Io continuo a leggere di fase transitoria, il ché lascia intendere che il T2 non è ancora stato accantonato
Nemmeno di DVB-T2 si è mai parlato (come già scritto in altri post, quelli previsti sono solamente parametri di riferimento che tengono conto di standard e compressioni più recenti, che assicurano un uso più efficiente dello spettro... parametri di riferimento erano previsti anche nel PNAF 2006, ma solo Rai li ha adottati, con 19.91 Mbps di capacità trasmissiva sfruttabile).
Ciò che era sempre emerso (e che mi era ampiamente stato dettagliato negli ambienti), era un passaggio ad MPEG-4, con introduzione (e non passaggio... si è sempre scritto e parlato di introduzione) del DVB-T2 dopo il 30 giugno 2022 (che farebbe pensare ad una parte dei mux in DVB-T2 e quelli con i canali principali in DVB-T + MPEG-4). Un eventuale passaggio al DVB-T2 si sarebbe valutato nel momento in cui ci fossero state le condizioni (che può voler dire 1 luglio 2022 o più avanti... questo dipende dall'andamento del mercato e relativa diffusione device compatibili).
HEVC non è mai stato menzionato (a discrezione di broadcaster ed editori, in alternativa ad MPEG-4).
Con l'ultimo decreto si è deciso per il momento di attuare un passaggio verso MPEG-4 (in concomitanza con l'avvio del processo di refarming), per garantire un uso più efficiente dello spettro durante il periodo transitorio (che tradotto vuol dire che altrimenti non ci starebbe tutto) e al contempo agevolare l'utenza verso formati tecnologicamente più avanzati (che tradotto vuol dire agevolare la soppressione dei simulcast SD-HD, agevolare la diffusione dell'ibridazione rete-tv su standard HbbTV, agevolare il ricambio dispositivi MPEG-2 verso codifiche più avanzate e Smart TV).
Per inciso, tutto questo non è materia di una legge finanziaria (che può solo indicare eventuali coperture e spingere chi di competenza a prenderne atto e decidere in merito)... ma è competenza del MISE che delega a sua volta gli organi preposti (AGCOM, COBUL, associazioni di settore, tavoli tecnici).