In Rilievo L'offerta digitale RAI

Ogni tanto esce sempre questa storia e puntualmente non succede nulla (per fortuna)! Comunque l'offerta Rai è già stata ridotta (eliminato Rai Sport 2).

Nell'articolo comunque c'è scritto: "In base alla concessione la Rai dovrà predisporre un piano editoriale, che può prevedere la rimodulazione del numero dei canali tematici..."

Che può, quindi non è detto che chiuderà qualche canale. Io starei più che tranquillo. L'unico rischio che ha Rai 5 è il rebranding... Al massimo l'unico che rischia è Rai Scuola cosa che potrebbe poi confluire in quel progetto di canale in inglese... cosa che in parte Rai Scuola fa già...

Gli altri canali ormai sono ben consolidati e di certo non vanno a toccarli...
 
Ogni tanto esce sempre questa storia e puntualmente non succede nulla (per fortuna)! Comunque l'offerta Rai è già stata ridotta (eliminato Rai Sport 2).

Nell'articolo comunque c'è scritto: "In base alla concessione la Rai dovrà predisporre un piano editoriale, che può prevedere la rimodulazione del numero dei canali tematici..."

Che può, quindi non è detto che chiuderà qualche canale. Io starei più che tranquillo. L'unico rischio che ha Rai 5 è il rebranding... Al massimo l'unico che rischia è Rai Scuola cosa che potrebbe poi confluire in quel progetto di canale in inglese... cosa che in parte Rai Scuola fa già...

Gli altri canali ormai sono ben consolidati e di certo non vanno a toccarli...
Speriamo, la Rai deve essere competitiva sul mercato e quindi mantenere i canali tematici.
 
Canale da 0,01% di share che confluirebbe in un canale da 0,0%.:sad:

Per la lingua inglese c'è la seconda traccia audio disponibile su molti canali.
 
Il compito di Rai Scuola non è certo quello di inseguire gli ascolti.
Per me canali come Rai Scuola sono indispensabili... un buon Servizio Pubblico oltre ad intrattenere deve anche istruire. Ben vengano canali come Rai 5, Rai Storia e Rai Scuola...
 
Avere la traccia lingua originale su alcuni, pochi, programmi non è proprio la stessa cosa di avere programmi creati per essere diffusi in lingua inglese...
Il problema è che quei programmi non fanno ascolti.:sad:

Il compito di Rai Scuola non è certo quello di inseguire gli ascolti.
Per me canali come Rai Scuola sono indispensabili... un buon Servizio Pubblico oltre ad intrattenere deve anche istruire. Ben vengano canali come Rai 5, Rai Storia e Rai Scuola...
Se non non lo guarda nessuno (Rai Scuola) è un progetto fallito, ben vengano Rai 5 e Rai Storia.
 
Se fanno ascolti o meno, in fin dei conti poco importa... non hanno pubblicità
 
Se fanno ascolti o meno, in fin dei conti poco importa... non hanno pubblicità
Beh, però occupano comunque banda che potrebbe essere impiegata magari per altro..



Il compito di Rai Scuola non è certo quello di inseguire gli ascolti.
Per me canali come Rai Scuola sono indispensabili... un buon Servizio Pubblico oltre ad intrattenere deve anche istruire. Ben vengano canali come Rai 5, Rai Storia e Rai Scuola...
Ecco, allora facciamoli confluire in un unico canale, che così sono comunque superflui
 
Il problema è che quei programmi non fanno ascolti.:sad: Se non non lo guarda nessuno (Rai Scuola) è un progetto fallito, ben vengano Rai 5 e Rai Storia.

Soltanto il 40% degli italiani ha letto un libro nell'ultimo anno. Ma non per questo investire in biblioteche o librerie è un progetto fallito in partenza. Se manca interesse nella cultura, l'interesse va creato. Rassegnarsi al contrario non fa che aumentare l'ignoranza, e la RAI deve andare esattamente nella direzione apposta. Ben vengano canali culturali, indipendentemente dagli ascolti.

