E' corretto o è sbagliato quanto è riportato? Che sia "impraticabile" e i decoder consumer, l'Europa ecc, non prevedono larghezze inferiori a 7 Mhz ok...
Mi aggancio a questo post per cercare di chiarire definitivamente la questione (si è andati fin troppo fuori dal seminato).
Cercherò quindi di essere il più chiaro e sintetico possibile (perché a quanto vedo si fraintende molto facilmente).
Il tutto è nato da un semplice dubbio... sarebbe possibile avere una suddivisione di frequenze in canali più piccoli?
Cerco di scriverla in altro modo:
È un limite intrinseco degli standard (come il DVB) oppure è una scelta tecnico-economica?
Risposta: È una scelta tecnico-economica... in quanto il DVB prevede anche altre canalizzazioni come il 6 MHz. Nessuno ha detto che sia fattibile farlo in Europa o in Italia. Anzi, come avevo detto la scelta migliore sono proprio i 7 e 8 MHz... e se è così ci sono dei validi motivi. Se le esigenze (storiche e non attuali) invece fossero state diverse, nulla avrebbe vietato i 6 MHz. Però (ripeto e sottolineo), se è 7 e 8 MHz, evidentemente per il nostro contesto ed esigenze (italiane ed europee) è la scelta giusta.
Il chiarimento era doveroso, mi sembra che il dubbio sollevato sulla questione rientra in un discorso tecnico... e che se si interviene in questa sezione, non lo si fa sotto compenso economico ma solo per passione o puro spirito di partecipazione (dare un aiuto costruttivo e confrontarsi su temi come il DVB-T2).
Noto però che troppo spesso si tende a fraintendere troppo facilmente e a sparare subito sulla Croce Rossa... credo di aver scritto in modo chiaro e che non sia necessaria ogni volta una stesura tecnico-filosofica.
Ora, se me lo si consente, vesto momentaneamente i panni di moderatore... se la questione è chiarita (da parte mia lo è... e non ho intenzione di ritornare sull'argomento), direi che è il caso di ritornare in tema...
