tale fino a i giorni nostri) (anzi da certe parti se lo sognano anche oggi questo diritto...)
 
Siamo nell'epoca della "post-truth", ovvero post verità, neologismo dell'anno ;)

inoltre si evince che informare e smontare una bufala è completamente inutile, quando ormai ha preso i binari della condivisione compulsiva serve a ben poco smentirla ;)

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Non faccio nomi perchè non si può parlare di politica...ma chissà come mai la disinformazione in questo caso è a senso unico, e cioè antigovernativa...
Sia chiaro, a me interessa il giusto e non è che mi metto a difenderlo a spada tratta, ma è veramente molto triste che forze politiche che in effetti hanno presenza e capacità mediali notevoli si abbassino ad usarle in questo modo... :icon_rolleyes:

Mi limito a dire, senza entrare nell'aspetto politico, che purtroppo tutte le forze politiche a volte fanno a gara per spararla più grossa.
La cosa che preoccupa però è che nessuno interviene: non tanto per una questione di tifoseria politica (ormai il referendum ha preso la piega della "personalizzazione", volente o nolente).
Quanto per una questione di cultura generale.
Si è parlato di "premier non eletto" -ok se si intende come parlamentare,ma relativamente nn essendoci prefrenze- (art.92), di "sudditanza europea" (art.117) o circa un mese fa, un parlamentare ha parlato di possibilità di riduzione numero parlamentari per decreto.

Per carità ognuno pensa come vuole, ma su certe cose non si può far passare vero x falso.
 
Ultima modifica:
tornando in argomento, grazie alla poca credibilita dei social (piu che dimostrata) trump ci ha vinto le elezioni grazie a quelli che prendono per oro colato cio che ci viene diffuso, e questo deve far pensare.
 
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