Per fare un altro esempio: Presa Diretta è uno dei migliori programmi della RAI, spesso usato come prova che la RAI è ancora Servizio Pubblico. Presa Diretta va raramente oltre al 5% di share, ma questo non toglie il fatto che è un programma di incredibile valore e irrinunciabile per un'azienda pubblica come la RAI.
 
Se non non lo guarda nessuno (Rai Scuola) è un progetto fallito, ben vengano Rai 5 e Rai Storia.

Il canale però (come si può notare dal nome), è destinato principalmente alle scuole (tanto che negli anni passati più o meno tutte le scuole furono dotate di impianto satellitare). Se poi il canale lo guardano anche gli altri (a volte si trova comunque qualcosa di interessante ed istruttivo anche per gli adulti) male non fa di certo.
Rai 5 e Rai Storia hanno un altro scopo (anche se parliamo sempre di cultura)...


Se fanno ascolti o meno, in fin dei conti poco importa... non hanno pubblicità

Ben detto... :D
 
Nel 2017 non serve molto un canale per le scuole dato che il web offre molto materiale didattico invece in passato non era possibile dato che le connessioni erano molto lente(si chiamava ancora Rai Edu 1).
 
Soltanto il 40% degli italiani ha letto un libro nell'ultimo anno. Ma non per questo investire in biblioteche o librerie è un progetto fallito in partenza. Se manca interesse nella cultura, l'interesse va creato. Rassegnarsi al contrario non fa che aumentare l'ignoranza, e la RAI deve andare esattamente nella direzione apposta. Ben vengano canali culturali, indipendentemente dagli ascolti.

Per fare un altro esempio: Presa Diretta è uno dei migliori programmi della RAI, spesso usato come prova che la RAI è ancora Servizio Pubblico. Presa Diretta va raramente oltre al 5% di share, ma questo non toglie il fatto che è un programma di incredibile valore e irrinunciabile per un'azienda pubblica come la RAI.
Concordo su tutto. La Rai non dovrebbe proprio basarsi sugli ascolti.

superbari ha scritto:
Nel 2017 non serve molto un canale per le scuole dato che il web offre molto materiale didattico invece in passato non era possibile dato che le connessioni erano molto lente(si chiamava ancora Rai Edu 1).
Web e tv dovrebbero considerarsi due cose alternative... che si avvicinano sempre di più, ma che rimangono alternative. Come Radio, TV, lettura di un libro ecc...
 
Ecco, allora facciamoli confluire in un unico canale, che così sono comunque superflui

Che era (e che è) una mia valida proposta per migliorare i canali educativi della Rai.

Se si farebbe una cosa del genere, dovrebbero pubblicizzare il portale di Rai Scuola (così anche nelle scuole e per gli insegnanti e docenti, un bel po' di materiale educativo per le classi, garantito dallo Stato), poi qualche programma la notte su Rai3 e chissà pure su Rai Gulp (adesso esagero).
La mia idea è che il canale potrebbe chiamarsi Rai Cultura (tanto abbiamo pure Rai Sport, quindi...) e questo spiegherebbe pure il fatto del mancato rebranding di settembre scorso. Un canale che contiene in ogni modo documentari (compreso la storia).
Che ve ne pare?

Comunque il problema generale dei bassi ascolti è dovuto al fatto che la gente non va sui canali educativi perché semplicemente non ha voglia di imparare.
Ve lo dico da "giovane" che sa benissimo che molti coetanei non studiano.
 
