ma se si giungesse veramente a questo scenario,puo'voler significare che qui in Italia si ammette praticamente la forza dominatrice del digitale terrestre rispetto ad un'evoluzione targata ip e servizi online per usufruire dei contenuti?
Faccio l'esempio di Eurosport,ho avuto occasione di vedere le trasmissioni su Premium in sd e su Nowtv (quindi casa Sky)in hd e ho riscontrato una differenza davvero abissale. Perche'quindi investire nel sistema che tecnicamente e'piu'arretrato,avendo gia'disponibile sat e ip. Per le indubbie cifre del maggiore potenziale del bacino utenti. Investire sul dtt ora significa a mio avviso non dimostrare una costruttiva fiducia sul proprio prodotto Nowtv che e'attivo da un triennio,ora non ricordo di preciso.Ma speriamo non ci si appresti all'anacronistico terzo anno consecutivo dei gironi Champions in totale sd sul dtt per le partite delle squadre non italiane,con la prossima edizione..Magari si muovera'finalmente qualcosa sul lato dvbt2 hevc,finora completamente fermo nell'abbandono. Forse in quell'ottica un investimento odierno potrebbe poi trovare un significato anche tecnico,evolvendosi appunto tecnicamente oltre che nel numero delle fonti di trasmissione.
Se andassero in porto eventuali trattative tra i soggetti, il calcio ad esempio potrebbe essere quindi disponibile,per la stessa partita in cartellone di serieA,B, Champions,Europa L. o campionati esteri contemporaneamente su servizi sat,ip,dvbt1,dvbt2 facenti riferimento allo stesso unico fornitore.
E li' sarebbe poi interessante vedere la tipologia dei vari abbonamenti o avvenimenti pay-per-view,se integrati fra loro oppure ideati a compartimenti stagni nella decisione imprenditoriale di un singolo operatore nel mercato