Il compito di Rai Scuola non è certo quello di inseguire gli ascolti.
Per me canali come Rai Scuola sono indispensabili... un buon Servizio Pubblico oltre ad intrattenere deve anche istruire. Ben vengano canali come Rai 5, Rai Storia e Rai Scuola...
Concordo in pieno con te. ;)

Infatti di sera quando non so cosa guardare, vado sempre sul 146 di Rai Scuola, perché trovo programmi molto interessanti di scienza e tecnica. :)
Quindi per me è molto più importante Rai Scuola di Rai 5. :icon_cool:
Comunque anch'io spero che restino tutti i canali tematici, anche se non vengono più nominati negli spot serali di presentazione della serata Rai. :eusa_wall:
 
Comunque anche Focus fa documentari e fa oltre il triplo degli ascolti di Rai5, quindi vuol dire che qualcosa che non va nella programmazione del canale c'è.
Non è che la musica classica è necessariamente culturale
 
Comunque anche Focus fa documentari e fa oltre il triplo degli ascolti di Rai5, quindi vuol dire che qualcosa che non va nella programmazione del canale c'è.
Non è che la musica classica è necessariamente culturale
Il punto e' che forse Rai 5 non basta.
Dovrebbe esserci un canale esclusivo per l'arte (figurativa, musicale, e teatrale) ed un canale solo per i documentari.
Io credo che un "Rai Doc" potrebbe fare anche buoni ascolti. In una societa' sommersa da "titoli", quello che manca e' l'approfondimento.

Poi, io seguo spesso Rai 5, e decvo dire che grazie a questo canale ho rivalutato molto, ad esempio, l'opera (che continua comunque a non piacermi troppo).

Per Rai Scuola, a mio parere si potrebbe fare una scelta stile BBC 3 o solo canale Sat e WEB (con piu' contenuti originali ed " esclusivi" per la rete).

Bisogna capire poi che conseguenze avra' questa separazione della Rai "Servizio Pubblico", e Rai " Commerciale".

A proposito di questo, per chi non l'ha visto, TvTalk di ieri e' stato molto interessante (come sempre).
 
Soltanto il 40% degli italiani ha letto un libro nell'ultimo anno. Ma non per questo investire in biblioteche o librerie è un progetto fallito in partenza. Se manca interesse nella cultura, l'interesse va creato. Rassegnarsi al contrario non fa che aumentare l'ignoranza, e la RAI deve andare esattamente nella direzione apposta. Ben vengano canali culturali, indipendentemente dagli ascolti.

Per fare un altro esempio: Presa Diretta è uno dei migliori programmi della RAI, spesso usato come prova che la RAI è ancora Servizio Pubblico. Presa Diretta va raramente oltre al 5% di share, ma questo non toglie il fatto che è un programma di incredibile valore e irrinunciabile per un'azienda pubblica come la RAI.
Presa Diretta è un programma riuscito perché riesce a coniugare la qualità con gli ascolti; Rai Scuola purtroppo no, e quindi deve essere rivisto il progetto del canale.

Il canale però (come si può notare dal nome), è destinato principalmente alle scuole (tanto che negli anni passati più o meno tutte le scuole furono dotate di impianto satellitare). Se poi il canale lo guardano anche gli altri (a volte si trova comunque qualcosa di interessante ed istruttivo anche per gli adulti) male non fa di certo.
Rai 5 e Rai Storia hanno un altro scopo (anche se parliamo sempre di cultura)...




Ben detto... :D
Un canale lineare per le scuole è sprecato, le scuole possono usare i DVD e il Web.

Concordo su tutto. La Rai non dovrebbe proprio basarsi sugli ascolti.
La Rai si deve basare anche sugli ascolti, perchè non puoi fare un servizio pubblico senza il pubblico.
 
i "documentari" di focus non hanno niente a che fare con i veri programmi culturali, sono semplicemente spettacolo pieni di balle (americanate) soltanto per attirare un certo tipo di pubblico.
Comunque anche Focus fa documentari e fa oltre il triplo degli ascolti di Rai5, quindi vuol dire che qualcosa che non va nella programmazione del canale c'è.
Non è che la musica classica è necessariamente culturale
 
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